venerdì 22 aprile 2011

Libri di svolta: Se niente importa

Quali sono i libri che hanno cambiato il vostro modo di pensare o sentire? 


Anche se quando andrà on line questo post, io sarò altrove voglio onorare la preziosa consuetudine dei Venerdi del libro, sfruttando la "programmazione dei post" per parlarvi proprio oggi di un libro decisamente importante per me:

Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?
di Jonathan S. Foer, Guanda.

Ho accennato a questo libro nella presentazione del blog, dicendo che ha influenzato il mio modo di alimentarmi e mi ha portato ad escludere sempre più spesso cibi di derivazione animale, anche se non è un testo che nasce per convincere chi lo legge a fare certe scelte.

E' una seria inchiesta giornalistica che l'autore ha fatto quando si è chiesto, come molti di noi, come svezzare il suo bambino e ha scoperto cose che non immaginava. Ha approfondito per ben 3 anni le sue ricerche perchè ha ritenuto importante condividere cosa aveva scoperto.

Chi la legge trarrà le conclusioni personali che crede. L'autore specifica che il suo obiettivo non è che gli animali vengano trattati da umani, ma da animali!

Lascio all'autore raccontare il suo libro e i motivi pr cui l'ha scritto, questo video dice davvero tutto!



Come sono arrivata a questo libro?

Tutto è avvenuto per caso: sono vegetariana da 20 anni, lo avevo regalato senza averlo letto ad una persona che sostanzialmente afferma che la mia scelta sia "innaturale" e contavo di dargli una spiegazione di come in realtà oggi lo sia più la sua di onnivoro, confidando nelle recensioni entusiastiche che arrivavano da ogni dove e avendo già letto e apprezzato un altro libro - Molto forte, incredibilmente vicino- di Foer; quando ho chiesto come fosse mi è stato prestato perchè lo vedessi di persona e son rimasta shockata da cosa ho letto. Io, animalista e vegetariana, da tantissimo non immaginavo che le cose potessero esser così degenerate negli ultimi anni!

Un passaggio dal sito dell'editore:

"E' antropomorfismo provare a immaginarsi dentro la gabbia di un animale d’allevamento? E antropodiniego non farlo?
Una gabbia per galline ovaiole concede in genere a ogni animale una superficie all’incirca di quattro decimetri quadrati: uno spazio grande poco meno di un foglio A4. Le gabbie sono accatastate in pile da tre a nove — il Giappone detiene il record d’altezza per le gabbie di batteria, con pile di diciotto gabbie — in capannoni privi di finestre.
Entra mentalmente in un ascensore affollato, un ascensore così affollato che non riesci a girarti senza sbattere (esasperandolo) contro il tuo vicino. Un ascensore così affollato che spesso rimani sollevato a mezz’aria. Il che è una specie di benedizione, perché il pavimento inclinato è fatto di fil di ferro che ti sega i piedi. Dopo un po’ quelli che stanno nell’ascensore perderanno la capacità di lavorare nell’interesse del gruppo. Alcuni diventeranno violenti, altri impazziranno. Qualcuno, privato di cibo e speranza, si volgerà al cannibalismo.
Non c’è tregua, non c’è sollievo. Non arriverà nessun addetto a riparare l’ascensore. Le porte si apriranno una sola volta, al termine della tua vita, per portarti nell’unico posto peggiore..." 
Possiamo accettare tutto questo? Ha senso?
In un mio post precedente ho parlato della situazione italiana, è importante leggere coi propri occhi dove portano certe tecniche di zootecnia industriale.

Ai link precedenti aggiungo quello alla scheda di un bookshop, in genere preferisco linkare all'editore, come ho fatto sopra, ma faccio un'eccezione perchè la scheda è davvero ben fatta.

Ho scelto di parlarvene oggi perchè da animalista sento molto stonato il festeggiare la Pasqua mangiando la carne di teneri vitellini innocenti.
Le tradizioni sono importanti, mi rendo conto, ma se cambiano le condizioni, se cambia la nostra consapevolezza ha senso continuarle? 

Magari leggendolo sarete tra coloro che, come me, troveranno modi diversi per riempire di pietanze buone davvero le tavole delle feste.

Abbiamo modo di evitare che quanto descrive Foer capiti anche in Italia, abbiamo strumenti importanti: possiamo informarci e fare acquisto critico.

Buona lettura.

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.

Arrivederci al prossimo appuntamento!

9 commenti:

  1. Questo libro è stato davvero fondamentale per me. Ho scoperto delle cose che non sapevo, o forse non volevo sapere. Insomma, la mia scelta vegetariana (quasi vegan) è stata fatta in relazione al mio senso di rispetto della vita, in relazione al fatto che non trovo ugualmente giusto uccidere un altro essere vivente per cibarmene. Sono erbivora nel DNA evidentemente :-) però questo libro mi ha aiutato a rafforzare la mia convinzione, a rendermi conto, usando le parole di Tiziano Terzani, che creiamo la vita per poi mangiarla. Terribile. ^_^ Complimenti per il tuo blog, mi piace molto!

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  2. Grazie, condivido cosa hai scritto, anche io ti seguo :-)

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  3. Ci lo sto leggendo!! E' terrificante... tutti coloro che mangiano canrne dovrebbero sapere cosa si mettono in corpo (letteralmente cacca ... per essere fini!) vorrei che i miei familiari e amici lo leggessero...

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  4. Non sono vegetariana anche se ho questa aspirazione di tempo.. Mi piace Foer e mi fido molto del tuo giudizio: vado ad approfondire! Grazie! Jessica babytalk

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  5. Grazie Jessica,
    secondo me tutti lo dovrebbero leggere, giusto per informazione, per capire verso cosa opporsi, come e perchè fare consumo critico, a prescindere dalle scelte etiche e di alimentazione.

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  6. Ce l'ho nella mia libreria, e penso che presto lo leggerò. Anche io sono vegetariana (non vegana) non da tanto, da quasi due anni, ma sono contenta di aver maturato questa decisione, perchè con quanta passione ho per gli animali e per la vita, mi sembrava davvero una contraddizione dovermi cibare di loro...mi è sempre pesata la cosa, e quindi sono felice della mia svolta...anche se non sarà molto, mi sento almeno di fare del mio piccolo! Non ho guardato molto il tuo blog, ma mi piace, ho visto un sacco di ricettine invitanti che spero di sperimentare a breve!
    Ciao, a presto!
    Frascafresca

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  7. Ciao Frascafresca, leggilo, ti lascerà tanti spunti di riflessione. Grazie della visita e del commento, ben venuta sul mio blog! :-) Appena riesco ricambierò la visita... ciao!

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  8. Grazie del benvenuto e prego per la visita, è stata un piacere. Lo leggerò, è già da un po' che mi aspetta...
    Sei passata una volta sul mio blog e hai lasciato un commento sul silenzio ;)

    Spero a presto, un saluto e Buon Natale! :)

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  9. Quando ho letto il libro ero già vegana, ma mi ha cambiato la vita!!! Mi ha trasmesso forza e risolutezza, mi ha aiutata a diventare una persona migliore, una persona convinta e consapevole delle sue scelte. L'ho consigliato a tutti, onnivori e non è da leggere per conoscere a toccare la dura realta :-)

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