domenica 22 aprile 2012

Il Giorno della Terra e i bambini

Oggi accadevano tante cose, troppe per seguirle tutte, volendo sceglierne una significativa è stato il Giorno della Terra, come ci ha ricordato MelaBlu.

Le iniziative proposte in questo week end sono state molte nella zona in cui abito, ieri c'era addirittura un corso per bimbi di Guerrilla Gardening in una serra dalle mie parti, ma la piccola eSSe in quelle ore era a "cacciare particolari" in una bella Villa aperta al pubblico per la  per la Settimana della Cultura (verrebbe da chiedersi perchè coincidano tremila cose in poche ore e poi in altri periodi non ci sia nulla da fare di interessante, o ci siano più cose quando non sei in forma - ho passato gli ultimi giorni bloccata in casa per un mal di schiena molto forte in compagnia di un'emicrania feroce, questo mi ha precluso di avvicinarmi alla mia amata Milano nella sua settimana più internazionale e forse più bella - Forse tutto questo è spiegabile solo con le leggi di Murphy...).  


- Un momento: Guerrilla Gardening.... Cioè? penserà forse qualcuno. Googlare per chi non ne ha mai sentito parlare porterà facilmente a una risposta - e oggi la redazione di Google l'ha fatto fiorire val la pena di dare un'occhiata -, io però preferisco linkarvi questo blog e le consapevoli istruzioni per la pratica, anche in solitaria.

In questo turbine di iniziative, pensieri, piccole frustrazioni e parole che mi si affollano in testa per raccontarvi tutto mi viene però voglia di provare a guardare il Giorno della Terra ad altezza metro: che pensano i bambini piccoli della Natura?

In questi giorni di clausura forzata - perchè oltre al mio malessere ha spesso ha pure diluviato, o cambiato condizioni atmosferiche così velocemente da rovinare i programmi nel tempo di ipotizzarli -, dalla scatola magica dei libri (perché nelle segrete del mio castello, come i più fedeli sanno, ci sono scatoloni di libri, per piccoli e grandi, tenuti lì per mille occasioni, regali o autoregali) si è materializzato un secondo libro di Iela Mari, La mela e la Farfalla, che racconta la storia di una mela che ospita un semino che diventerà bruco e poi farfalla, molto apprezzato da eSSe.
Il tema del cambiamento era nell'aria e occorreva qualche coccola di carta. Lo potete vedere in questo bel post che parla del lavoro dell'autrice.

Ieri pomeriggio eSSe è tornata decisamente sovraeccitata dal laboratorio nella Villa e mi ha chiesto di andare a "leggere" insieme il nostro ultimo senza parole sul terrazzo: "mamma però me lo racconti tu, anche se non c'è niente da leggere, ché mi piace sentire TUTTA LA STORIA LUNGA", che, tradotto per chi non ha bimbi piccoli in casa, significa dare risposta e contesto ai mille perchè di un piccolo curioso che esplora il mondo facendosi aiutare dalle belle immagini del libro e cerca riscontri nella realtà che lo circonda.... Una coincidenza perfetta ha permesso approfondimenti molto interessanti: eravamo sedute accanto a un piccolo melo (in vaso) che aveva appena perso i petali dei fiori e tanti piccolo frutti iniziavano ad essere riconoscibili.


Era ora della merenda e eSSe mi ha chiesto di mangiare una mela (per chi ha problemi a far mangiare la frutta, a volte basta un libro e la richiesta verrà dai bimbi....). Detto fatto: abbiamo tagliato la mela in sezione, come nelle immagini del libro, abbiamo osservato i semini, abbiamo escluso la presenza di bruchi che la piaccola eSSe aveva visto nella frutta biologica che ha colto quest'estate di persona in vacanza, ci siamo chieste se ce ne fossero nelle piccole mele sull'albero, tra i meli del mio terrazzo (ovviamente NON trattati), alla fine abbiamo piantato i semini in uno dei vasi, chissà se crescerà un'altro melo...

Le pagine della Mari ci hanno guidate in un'osservazione della Natura intorno a noi a misura metro che ci siamo godute insieme e qualche raggio di sole birichino.

Il giorno della Terra si può celebrare ogni giorno, con piccoli gesti, per esempio spiegando ai bimbi che abbiamo intorno quello che oggi non è più scontato, non è più comune osservare, e per alcuni è un'esperienza aliena (o alienante?). Per mia figlia spero non lo sarà, o almeno io ci sto lavorando.





8 commenti:

  1. è vero, il giorno della terra si può celebrare ogni giorno. Anzi, si dovrebbe?

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    1. Dovremmo naturalmente comportarci bene con lei, ma siccome a volte siamo ospiti maleducati(ssimi) servon dei "memo"!

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  2. Mentre leggevo le tue parole vi immaginavo insieme, due piccole donne, sedute sulla terrazza di casa vicino a questo albero di melo con il libro in mano per illustrare e spiegare la storia... Bellissima sensazione ed emozione immaginarvi insieme... Una mamma attenta e consapevole ed un figlia curiosa che muove i suoi primi passi verso la conoscenza... Stupendo!
    Anch'io ho ricordato il giorno della Terra in maniera molto naturale, dove vivo ora mi è possibile... E come dici giustamente anche tu, andrebbe festeggiato ogni giorno con piccoli gesti senza dare nulla per scontato... Perché nulla lo è!
    Grazie per le piacevoli riflessioni che concedi :D

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    1. Beh, io ci provo...
      E'anche bellissimo vedere con gli occhi di un bambino cose che per te sono scontate, è come riscoprirle, in un modo totalmente nuovo.
      Grazie a te Camiria! Ciao!

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  3. Neppure mal di schiena e pioggia vi fermano, brave! Pensavo che in effetti per un bambino di città come il mio e' un bene avere un nonno riscopertosi contadino, quando siamo in campagna da lui si scoprono tante cose, mangiare la frutta dall'albero, costruire casette di legno, saltare su mucchi di erba tagliata ... il miglior modo per fare un po' pace con la natura.

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    1. Dovresti saperlo che le mamme non hanno "la malattia" ;)
      Però in quei giorni ho demandato molto al papà e chiesto anche supporto alla nonna, ero proprio bloccata!
      Il nonno che trasmette i saperi della Natura è preziosissimo, sono sicura che lo apprezzate tutti. Mio padre lavora ancora ma quando porta la bimba a fare il giro delle piante del vecchio giardino di suo padre è una meraviglia...

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  4. il tuo racconto esprime esattamente quello che secondo me dovrebbe essere, in modo molto pomposo, l'educazione ambientale per i più piccoli, cioè piccoli gesti, semplici, molto naturali, che insegnano senza bisogno di parole o di indicazioni. Spero che cresca un melo enorme e fortissimo!!;D

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    1. Grazie Giada.
      In effetti spesso dietro iniziative dalle presentazioni pompose resta ben poco (siamo capitati per caso ad un "laboratorio di eco agraria per bimbi" ben... 5 minuti!!! e avrei da dire...)
      va detto che non tutti possiedono un terrazzo (giardino, o anche solo un micro balcone) ma tutti avranno almeno un davanzale o un giardinetto ragionevolmente vicino a casa, no? :)

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