giovedì 18 aprile 2013

La mia dis-pensa e ricette di prevenzione quotidiana

La cara Nicole di Ricetteveg.com mi aveva invitata a partecipare all'iniziativa promossa a sostegno della Settimana della prevenzione oncologica, promossa dalla sezione genovese di LILT:





Un concorso che ha messo sotto i riflettori i cereali, amici del benessere, fotografando la dispensa, una spesa, o il frigorifero dei partecipanti. Un'iniziativa fantastica, che in modo originale ha focalizzato cosa può aiutarci a stare in forma, alleggerendo i sentimenti che vengono evocati dalla parola prevenzione.

Voglio riparlarvene, a concorso concluso, per aver aver occasione di declinare in modo sereno quei gesti di attenzione per la nostra salute che ognuno di noi può fare quotidianamente, partendo dalla spesa e poi in tavola, coccole che fanno bene allo spirito e al corpo.


Come ho spiegato in molte occasioni, i miei piatti nascono spesso quando faccio la spesa (per me i mercati sono fonti di ispirazione e meraviglia, i banchi e le botteghe degli speziali luoghi dal fascino intrigante, che portano la mente lontana e la mia cucina a spaziare nelle tradizioni del mondo), l'ispirazione parte sempre dagli ingredienti freschi e di lì lascio libero sfogo ai desideri o all'estro del momento aggiungendo altro. Il trucco per preparare piatti invitanti e al contempo sani e gustosi, a mio parere, sta quindi nell'avere un frigorifero invitante e una dispensa ben fornita.

La mia dispensa non è esattamente fotogenica, lo premetto (e non è sempre ordinata come la vedrete nelle foto)!
Ricavata nell'angolo basso della mansarda in cui c'è la mia cucina&zona giorno, si sviluppa in modo asimmetrico e in profondità, spesso è necessario sovrapporre le scorte, così da risultare buia e caotica agli occhi di chi guarda: solo io so esatamente dove è ogni cosa.
Ve la presento.


A sinistra le farine, il meno raffinate possibili (integrale, di grano tenero 0, di farro 0, di farro integrale, di segale macinata a pietra, di grano saraceno, di ceci, di riso...), poi i cereali da colazione (vari e prevalentemente integrali), tra le tante cose: cioccolata, le caramelle di mia figlia senza gelatina alimentare (di origine animale, e se approfondiste, scoprendo con cosa la fanno, vi assicuro che non ne mangereste più!), frutta secca, cacao fair trade, orzo, qualche tè e tisana, una selezione di alghe, funghi secchi, sale integrale... E poi tanti tantissimi legumi e cereali nella parte centrale: orzo, farro, lenticchie, ceci, soia gialla, cicerchie, fagioli neri, bianchi, rossi, azuchi verdi, miglio, quinoa, amaranto... davvero di tutto! Quando giro non riesco a trattenermi, cerco di capire quali siano le produzioni locali di legumi meno noti o dimenticati, e li acquisto per assaggiarli. Si scoprono a volte varietà quasi "selvatiche", da riscoprire perchè sono interessantissime. Per esempio in una vacanza nelle Marche ho scoperto la roveja, con cui si fa un ragù SPETTACOLARE!

A destra invece riso e pasta secca, cous cous.


In Italia siamo fortunatissimi abbiamo molte varietà di riso, e si può assaggiare anche qualcosa che sembra esotico ma non lo è: sapevate che il riso Venere si coltiva anche in Pianura Padana?
E' però importante scegliere bene: evitiamo il riso bianco brillato, che risulta impoverito di minerali e vitamine ed alla fine resta solo amido, preferiamo invece le varietà integrali o semintegrali.  
Il mio preferito è a grano lungo, lo abbino sempre alle verdure, come fosse un contorno, è buono anche freddo, molto versatile. Per accorciarne la cottura lo metto in ammollo qualche ora prima di cucinare, dentro il brodo in cui lo cuocerò.

Le alghe sono una scoperta recente, ma ormai sono di casa, tanto che c'è un contenitore apposta nella mia dispensa, solo per loro.


 
Al piano sotto c'è una selezione di olii vegetali, prevelentemente olio d'Oliva, Extra Vergine, di diverse provenienze - leggero, fruttato, dal sapore più deciso- , e poi di girasole, e anche aceti e acidulati, non manca mai anche la salsa di soia, la salsa tahin chiara e scura, il concentrato di dattero e del malto, qualche barattolo di conserva di pomodoro, sottaceti e sottoli vari e alcune confezioni di legumi già lessati per le emergenze.

In frigo e sul balcone invece c'è il fresco: sempre verdura e frutta di stagione 

verdure invernali


 e vicino all'angolo cottura tante tante spezie!

Uno degli angoli della mia casa che preferisco

Questo il tuor guidato della cucina di casa Cì.

Se penso a come è cambiato il mio modo di fare la spesa negli ultimi anni, da quando mi sono indirizzata verso un'alimentazione più etica e più salutista, a volte mi stupisco di come, con una sequenza di cambiamenti piccoli ma di grande impatto sul lungo periodo, sia cambiata la mia dispensa e il mio modo di cucinare, ma anche il mio rapporto con il cibo, che oggi è molto più consapevole e sereno, con beneficio immenso per la mia salute, per il mio portafoglio, e con il guadagno di una migliore organizzazione.

Molti pensano occorrano tanto tempo e più risorse economiche per mangiare bene, o almeno meglio, in realtà è vero il contrario. Certo all'inizio bisogna impegnarsi nel documentarsi e nell'imparare, acquisire passo passo nuove abitudini (del resto si dice "Rome wasn't built in a day"), ma poi si vive di rendita, si gode dei frutti delle cosidette economie di scala, quei meccanismi per cui certe scelte portano vantaggi su più fronti che si propagano a cascata.

Una spesa più attenta e ben pianificata significa maggior salute, meno sprechi, un buon risparmio, una migliore organizzazione del tempo, stili di consumo più sostenibili e anche la possibilità di orientare il mercato. 

L'attenzione alla stagionalità è fondamentale: significa mangiare vegetali più gustosi e sani, che durano di più - così non è necessario fare la spesa dei freschi ogni giorno come molti pensano - e che costano molto molto meno.

Si inquina meno preferendo alimenti a km 0 (o pochi).
Si ha un'"impronta" minore sul pianeta riducendo o eliminando del tutto gli alimenti di origine animale, cosa di cui godiamo poi tutti. Vorrei cogliere questa occasione per dire ai miei lettori onnivori che sono importanti anche i piccoli passi, anche lo scegliere di non mangiare derivati animali per un giorno alla settimana può avere un impatto molto importante, per la nostra salute e per quella del pianeta.

Con un consumo critico e ragionato possiamo orientare il mercato, possiamo premiare le aziende che si comportano in modo più etico, quelle che utilizzano le materie prime migliori per la nostra salute, le meno lavorate, le meno snaturate.
Possiamo comprare fair trade, per sostenere il mercato equosolidale.

Da golosa, verso il cacao ho particolari attenzioni: voglio la rassicurazione che non sia stato raccolto da bambini meno fortunati di mia figlia. Che piacere ci sarebbe nel gustare dolci con un retrogusto amaro?

Possiamo informarci e scoprire tante cose, e poi tenerne conto quando facciamo la spesa, per esempio evitare i nemici più subdoli.
Quando si acquisisce consapevolezza di voler mangiare più sano, si iniziano a cambiare le abitudini alimentari, ma facile cadere in alcune trappole, i più in modo del tutto inconsapevole spinti dai trend della grande produzione. Sappiamo cosa c'è dentro agli anonimi grassi vegetali, ormai onnipresenti? Quasi sempre olio di Palma, poco salutare perchè contiene grassi saturi, dannosi per il nostro organismo, ed è quasi sempre raffinato, per cui perde le poche proprietà interessanti che ha (fonte). L'olio di Palma però non fa solo male al nostro corpo, fa male a tutto il pianeta, perchè la sua produzione massiccia sta distruggendo delicati equilibri.

Preferiamo Olio di Oliva e Olio di girasole, spremuto a freddo e frazionato: sono i più sani, facili da reperire, specialmente il primo, versatili, ottimi per ogni preparazione, e per tornare in topic, l'olio di Oliva è tra gli alimenti che si considerano custodi della nostra salute.

L'autoproduzione può diventare una nostra grande alleata.
Bisogna acquisire una minima perizia e creare delle routine salva tempo, ma poi diventa tutto semplice. Quando si diventa pratici di alcune autoproduzioni le si avviano in pochi minuti e si sperimenta la soddisfazione di sentirsi quasi autosufficienti, risparmiare soldi e tempo, ridurre i rifiuti da smaltire, diminuendo l'inquinamento globale con azioni quotidiane semplici.

Se ho bisogno del latte vegetale perchè improvvisamente mi viene voglia di un budino o di una crepes ci metto mezz'ora a farlo, molto meno che uscire a comprarlo! Se la sera tardi realizzo di non aver più yogurt, mi basterà qualche minuto di lavoro e una notte di attesa per averne di freschissimo per la colazione. Se ho voglia di pizza (o pane, o focaccia) potrò metter al lavoro la pasta madre. Se mi rendo conto di non avere più verdure in frigo posso vedere se è spuntato qualcosa di commestibile
sul balcone e cucinare qualcosa di buono. E così via...

Organizzarsi in questo modo dona serenità, il tempo sottratto al passare da un negozio all'altro nel week end si trasforma in rilassanti sessioni di micro giardinaggio: anche solo qualche vaso su un balcone cittadino può regalare soddisfazioni da subito, le aromatiche, splendidamente decorative, danno carattere e gusto ad ogni piatto, riducendo l'uso di sale e garantendo sapore e appagamento.


Con un minimo di organizzazione e una pratica che si acquisce quasi senza accorgersene si mangia meglio, ma anche meno, il cibo buono veramente, appaga e sazia, in quantità più salutari, non annoia mai perchè è vario ed in continua evoluzione.
E' divertente sperimentare, contaminare la propria cucina con tante altre tradizioni culinarie, si trova sempre uno spunto per rendere curiosi piatti sani e virtuosi.

Insalatona colorata

Le frontiere da esplorare sono infinite, il limite resta la nostra curiosità e la voglia di metterci in discussione, per guadagnare abitudini migliori, a vantaggio della nostra salute, senza troppi sacrifici!

Pasticcini crudisti, non sono meravigliosi? E buonissimi!

E voi a che frontiere vi affacciate? Come è la vostra dispensa?

Vi rimando alle tante iniziative di LILT, che è bene ricordarlo non utilizza i fondi raccolti per ricerche che contemplino la vivisezione, e tiene viva la nostra attenzione sulle piccole azioni quotidiane che possono fare la differenza.


Grazie a chi è arrivato alla fine di questo lunghissimo post.
Buona giornata!





12 commenti:

  1. bellissimo post! e le nostre dispense si assomigliano tantissimo, compresi i contenitori di ikea ;)

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    1. Grazie!
      I contenitori sono indispensabili, io ne compro ma ne riciclo anche tanti :) (quelli delle spezie per esempio sono vasetti di vetro riciclati :) ) così sembra tutto più ordinato ;)

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  2. Allora: ha una dispensa da fare invidia ad un ristorante... e come sei meticolosa ed organizzata, ti invidio! Nella mia tento di fare ordine di tanto in tanto, ma io e l'ordine non andiamo troppo d'accordo! Invece, come te, non mi privo mai di farine integrali, cereali e lenticchie mignon, di cui a casa andiamo matti. Ho anche sempre il latte di riso, quello di soia per le beschamelle e la farina di carrube al posto del cioccolato. Anche noi per un giorno alla settimana non mangiamo derivati animali, solo frutta e verdura e la cosa diverte molto anche mia figlia. Grazie per questo bellissimo ed utilissimo post.
    Elli

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  3. Complimenti per il bellissimo post!
    La mia dispensa non è così ordinata come la tua, e neanche così fornita, però l'ordine farine cereali riso e pasta è lo stesso, da sinistra verso destra! Solo i legumi sono al piano inferiore.
    Sono molto più indietro di te nel percorso, ma la sensazione è la stessa: anche io se penso a cosa e come mangiavo solo poco tempo fa, non credo ai miei occhi. Ed è vero che con tanti piccoli passi si va lontano senza neanche accorgersene.
    Bellissimo post! Lo tengo da conto per leggerlo con calma con tutti i link quando ho un po' più di tempo.
    Ciao!

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  4. bel post! brava!
    e magari ti linko in quello che sto per fare...

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  5. Bellissima dispensa. La mia è vuota in confronto! Non ho mai acquistato olio di girasole, neppure l'ho mai preso in considerazione. Non so perchè?

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  6. Grazie a tutti! :)
    Ripeto che la dispensa è stata riordinata per far le foto che vedete e di cui una è stata inviata al concorso :) (e ancora a me sembra un delirio...)

    La Casa sulla Scogliera: grazie, troppo buona! Sono molto contenta di leggere il tuo commento. Ogni singolo giorno cruelty free ha grande valore, per più motivi.

    Paola: un link ti risulterà familiare... ;) Io sto invece "lavorando" sulla tua specialità :)

    Marica: curiosissima, dopo vengo a leggere!

    Alessandra: è buono per fare dolci, attenzione solo perchè irrancidisce in fretta, quindi bottiglia piccola e quando hai in previsione di usarlo per un po', se no il fantastico olio EVO che va bene SEMPRE :)

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    1. oh! che sorpresa! non me ne ero accorta! grazie per la citazione!
      davvero onorata di essere d'aiuto in qualcosa!
      ciao :)

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  7. Noi ci siamo incamminati su questa strada dalla nascita di D., e gran parte della nostra dispensa assomiglia alla tua.
    È vero che un po' per volta si riescono a cambiare abitudini che sembravano consolidate.
    Brava, ottimo post!

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