domenica 31 luglio 2011

Basta il pensiero CreAttivo?

Siamo di nuovo a casa da poche ore, in questa estate da nomadi, ma abbiamo davanti altre trasferte e pure una ristrutturazione di casa, per cui, tra viaggi e altre mille cose, non sono riuscita a partecipare agli Appuntamenti CreAttivi come avrei voluto.

Sono in dubbio se postare o no il "gioco" (no, lavoretto non si può dire... ;-) ) fatto questa sera, ma in fondo non è una gara di perizia vero? basta il pensiero!

Questo mese il tema era il campeggio, da subito ho pensato a realizzare una tenda.
Per prima cosa ho guardato cosa avevo in casa, la scelta dei materiali è stata fatta con mia figlia, alcuni sono tra i suoi preferiti ;-) ecco qua: cannucce, graffette, la carta di un uovo di Pasqua, spago...



Il primissimo esperimento:








Le catenelle sono il tocco in più della piccola eSSe, mentre l'orribile sacchettino di plastica era l'unico piccolo che avessi in casa, in fondo era solo una prova...


Oggi sono arrivata a questo risultato, aggiungendo un paio di appendiabito in metallo per rendere più solida la struttura (grazie a un suggerimento di Claudia :-) ) con tanti km sulle spalle... ;-) tenetene conto...



So benissimo che si presenta maluccio, ma mi sono rilassata e spero mia figlia si sia divertita a vedere mamma che trafficava... sicuramente dopo quando ha avuto il permesso di fare ciò che voleva con la carta sì!
Quel che conta è che con questo ehm.... esperimento, ho modo di risegnalarvi gli Angeli della Malaria, ovvero le onlus che si occupano di proteggere le popolazioni delle molte terre flagellate da questa malattia:

Angeli contro la malaria di Cesvi, Medici Senza Frontiere e Unicef

Ricordate, con 5 euro si protegge una intera famiglia dalla malaria, donando una zanzariera impregnata di repellente: per noi una cifra irrisoria, per loro la differenza tra la vita e la morte, specie per i più piccoli.
:-)

Trovate tutti i riferimenti nei link delle associazioni e nel mio precedente articolo molti dettagli.

Volete giocare anche voi e segnalare un progetto che avete a cuore?
Tutti i dettagli nel regolamento di Appuntamenti CreAttivi, e c'è pure un nuovo tema del mese... curiose? Lo trovate qui. :-)


Buona serata e ...buone vacanze!!!

venerdì 29 luglio 2011

Libri per bambini: in portoghese e senza parole

In questo Venerdi del libro voglio mostrarvi i "ricordi di viaggio" del nostro recente soggiorno a Porto Santo, isola portoghese.

In una giornata di pioggia sono arrivata in una piazza dove c'era una "festa del libro": una bookaholic come me poteva forse restare immune al fascino di libri sconosciuti?

E' stato difficile trovare libri "locali" (ho riconosciuto moltissimi libri che ho letto, tradotti, ma io volevo qualcosa di caratteristico portoghese), e con poco testo perchè io di portoghese so giusto le poche parole che servono a un turista per sopravvivere, però mentre il temporale passava ho avuto modo di sfogliare molti libri ed ecco il nostro bottino!

venerdì 22 luglio 2011

Libri per bambini: l'onda

Con questo Venerdi del libro voglio portarvi in spiaggia ad ammirare le onde del mare, viste con gli occhi di un bambino...


Voglio parlarvi di un bellissimo libro senza parole, di conseguenza anche le mie saranno poche.


L’onda, di Suzy Lee (sito ufficiale non disponibile, qui c'è una bella scheda), Corraini Edizioni
è il racconto visivo di una giornata al mare di una bimba che gioca con le onde insieme ai gabbiani.
 
L'onda e la bambina fanno conoscenza, si osservano, si studiano, poi giocano insieme, si fanno dispetti, giocano a rincorrersi, ed è quasi percepibile la brezza del mare, il rumore delle onde, il canto dei gabbiani, la sensazione dell'acqua fresca sulla pelle, lo stupore di ritrovarsi bagnati!
Sembra di essere accanto a quella bambina e di scoprire con i suoi occhi curiosi il carattere giocoso e mai prevedibile delle onde.

venerdì 15 luglio 2011

Libri: viaggio a Kabul

Per i Venerdi del libro, questa settimana voglio portarvi a Kabul.

Le rondini di Kabul è un libro che non si dimentica.

A partire dalla storia dell'autore, Mohamed Moulessehoul, che per anni si è firmato con il nome della moglie, Yasmina Khadra, perchè scriveva storie che forse un ufficiale superiore dell'esercito algerino non avrebbe dovuto raccontare (e vi riparlerò sicuramente di lui, perché ogni volta che leggo qualcosa di suo ne conservo un'impressione forte)

giovedì 14 luglio 2011

Tajine di verdure estive

Giovedì etnico: non so perchè, ma in questo giorno mi viene sempre voglia di postare qualche ricetta di altre cucine...

Oggi vorrei parlarvi di una meravigliosa pentola, la Tajine, che permette cotture veloci ed interessanti, e che va direttamente dai fornelli in tavola garantendo un'ottima presentazione.



Ho gustato per la prima volta una pietanza cucinata in questo modo al ristorante magrebino: avevo scelto un piatto vegetariano consigliata dalla proprietaria, è molto simile a quello che vi ripropongo, mi era molto piaciuto.

mercoledì 13 luglio 2011

Giorni Sì e bicchieri mezzi pieni

A compensazione del mood davvero grigio della scorsa settimana... oggi è una giornata di tipo diverso.
E' un periodo mooooooooooooolto intenso, che segue un periodo un po' pesante, ma l'umore è in risalita, si veleggia verso le vacanze e so che faranno il miracolo.

Son giorni di lavoro intenso, su tanti fronti, ma son giorni in cui a fine giornata sono contenta perchè ho fatto, prodotto, creato, inscatolato, e molto altro.

Nei giorni di "umore nivuro", come dice sempre una mia amica,  ho ricevuto belle dimostrazioni di amicizia e molta empatia e qualche suggerimento davvero utile, per esempio "sorridi, sarà contagioso, ti sentirai meglio". Della serie: il cambiamento inizia sempre da dentro... vero, verissimo!
Così un giorno in cui la testa mi faceva impazzire (emicrania + preoccupazioni e scadenze vicine, bel mix, ma ripeto c'è chi sta mooooolto peggio!), ho scelto una mia foto sorridente, l'ho messa come profilo di facebook e ho iniziato a concentrarmi sul cambiamento.

Funziona.
:-)

Tra poco partiamo: ho voglia di mare, di sole, di vento, di sabbia sotto i piedi, di conoscere un posto nuovo, di confrontarmi con una realtà diversa. Ho voglia di partire, di giocare, di rilassarmi, di non pensare a niente.
Anche solo per 7 giorni - gli unici per ora "definiti" - e poi si vedrà. Sarà un'estate da migranti, come da un po' di anni, vedremo come andrà e a settembre inizieranno i lavori per ristrutturare casa nostra: speriamo bene!!!

Qualche post è già programmato e andrà in linea anche in mia assenza (qualche venerdì del libro, p.e., perchè scrivere su questo blog è il mio momento "svuotacervello" e in questi giorni avevo bisogno di staccare certe notti!), tornerò a scrivere ogni volta che avrò la rete / voglia / possibilità / tempo.

Buona estate, che per me inizia venerdì, il mio giorno preferito: i pianeti sembrano allinearsi...

Ciao!!!

ps: alla fine siamo riusciti a montare la nostra immensa scarpiera nuova, eccola in tutto il suo splendore :-)

Se lo rispetti proteggilo: istruzioni per viaggiare sicuri!

Estate periodo di vacanze per molti, o comunque di gite, di spostamenti, di problemi a volte.
Assicurare un bimbo nel suo seggiolino è IMPORTANTISSIMO!
E' una di quelle cose su cui non è possibile trovare compromessi, c'è in gioco la vita del nostro bambino e il suo diritto alla sicurezza.

Solo che tra il dire e il fare...
Un paio di amiche mi facevano notare che è sterile criticare chi non riesce sempre a legare i suoi bimbi, certo da voce alla nostra rabbia, alla preoccupazione per quei bimbi in pericolo, ma è più utile aiutare questi genitori&nonni&co con consigli e suggerimenti. In effetti se al nostro dissenso aggiungiamo un po' di empatia forse vedremo qualche bimbo legato in più...

Condivido le riflessioni che ho maturato sulla base della nostra esperienza, sperando siano di utilità: magari ci sono dei genitori che cercano delle istruzioni per l'uso e non osano confessare le loro difficoltà. Ogni commento e testimonianza sarà il benvenuto!

domenica 10 luglio 2011

Antica saggezza condivisa con i bambini: erbe comuni come rimedi naturali

L'altro giorno eravamo al parco giochi ed era pieno di moscerini: quante punture!
Non ci aspettavamo questo attacco improvviso, ma perfortuna mia figlia ha riconosciuto della piantaggine e ha subito ricordato le indicazioni della nonna, appassionata di fitoterapia, che in quel momento era con noi e sorrideva felice della memoria e attenzione della nipote:

quando ti pungono e trovi della piantaggine fresca passatela sulla pelle sopra la puntura, sfiammerà subito...

Detto fatto.


Funziona davvero!
E' facile riconoscere la piantaggine,

venerdì 8 luglio 2011

Libri: alla scoperta del mondo delle Kokeshi

Estate tempo di viaggi... per la rubrica Venerdi del libro (anche se Paola è in vacanza, io ormai sono affezionata all'appuntamento e continuerò a scrivere di libri ogni venerdì) vorrei portarvi in Giappone, anzi nel magico mondo delle Kokeshi.

Vi parlerò di due libri che abbiamo adorato: sia mia figlia che io non riusciamo a stancarcene, eppure sono ormai settimane che li leggiamo e rileggiamo!


Foto di Chronicle Books
Il primo che abbiamo sfogliato in una bella libreria di Milano è Yumi, di Annalore Parot.
Ecco una scheda interessante con alcune riprese del libro.

Ci sono giornate NO

Rubando a Stima: this is not a mommy blog...

Questo non è un mommy post, sia chiaro! Anche se il fatto che io sia mamma oggi, dopo esser stata tante cose diverse in passato - e alcune sono proprio lontane -, c'entra con cosa sto per scrivere.

Ci sono giornate in cui tutto, ma proprio tutto va storto.
Tutto.

Ieri per esempio.
 
Si parte dal primissimo mattino e si continua tutto il giorno, con una sequenza di avvenimenti spiacevoli, sotto un cielo grigio e minaccioso che crea ansia solo a guardarlo, promette di piovere e sconvolge i programmi, scoraggia dal fare qualsiasi cosa che ti porti conforto (come un giro in bici a tutta velocità - che con la cucciola dietro, il suo seggiolino, il cestino con la superborsa dentro significa solo che in un qualche modo vai, accidenti altro che fare pesi! specie in quei falsi piani che vigliaccamente ti sfiancano specialmente controvento: una fatica!!! - per spegnere un po' il cervello causa fatica sovraumana). Dopo aver preso quello che potevi per tenere a bada il malditesta, sei così stanco che non hai la forza di uscire quando nel tardo pomeriggio tua figlia reclama il parco giochi (perchè alla fine non ha piovuto se non due gocce e l'uscita del mattino è stata catastrofica per altri motivi), quando recuperi un barlume di lucidità e ti predisponi, il temporale che aveva minacciato tutto il giorno arriva, approfitti e ti metti a pulire il balcone. Svogliatamente cucini qualcosa e quel meraviglioso pane di segale profumato che sognavi, consolatorio già per il ricordo del profumo che distribuirà per la casa e per la morbidezza che appagherà il tuo bisogno di coccole... non lievita!!! La macchina del pane starà finendo il suo onorato servizio? Nemmeno la tua veg parmigiana, uno dei tuoi piatti forti, viene come al solito, del resto ci avevi messo proprio poco cuore e la cucina non è questione di tecnica, non quella che amo io. Finisci alle 11 di sera con l'emicrania delle grandi occasioni e un mobile da 90 kg di quelli svedesi che "chiunque può montare" che ti crolla addosso. Letteralmente... e fortuna che hai spostato i piedi in tempo (fare i barefooters è pericoloso persino in casa?)! E tua figlia, ancora sveglia perchè avete fatto un casino allucinante sul balcone - quel mobile immenso dovrebbe diventare la "nuova scarpiera" e quindi lo si monta in loco -, ti guarda con aria interrogativa e assonnata. Siccome sei ko - e tuo marito peggio, anzi lui è pure incazzato con gli svedesi perchè "non ti si può sbriciolare in mano un mobile da 200euro!" (e non apro il capitolo "orgoglio ferito" se no mi metto nei guai) - rimetti il dvd preso in affitto - che hai dimenticato di riportare per tempo, e allora tanto vale rivederlo - e ci metti 20 minuti ad avere la meglio sul menu in una lingua incomprensibile che si ostina a riproporsi ogni volta che reinserisci il dvd nel computer! Ti addormenti - sicuramente prima di tua figlia! - vedendo Trilly.

....

Non so perchè, anzi sì (pensieri), mi sono svegliata un paio d'ore fa. Mi son rigirata nel letto e poi ho deciso di alzarmi.

Non scrivo spesso cose personali, e ho scoperto tra i miei lettori qualcuno che proprio non mi aspettavo, per cui non mi sbilancio, ma... sono stanca e non vedo l'ora di andare in vacanza. Certo c'è chi sta peggio di me, lo so, in assoluto sono una privilegiata, vivo nella parte ricca del mondo, e ho tanti motivi per sentirmi fortunata, per cui non mi dovrei lamentare, a volte lo faccio con le mie amiche in privato e già mi pare troppo (per loro, specie per una in particolare: grazie perchè ci sei), ma scrivere è una forma di autoterapia potente e oggi ne sento il bisogno, qui, senza scocciare nessuno e sperando che qualcunaltro legga (e un po' cerchi di capire). E' stato un anno davvero pesante, tante sorprese, tutte negative, condite da tensioni ed eventi luttuosi, da incertezze su tanti fronti. Stiamo anche per ristrutturare casa, vivo accampata, ci son giorni in cui non so da che parte iniziare, perchè ho un sacco di cose da preparare e continueremo a vivere qui durante i lavori. Sono in ansia perchè non so come andranno certe cose, non riesco nemmeno a figurarmi gli scenari possibili, a volte non so nemmeno io cosa voglio, intorno a me tutti sono stanchi, alcuni in modo preoccupante, ognuno per i suoi motivi, ci si vorrebbe aiutare ma si finisce per scontrare, ma tiro dritto: voglio essere positiva e propositiva. La mia energia vitale mi spingerà verso la felicità, per allacciarmi al post di Claudia, è una certezza assoluta per me: segui l'istinto e arriverai alla felicità, non importa se attraverserai sentieri buii e poco battuti, quello si vede è il tuo percorso.

Ci sono anche tante cose belle nella mia vita, però (mi sto rileggendo e ho visto che sono stata parziale, c'è solo la pesantezza di questi ultimi tempi in cosa ho scritto fino ad ora, ma l'autoterapia funziona, mi sento già meglio! riesco a vedere tutto il resto). Novità, promesse e premesse per nuove avventure. Io sono una che ha bisogno di progetti, cose cui dedicarsi, su cui canalizzare la testa, ne ho un bel po' in cui tuffarmi (forse troppe, ma io sono così).

E poi oggi c'è il sole ed è venerdì, il mio giorno preferito. :-)

Se tutto va bene - e ho aggiunto l'assicurazione facoltativa apposta, perchè per come sono andati gli ultimi mesi era il caso - alla fine della prossima settimana andremo una settimana a spegnere il cervello in un posto bellissimo: last minute, ovviamente, perchè qui da un po' si pianifica tutto in tempo reale e perchè in fondo c'è un che di elettrizzante nel farsi guidare dal caso in un luogo di cui mai avevi sentito parlare.
Non ho più avuto notizie dopo la prima attesissima conferma e non mi hanno ancora chiesto di saldare, per cui questo facciamo finta che sia un piccolo segreto tra noi, perchè finchè non paghi si sa che la vacanza è solo nella tua testa... e c'è solo una cosa in grado di farmi stare bene quando sto così: partire. Staccare mi rigenera, mi serve prendere distanza per poi tornare carica e ritrovare un mio equilibrio. Per cui incrocio le dita e inizio il count down... comunque si parte, anche a costo di andare in garage, prendere la tenda perchè non si sa mai, e scegliere a caso la direzione verso la quale puntare l'auto se qualcosa dovesse andare storto. La mia piccola viaggiatrice scalpita, io pure.

Prendo subito le medicine perchè il malditesta ancora mi perseguita, sperando di non passare nemmeno un'ora a stare male come ieri, e poi mi faccio una tazza di tè... ho una lista infinita di cose da fare oggi!

Sento che sarà una giornata migliore di ieri, gli uccellini cinguettano, il sole è sempre più alto! Quando sto male penso sempre al famoso "domani è un altro giorno", quanto è vero...

Buona giornata e buon fine settimana a tutti!


giovedì 7 luglio 2011

Innesti metropolitani

Rieccomi con nuovi innesti, in realtà sono di qualche giorno fa, ma non avevo avuto tempo per pubblicarli e soprattutto mi ero ripromessa di farne ancora, ma questo è un periodo davvero pieno, per cui inizio con questi e partecipo all'iniziativa di Cevì.

Sono stati fatti a 4 mani, insieme alla piccola eSSe, in un pomeriggio nuvoloso, come quello di oggi e poi innestati nelle vicinanze di casa.

















 La cosa carina è che a distanza di giorni alcuni innesti ancora ci sono, hanno persino resistito ai temporali...

Se innesterete anche voi, ricordatevi di scrivere poi a Cevì per far pubblicare i vostri innesti.
Ecco i nostri. Ciao Cevì, ancora complimenti per la tua bellissima iniziativa!

martedì 5 luglio 2011

Campeggio CreAttivo, con innesto, e gli Angeli della Malaria

Il tempo è tiranno in questi giorni, vorrei fare tante cose ma ho poco tempo!

Oggi vi mostrerò un paio di idee con cui partecipo addirittura a due iniziative ;-)

Barbie campeggia CreAttivamente con una tenda "innestata"


Partiamo dall'iniziativa di Cevì: torno a innestare dopo un po', questo progetto mi è subito piaciuto e tornerò ancora a parlarne, in realtà ho altre foto pronte da pubblicare e altri innesti da fare, ora però voglio mostrarvi una tenda:

Tenda da campeggio al parco di Monza

Questo innesto è sato fatto durante un pic nic domenicale... Dopo pranzo mia filgia ed io ci siamo dilettate a disegnare e tagliare mentre c'era chi faceva la pennichella ;-)

E perchè mai una tenda?
Perchè con questo post partecipo anche agli Appuntamenti CreAttivi, il tema del mese è il campeggio, dunque nella prima foto del post avete ammirato Barbie, nel suo sacco a pelo, fatto con un calzino da bimba smesso (se pensavate che occorressero lavoretti molto elaborati per partecipare, forte del mio doppio ruolo di partecipante ma anche di promotrice del progetto, vi confermo che no, basta un'idea fantasiosa e un pensiero solidale!) davanti alla sua tenda di carta... (e forse un giorno ne avrà una più strutturata, chi lo sa...)

Altro setting e altri accessori.
Ho trovato piccolo il calzino da bimba della prima foto, come sacco a pelo non copriva benissimo, benchè molto carino ;-) così ho pensato che mamma Barbie avrebbe potuto coccolare più comodamente la sua piccolina (non è necessario usare vere Barbie, basta una bambolina di piccola taglia, tenete conto) in un sacco a pelo più grande...

Dormire con lei sotto un grande albero sopra un prato da sogno per iniziare (un mio prendisole, perchè stavo facendo le prove in casa in quel momento, essendo ormai tardi per tornare al parco), raccontarle una fiaba della buona notte al tramonto...

Per ognuna una calza a misura giusta: per la mamma una delle mie antiscivolo, per la bimba una di mia filgia. Perfetto, no?
Non si taglia niente, per cui si possono usare calze ancora buone e poi riporle nell'armadio quando si è finito, se vi piace l'idea di un gioco che sia realmente a impatto zero e lasci molto spazio alla fantasia dei giocatori! :-)

Mi perdonino le crafter professioniste, non ho che ipotizzato di tagliare e applicare una vera cerniera, lo lascio come spunto a chi ha bimbi più grandi e più tempo per realizzare un vero sacco a pelo, magari con uno scarto di tessuto imbottito.

Come ogni campeggiatore sa, la notte, le famaliche zanzare sono in agguato e occorre proteggersi: la zanzariera, con la sua protezione meccanica è il miglior strumento per proteggere il sonno della nostra coppia di campeggiatrici...

Eccone una realizzata con del tulle bianco (già usato per il velo da sposa di Barbie... uno dei motivi per cui mi piace usare le forbice il meno possibile è che voglio dare mille vite non una sola a ogni materiale recuperato!)


Manca solo una cosa: la mia segnalazione solidale!
La zanzariera impregnata di repellente è un mezzo di protezione efficace e sicura, anche adatta per gravide e bimbi piccoli, che arriva a ridurre fino al 20% la mortalità infantile, è lo strumento principe per prevenire la malaria, specialmente nei luoghi dove questo fa la differenza tra vita o morte perchè c'è scarsa possibilità di curarsi tempestivamente.

Con soli 5 o 10 euro potrete garantire protezione a una famiglia intera, perchè in genere si condivide il sonno, grandi e piccoli, tutti vicini.

Pochi euro si traducono nella possibilità di proteggersi da una malattia che colpisce specialmente i più piccoli. La forma grave di malaria uccide ogni anno oltre 600.000 bambini al di sotto dei 5 anni.


Molti sono impegnati nella ricerca di cure nuove, ma la prevenzione è ancora lo strumento più efficace. Nonostante i progressi fatti nella diagnosi e cura della malattia, la malaria continua ad uccidere, quasi un milione di persone ogni anno in tutto il mondo.  Consiglio a chi desiderasse approfondire la lettura di WHO Global Malaria Programme: Position Statement on ITNs.


Vi propongo una selezione di ONLUS molto serie che si occupano di fornire zanzariere impregnate a chi ne abbia bisogno e fronteggiare la malaria fornendo cure con tempestività a chi si ammala:

CESVI, in prima linea da tempo su questo fronte. Con il progetto "Angeli contro la malaria" hanno fatto un grande lavoro. Cesvi lavora sul territorio e non si occupa solo di fornire materiali ma anche motivazioni per farne uso! Spesso le popolazioni non sanno come utilizzare correttamente la rete, oppure essendo il costo della zanzariera equivalente al volore di un pollo pensano sia qualcosa di molto costoso e inaccessibile. Vengono distrubuite dallo staff gratuitamente a chi non se le può permettere così come vengono offerte le cure antimalariche nelle prime ore a chi viene punto perchè non si era protetto. Sarete voi a decidere cosa donare indicandolo direttamente nella causale del versamento, anche solo 5 euro per la distrubuzione di una zanzariera col repellente, sapendo però che
con 10 euro si forniscono farmaci antimalaria per curare 5 bambini; con 25 euro doni 5 zanzariere trattate con insetticida; con 80 euro doni un kit scolastico ; con 120 euro provvedi alla disinfestazione di 80 capanne. (dal sito Cesvi)
Per donazioni: C/c postale 772244 intestato a CESVI, specificare la causale “Angeli per la malaria” Numero Verde 800-036.036 per donazioni con carta di credito o sito internet www.cesvi.org
Si può anche andare su Made in Cesvi e cliccando su buona azione si potrà scegliere una bella ecard...

Anche Medici Senza Frontiere distribuisce zanzariere e visita chi ha avuto febbri sospette
ed è attiva con programmi di prevenzione e cura della malaria in particolare in Mali, in Burundi, in Sierra Leone e in India, dove i casi aumentano.
Si può donare dal sito, ma anche semplicemente spedire un'ecard, scegliendo cosa finanziare, per un'occasione speciale o anche solo in segno di amicizia.

ProSa Onlus, di cui ho già parlato qui, ha un programma che si può finanziare per il Kneya di assicurazione sanitaria per famiglie, che si occupa anche di malaria, ci arrivate dal loro mappamondo dei progetti.

In coda aggiungo UNICEF, che in passato ha dimostrato di usare male i fondi raccolti, ma per questo progetto si sono impegnati molto e sono stati davvero trasparenti nell'allestimento del nuovo store, per cui anche se in questo momento risulta in manutenzione li linko comunque. Funziona perfettamente ho provato all'epoca della campagnia "Malaria Day".

Infine un suggerimento per chi sta per partire per le vacanze: se state per recarvi in uno dei tanti luoghi dove la malaria ancora uccide (informatevi bene prima di partire perchè la malaria non è un problema secondario per il turista) portate con voi delle zanzariere impregnate di permetrina per voi e da regalare.
Le zanzariere che vengono vendute in questi Paesi durano solo 2 o 3 anni per l'uso intensivo e perchè i materiali non sono particolarmente robusti. Una zanzariera bucata smette di essere efficace. In Occidente possiamo comprare zanzariere migliori, in polietiline e altri materiali di ultima generazione, poi le possiamo trattare in casa con del repellente per tessuti (leggete con attenzione le istruzioni e le informazione riportate nel link, attenzione massima se avete animali domestici e bimbi per casa).

Prima di ripartire donate antimalarici o altri farmaci che non avete utilizzato: lasciateli in un dispensario sanitario dove personale competente potrà darli a chi ne ha bisogno (MAI direttamente alla popolazione, potrebbe non esser in grado di leggere le istruzioni, o di comprenderle).

Roberta, che la malaria la conosce personalmente, ci da qualche consiglio in uno dei suoi blog.


Grazie di cuore a chi ha letto per intero questo articolo, credo molto nella prevenzione e nell'efficacia della protezione meccanica per fermare la malaria.
Prima di andare in linea ho donato una zanzariera, lo faccio periodicamente, fatelo anche voi per favore: saranno pochi euro ottimamente spesi e salveranno molte vite.

GRAZIE!!!






venerdì 1 luglio 2011

Libri: l'India di Anita Nair raccontata a grandi e piccoli

Ci sono autori in grado di condividere mondi cui non appartieni e fartici sentire dentro.
Anita Nair è una di questi, per il Venerdi del libro vi parlerò di tre suoi libri che ho letto.

Il primo è Cuccette per signora, l'ho adorato! E' una vera chicca per cultori del libro intimista: storie di donne, ricche e interessanti, raccontano un mondo molto lontano dal nostro, declinato da sei punti di vista diversi, quelli di sei donne.

Avete mai raccontato qualcosa di intimo ad un compagno di viaggio occasionale, magari proprio in treno? Il libro racconta di questa esperienza, che forse abbiamo vissuto in tanti, e testimonia una cultura fatta di caste e di convenzioni, di pregiudizi molto radicati e costumi vincolanti, dai quali solo con uno strappo si può prendere distanza, ma pagando un prezzo molto alto. La condizione della donna in India è ben fotografata, ed è solo la punta dell'iceberd per costrizioni e mancate libertà, perchè le protagoniste appartengono ad una classe sociale tutto sommato alta.

Un libro bellissimo e intenso che consiglio.

Leggete la scheda che ho linkato sotto il titolo, oppure qualcuna delle tantissime e belle recensioni, per esempio questa, o leggetene il riassunto sul sito della scrittrice e se vi incuriosise capire di India, conoscere la condizione in cui le donne sono recluse molto spesso, sentire risuonare le emozioni delle protagoniste, tuffatevi in questo viaggio letterario, non rimarrete delusi.

E' un libro che ho letto ormai 10 anni fa, ma mi ha così appassionato e poi lasciato molto che ancora ricordo la voracità con cui l'ho letto! Era poco prima del mio viaggio in India e sì, la vita indiana si capisce davvero viaggiando in treno, ovviamente nei vagoni non destinti ai turisti, ma anche questi ultimi o frequentare le stazioni è una intensa esperienza.

Quando ho saputo di essere in dolce attesa ho iniziato a collezionare fiabe e leggende del mondo, non poteva mancarmi: 

La mia magica India, Favole e Miti

"Anita Nair si assume il compito – e la responsabilità – di trasmettere questo patrimonio di fiabe e di miti alle nuove generazioni e agli altri mondi, alle altre culture, secondo una linea di discendenza «matrilineare» che appartiene alle sessaue origini e che viene qui reinterpretata con una originalissima cifra creativa"
dall'introduzione di Francesca Diano 


Una bella raccolta di favole, con mille personaggi che pescano dalla tradizione e offrono un'interessante panoramica sui miti dell'Oriente. Lettura complessa, però, che a tratti potrebbe turbare o esser di difficile comprensione, quindi non adatta ai più piccoli (è presto per la mia bimba, ho abbandonato il libro quando mi son resa conto che lei non riusciva a seguire o si spaventava un po'...), invece interessante per i ragazzi, o per chi, ad ogni età, è curioso delle tradizioni del mondo.


L'utimo libro di cui vi parlerò, e anche l'ultimo pubblicato, è "L'arte di dimenticare", un libro necessario secondo alcune amiche che me lo avevano consigliato. Un libro durissimo, che mi ha fatta riflettere, addolorare fino a piangere, provare molta paura.

Uno di quei libri che leggi con sofferenza, ma devi finire, perché devi sapere. Devi sapere se e come è possibile sopravvivere alla  sofferenza e quanto in là si può spingere la brutalità dell'uomo, mentre speri che qualche colpo di scena riporti un po' di giustizia, speri nel miracolo, fino all'ultima pagina. 

C'è stata qualche notte in cui faticavo ad addormentarmi ripensando ad alcune pagine in particolare. Sarà che l'ho letto in un periodo in cui ero già emotivamente scossa, ma mi ha molto turbato a tratti. Ne ho conservato la stessa sensazione di dolore e impotenza che avevo avuto leggendo Paula, il libro di Isabelle Allende che racconta la malattia, il coma irreversibile e infine la morte della figlia. Come è possibile sopravvivere ad avvenimenti così gravi che riguardano i propri figli?

In realtà in questo libro più storie si accavallano: le esistenze dei protagonisti vengono sconvolte da eventi differenti, molti interconnessi, che portano una sofferenza privata e diversa per ognuno, i destini di due famiglie si intrecciano, trovando comprensione e anche conforto gli uni negli altri. L'India fa da sfondo con le sue tradizioni, l'inerzia che la caratterizza da un lato e dall'altro la spinta al cambiamento che come un ciclone fa scatenare gli Elementi, la cui forza non sempre è benevola.

Una donna, dall'esistenza rigorosa, viene lasciata dal marito per una compagna più giovane. Si ritrova a vivere con la madre e la nonna, donne sfuggenti dalla vita misteriosa, in una casa meravigliosa che però nasconde un segreto di famiglia. La reazione dei figli alla fuga del padre, speculare a quelle della madre, racconta paure e sensibilità di due adolescenti.

Un uomo, un professore che si occupa di studiare i cicloni, torna in India dopo aver vissuto a lungo in Occidente, si ritrova ad assistere la sua giovane figlia, vittima di un misterioso incidente. Era tornata per riscoprire le sue origini, fimendo invece per conoscere l'India dell'aborto selettivo, illegale ma ancora praticato, della povertà e dell'ignoranza, della violenza sulle donne, terribile.

Le loro vite si incroceranno quando la moglie abbandonata, dovendosi trovare un lavoro diventerà l'assistente del professore, cui serve aiuto per per la sua ultima ricerca. Inevitabilmente lavorando fianco a fianco ognuno dei due renderà partecipe l'altro dei propri dolori.

L'autrice racconta questo romanzo in un'intervita in occasione del Salone del Libro di Torino lo scorso anno, i temi a lei cari ritornano: la condizione della donna in India, la società irrimediabilmente ancorata alla tradizione, ma anche il ruolo di genitori, di figli, di amanti.
Molta vita pulsa in questo libro, c'è persino spazio per una storia d'amore:

"Jak sente qualcosa che attraversa tutto il suo essere. Una tale tenerezza. Una tale dolcezza. Quando ha provato una consolazione così grande? Mira lo copre di una pioggia di baci. La pioggia lieve del pomeriggio, che lava e dissolve il passato. Si sente purificato, vivo e, così come la vita si risveglia sotto la pressione dolce ma persistente della pioggia sulla terra, ecco qualcosa in lui, un risveglio, il timido affacciarsi di nuove possibilità. Se la stringe contro, con una forza che spera esprima tutto ciò per cui gli mancano le parole. Lei lo comprende. Di questo è certo. Forse, un giorno, troverà le parole. Ma per ora non ha che un mormorio da deporle nìell’incavo del collo: Mira, oh Mira, mia Mira..."
Un amore in grado di accogliere la sofferenza altrui, di scomporla in pezzi  più piccoli, fardelli meno pesanti, ma solo per qualche attimo.


Un libro ricco ed emozionate.
Forse sì, un libro necessario... perché nessuno di noi può fingere di non sapere cosa accade ancora nel mondo, ne' stare a guardare protetto dal velo dell'ignoranza, e nemmeno ignorare che il patrimonio più grande della razza umana, l'unica cosa che può comprendere un dolore, è l'amore.


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma, che ha avuto questa meravigliosa idea, le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito questa settimana.

Arrivederci al prossimo appuntamento!
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