venerdì 18 gennaio 2013

Libri: Middlesex

Cari amici del Venerdì del libro, oggi vorrei parlarvi di

Middlesex di Jeffrey Eugenides.
Traduzione italiana dall'inglese di Katia Bagnoli..

E' la mia terza lettura dell'anno, tutti ebook per ora, una novità per me, ed è arrivato sul mio nuovissimo ebook reader (trovato sotto l'albero) quasi per caso: sono stata inizalmente attratta dalla copertina, poi dalla presentazione della storia, ed era un po' che volevo leggere qualcosa di questo autore.

E' un libro molto particolare che si fatica ad inquadrare perchè moltissimi piani di lettura sono possibili e mille elementi si intrecciano, tanto che il libro è diviso in parti. E' decisamente lungo ma l'ho divorato in una settimana perchè mi ha appassionato con i suoi continui flashback e racconti di epoche e personaggi diversi che si alternano.


Dopo una breve presentazione del protagonista, Cal, viene raccontanta la storia dei suoi nonni in fuga dall'incendio di Smirne, quando Greci e Turchi negli anni '20 si contesero quei territori, che è sì una fuga disperata dalla violenza brutale di un conflitto, ma è soprattutto la fuga da una vita in cui ci si sente intrappolati per guadagnare una possibilità per un amore impossibile. C'è poi l'arrivo in USA da emigranti: le rocambolesche avventure per guadagnare un posto sulla nave, lasciano il posto al racconto del viaggio, la preparazione per passare da Ellis Island, e nel contempo quella per sbarcare come coppia da parte dei due protagonisti di questa prima parte del libro. Segue la descrizioni della Detroit degli anni del Proibizionismo, e a seguire i modi di arrabattarsi di tanti neoamericani durante la Depressione; in questo quadro si sviluppa la saga familiare che porta all'arrivo della seconda e terza generazioni americana della famiglia e tutte le loro strategie per ritagliarsi un ruolo nella società. Negli anni '60 nasce Calliope, che rimarrà ragazza fino ai suoi 14 anni quando scoprirà di esser nata con un'anomalia cromosomica e di essere in realtà ermafrodita e inizierà il suo percorso di rinascita e consapevolezza.

A questo punto il ritmo cambia e cambia anche il suo genere, insieme a quello del protagonista. Da romanzo quasi storico, che aveva descitto dai conflitti mondiali alla società americana degli anni 20 fino agli anni 50 in modo didascalico, epico a tratti, si passa ad un libro più intimista, più interessato a fotografare le singole storie personali e i mondi emotivi dei personaggi. Interessante l'approfondimento, quasi antropologico, sulla tormentata età adolescenziale, con una connotazione psicologica dei personaggi davvero ben articolata e molto approfondita. In parallelo si scandaglia, con perizia - sicuramente c'è stata una gran preparazione dell'autore su questi temi - e voglia di raccontare al pubblico la strada difficile dell'accettazione di chi è diverso, certi dolorosi, pericolosi, passaggi obbligati, nell'illegalità, attraversando i confini della devianza, che dovrebbero farci riflettere come società.

Calliope, che è ormai diventata Cal, deve scappare di casa per capire chi è, per accettarsi, per conoscersi, per esplorare il mondo con i suoi nuovi occhi, per trovare una collocazione. L'ultima parte del libro, che mi ha tenuta incollata alle pagine, è per certi versi la più debole, la meno riuscita, quella meno realistica. Sembra un miracolo che una ragazzina cresciuta in una famiglia conservatrice, che ha frequentato una scuola femminile privata, una volta diventata Cal, un ragazzo 14 enne fuggito da casa che si affaccia al mondo con molte domande, riesca sopravvivere alla vita da strada tutto sommato con pochi danni, scampando ogni volta dai pericoli che ogni lettore si aspetta debba fronteggiare da quando inizia il suo viaggio verso la California; così come il suo vivere ai margini della devianza senza stravolgerne l'animo pare più la sublimazione di un concetto in cui forse l'autore crede, la possibilità di non rimanere contaminati da quello che la vita di porta a vivere anche se estremo, che lo sviluppo di una traccia in modo realistico.

La conclusione poi arriva troppo rapidamente, speravo in un approfondimento del nuovo mondo emotivo di Cal, e troppo poco sappiamo di cosa sia accaduto nei 15 anni che separano l'adolescente che si è appena scoperto uomo dal quarantenne, raffinato e di successo, io narrante che desidera raccontare il suo percorso, ma i colpi di scena non mancano e il ritmo resta buono. Considerando le 600 pagine complessive dell'edizione cartacea un finale molto aperto per non appesantire ulteriormente il libro era forse la scelta più logica.

C'è così tanto in queste pagine che è difficile riassumerlo, in ordine quasi sparso: Vecchio e Nuovo Mondo, tradizioni e cutura millinarie e una società tutta nuova, con tanti conflitti in seno, a confronto; normalità e devianza, tra stereotipi e esperienze comuni e l'invito a non fermarsi mai alle apparenze; le diverse fasi della vita, con un focus sull'adolescenza e sulla vecchiaia e su come questi due momenti della vita in particolare azzerino e possano veder infrangere quanto pareva consolidato prima; le tematiche di genere, messe in discussione con un caso particolarissimo in cui neppure il sesso è definito dalla nascita e il genere non risulta chiaramente essere prodotto dell'educazione, la conquista dell'identità, di genere in questo caso, ma anche di adulto, al prezzo di esperienze che potevano distruggere il protagonista - e sicuramente hanno distrutto molte persone -; l'impatto di droghe e dell'alcool sugli adolescenti, la vita drammatica dei ragazzini scappati da casa, e una microfinestra sul mondo della pornografia (e anche su San Francisco); da ultimo il messaggio non urlato ma forte, questa la mia lettura personale, che un essere umano può sopravvivere ed ambire ad essere felice, nonostante tutto, quando nel suo DNA ci sia il gene della ricerca della felicità, che in questo libro attraversa tutte le generazioni raccontate.

Un libro complesso, lungo, impegnativo, ma che secondo me lascia qualcosa: sicuramente molte domande.



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Arrivederci al prossimo appuntamento! 

23 commenti:

  1. I libriche lasciano domande hanno un valore...ci smuovono qualcosa dentro.
    Deve essere una lettura un pò complessa, io non lo conoscevo questo romanzo.
    Grazie per la bella recensione, Cì.

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    1. ciao Maris, grazie a te. Sì è una lettura impegnativa, con molte sorprese e difficilmente inquadrabile, ma ne sono stata conquistata e ora voglio leggere altro di questo autore.

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  2. Eugenides per me è sempre una scoperta. E prima o poi devo leggere pure questo, che è in lista da quasi un anno, oramai!

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    1. Leggevo che questo non è il suo romanzo più riuscito - a me comunque è piaciuto - ora sono molto curiosa e ricordo la tua recensione su altro. E sugli ebook avevi ragione. Ciao!

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    2. Sul fatto che gli ebook danno dipendenza? :-) Concordo!
      La 'povna ha mooooolto spesso ragione!!!

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  3. Non conosco questo autore, ma la tua recensione mi ha incuriosito, e l'ho inserito nella mia lista futura, che è luuuuunghissima ;)

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    1. Ciao Leyla, ti capisco, ho lo stesso problema...
      a presto!

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  4. Pensa che quest'anno mio marito era intenzionato a regalarmi un e-book (è stufo di libri per casa e liste infinite....) ma ho storto il naso e ha lasciato perdere. Nel frattempo ho cambiato idea, dicono si legga comunque bene, occupa meno spazio di un libro (di cui comunque non potro' fare a meno, s'intende.....) e i libri costano un po' meno. Confermi? potrei suggerire per il compleanno, ho tempo 8 mesi circa!

    Questo libro l'ho visto in libreria e al prossimo giro l'avrei comprato. Mi sembra una lettura complessa, pero'.

    alessandra

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    1. E' il motivo esatto per cui mio marito mi ha costretta a sceglierne uno ed è stato il suo regalo di Natale :) Confermo si legge bene, io comunque farò sempre metà&metà tra cartacei (per gli albi illustrati sono insostituibili e non devi "spegnerli" durante decollo e atterraggio ;) ) e ebook. Certo è molto comodo e a volte ci sono offerte motlo allettanti.

      E' una lettura articolata, è la tua rilettura che può essere complessa o meno in base a cosa ci trovi. Personalmente sono molto interessata alle tematiche di genere e ai libri che parlano della formazione dell'identità adulta. Inoltre mi piacciono le saghe per cui per me era una lettura ideale.

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    1. Secondo me lo troverai interessante, per l'età di tua figlia e dei tuoi studenti.

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  6. L'ho letto parecchio tempo fa e mi era piaciuto, anche se sul finale mi aveva lasciato un retrogusto di insoddisfazione, ma se ti devo dire perché non lo so ancora :D!
    Anzi potrei pensare di riprenderlo in mano e vedere dopo anni se la sensazione è cambiata.
    Buon we :D!

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    1. Forse avrebbe potuto farne più libri. Certo è intrigante questo andare avanti e indietro con la macchina del tempo e crea pathos, ma sul più bello è come se si mettesse il turbo e certi nodi di sciolgono un po' troppo in fretta. Non credi?
      Non ho voluto entrare più nel dettaglio per non svelare troppo la trama ma sono sicura che avendolo letto potrai capire cosa intendo.

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  7. Anche io mi sono data alla lettura sull'e-reader, ma devo ammettere che dopo un grande entusiasmo iniziale, adesso sono tornata agli amati amici di carta con più avidità di prima. E' vero gli ebooks sono comodi, leggeri, trasportabili ovunque, ma non riesco a rinunciare all'odore della carta e al suo fruscio quando giro le pagine.
    Riguardo a questo libro mi tocchi molti temi. Quando c'è la ricerca di identità di genere sono sempre interessata (ci ho fatto la tesi), quindi me lo segno!Buon weekend!:-)

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    1. Io mi sono ripromessa di fare un po' e un po', per i bilanci è presto :) son però sicura che non abbandonerò mai la carta.
      Questo libro non va ad approfondire molto il tema dell'identità di genere, è toccato tangenzialmente, ma è interessante.
      ps: anche io ho fatto una tesi sull'identità e sulle differenze, culturali però!

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  8. anche io non lo conoscevo ma sono curiosa perché mi piace il genere

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    1. E' un libro interessante. Se ti va fammi sapere se lo leggi

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  9. Mi ispira.
    Anche se al momento soffro di deficit da sonno e crollo addormentata dopo la prima pagina... sono bloccata su Mansfield Park che mi piace molto ma la stanchezza gioca brutti scherzi.
    Però questo me lo segno.

    Come al solito le tue segnalazioni sono sempre molto accattivanti.

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    1. Guarda io mai come in questi ultimi mesi ho faticato a leggere. C'è voluto un virus influenzale per farmi ripartire perchè costretta a letto...
      Grazie e ti auguro di ritornare a leggere presto! :)

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  10. Ottima scelta, cara Cì. E' vero che è un libro complesso e forse imperfetto, però è molto affascinante.

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    1. Grazie Silvia, faccio un po' fatica a trovare tempo (spazio mentale) per letture così ma quando ci riesco ne sono sempre contenta...

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  11. Un libro che lascia qualche cosa è sempre un buon libro. Io ancora non riesco a prendere familiarità con gli ebook... preferisco sfogliare le pagine... prima o poi mi adeguerò (forse).

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