martedì 3 gennaio 2012

Albissola Marina, tra ceramiche e ricordi

Si diceva in un mio vecchio post che le case sono piene di ricordi ma anche le città non sono da meno.
Ad Alibissola (o Albisola secondo alcuni, ma io ve lo scrivo come l'ho sentito pronunciare per una vita, alla ligure), i miei nonni avevano una casa, dove ho passato tutte le vacanze della mia infanzia.

Vacanze spensierate, fatte di tante letture. Sono la prima di tre, durante la nanna dei piccoli dopo pranzo io leggevo, leggevo, leggevo... dai Topolini, ai libri polverosi del Reader's Digest che trovavo in casa, ovvero un po' di tutto. Poi c'erano i libri della bancarella dell'usato, che andavo a comprare con mio padre, era bellissimo: portavi due usati e ne potevi prendere uno nuovo senza pagare... C'era un po' di tutto: fumetti, Liala - ma io ero piccola -, gialli e fantascienze - le letture di mio padre, per questo anni dopo mi sono letta l'intera collana Urania e mi sono innamorata di Asimov - e una collana di gialli per ragazzi che penso di aver esaurito in un paio di estati, anche se non ricordo una sola trama! Anche alla sera leggevo, oppure qualche volta si andava al cinema all'aperto, sempre con mio padre. La casa non aveva l'ascensore, aveva vinto un premio per la sua architettura, mio nonno ha sempre amato le cose belle, se ne occupava per passione e professione, e non si poteva rovinare la particolarissima scala che portava fino al quarto piano, dove c'era il nostro appartamento... Ricordo che quella Santa Donna di mia madre con una bambina "grande" (io) e due con pochi mesi di differenza in passeggino si faceva almeno tre volte al giorno le scale portando su e giù bambini e mezzi quando eravamo soli in settimana. Il laborioso iter per raggiungere casa prevedeva che lei per prima salisse da sola con le borse della spesa e aprisse casa, poi risalisse un piano alla volta con il primo passeggino e bimbo (ovviamente era vietatissimo lasciare i passeggini nell'androne delle scale) mentre io restavo giù con il secondo passeggino e bimba. Ogni piano lei tornava a prendere il secondo passeggino e bimbo mentre io salivo a tenere compagnia al primo, tipo staffetta.

Sarà per questo che, avendo una casa su due livello, ho insegnato a eSSe a far le scale da sola fin da quando gattona? O per questo che faccio i nostri 2 o 3 piani sempre a piedi e ho preferito le fasce portabebè al passeggino? Evidentemente certe cose ti lavorano dentro ;-)

Si usciva per andare in spiaggia e poi fare la spesa al mattino, si ri-usciva nel pomeriggio dopo il riposino e poi dopo cena per telefonare a casa dalla cabina a gettoni... e che file! Si poteva anche andare a telefonare dalla lattaia, se non ricordo male, o in un ristorante, pagando gli scatti, ma più spesso si chiamava dalle cabine sotto casa. Se erano guaste - spesso! - o la fila troppo lunga si andava da un'altra parte.

Quando sono diventata più grandicella avevo il compito di andare a prendere da sola lo yogurt dal lattaio sotto casa per la colazione: adoravo farlo. Sono passati altri anni prima che avessi il permesso di stare in spiaggia qualche volta con la mia amica del cuore che si fermava anche per pranzo (noi mai).

Nei ricordi di quelle estati non può mancare La Grande Caccia al Tesoro. Ogni anno i ragazzi più grandi della spiaggia la organizzavano per noi bambini: era un evento! Si giocava a squadre, dovevi trovare dei bigliettini e poi procurare cose strane, trovare persone vestite di un certo colore o con i capelli in un certo modo e coinvolgere gli adulti a volte. Era una tradizione che nel tempo si è persa, è successo quando quei "ragazzi" sono diventati adulti e hanno smesso di frequentare la spiaggia e dopo tante cose sono cambiate. I vecchi gestori hanno ceduto e quello stabilimento ora è una nota discoteca, una delle prime a proporre l'aperitivo sulla spiaggia e l'apertura praticamente h24. Quando ci passo davanti la sera e vedo la fila di persone che vogliono entrare mi fermo sempre a pensare a come era tutto diverso 30 anni fa.

Ricordi di un mondo che non esiste più... :-)

Nel ponte di Sant'Ambrogio e Immacolata, siamo tornati nel savonese e ho voluto passare un pomeriggio e sera ad Albissola e perdermi, nelle sue vie, come piace a me, tra ricordi e novità.

Qualcosa che è rimasto sempre uguale è la passeggiata degli artisti: ci sono i mosaici degli artisti per cui Albissola Marina è nota




che lasciano pensare che il tempo si sia fermato, come certe vetrine apparentemente sempre chiuse


...perfortuna non tutte :)
Questa è la pasticceria dove andavo da bambina, la titolare non c'era (spero sia solo andata in pensione) ma i dolcetti hanno ancora il sapore di una volta. Anche se l'assortimento è un po' cambiato e gli ingredienti non sono certo vegan, ho voluto prenderne un po' per eSSe e gustarli con lei ricordando quando lo facevo anche io da bambina.

La signora Ferro da uno dei dolci più buoni che esistano, la torta all'ananas e albicocca. Prima o poi mi ci metterò d'impegno e la riprodurrò a modo mio...



Abbiamo sostato su una dellle tante panchine artistiche che la città ospita, osservando i segni del tempo e come passato e presente ancora si compenetrino. Centri estetici dove un tempo c'erano vecchie botteghe, ma ancora tante galleria d'arte.




C'è per esempio l'Atelier del Bostrico





Perdendosi nei caruggi si possono scoprire tante altre vetrine curiose che presentano il lavoro di artisti che amano sperimentare o quelli più legati alla tradizione locale
















Vi è piaciuta la mia Albissola?
Ne ho riparlato qui
:-)
in emotiva, ovviamente...



5 commenti:

  1. ma sai che è forse uno dei pochi paesini della costa ligure dove non mi hanno portato i miei? anche per me liguria=vacanze di bambina. ho ricordi sfuocati, i tuoi sono decisamente più precisi. post molto bello, vado a segnarlo

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  2. Ciao Stima, grazie!
    Ti piacerebbe sicuramente. E' purtroppo molto caotico, traffico e parcheggio sono quasi milanesi, un delirio nei momenti più turistici, ma offre spunti interessanti.

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  3. nei mesi estivi un pò tutta la liguria è con parcheggio 0 e se lo trovi hai già girato il paese per 30 minuti!!! Infatti i periodi migliori sono durante l'anno, noi approfittiamo dei ponti o delle vacanze di natale, in cui ci sono si tante persone ma mai quanto d'estate. Albissola (anche io la conosco con 2s) è davvero bella.

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  4. I tuoi ricordi hanno fatto vibrare le corde del mio cuoricino. Grazie. Noemi.

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  5. Grazie a te, Noemi, benvenuta!

    @CioccoMamma, hai ragione, anche io preferisco l'inverno per la liguria, a ben guardare però, evitando il periodo che va da metà luglio ad agosto si riesce a sopravvivere... :)

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