venerdì 26 luglio 2013

Libri: il profumo del pane alla lavanda

Cari amici del  Venerdì del libro, come anticipavo la settimana scorsa, ho deciso di leggere subito un altro libro di Sarah Addison Allen e questa volta è toccato a
Il profumo del pane alla lavanda, tradotto da M. P. Romeo, C. Lionetti.

Trattandosi di un best seller immagino molti di voi ne abbiano già sentito parlare, a me, come già raccontavo l'altra settimana, è stato consigliato da una carissima amica che lo stava leggendo e ne era entusiasta, e quindi ero curiosa di leggerlo.  
Claire Waverley vive nella grande casa ereditata dalla nonna. Ha 34 anni e si dedica solo alla sua cucina e al suo giardino che nasconde un segreto: ogni pianta, ogni fiore, ogni frutto (in particolare quelli del rigogliosissimo melo) hanno un potere magico, una proprietà che può cambiare il destino delle persone. Sono questi gli ingredienti che rendono unici i manicaretti di Claire, ricercatissimi in tutta la cittadina di Bascom. All'improvviso però a sconvolgere la sua tranquilla esistenza irrompe la sorella Sydney, scappata di casa anni prima e ora in fuga da un passato oscuro e minaccioso. Insieme le due sorelle affronteranno la loro difficile eredità, e apriranno il loro cuore all'amore. (fonte)
La scheda prometteva bene, molti elementi interessanti dal mio punto di vista - amore, cibo visto in modo alternativo, la forza delle donne, magia - potevano offrire un mix vincente, ma sicuramente ho preferito Giorni di zucchero, fragole e neve. Si tratta alla fine di un libro che può piacevolmente accompagnare qualche ora di vacanza, senza grandi aspettative però.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un romanzo decisamente rosa, uno da ombrellone doc,  ci sono tutti gli ingredienti giusti per confezionare una storia che tenga incollato il lettore - anzi, la lettrice -, porti ad affezionarsi ai protagonisti - ben costruiti e descritti -, faccia calare in quelle atmosfere tanto familiari per via di film e telefilm. C'è una storia d'amore con lieto fine tutto da guadagnare, il mistero e l'innocenza di alcuni personaggi, e una buona dose di magia. C'è purtroppo anche qualcosa di poco magico, ma anzi che assomiglia a un incubo, ed è tema di grande - e grave - attualità, la violenza sulle donne. Nel mix che scuote e fa abbandonare la tranquilla vita di provincia entra il karma evidentemente inquieto che connota madre e figlia e le porta a cercare rischi e compagni sbagliati. Entrambe le donne però riporteranno le loro figlie nella sicurezza delle dimora di famiglia, dove la magia e l'insieme delle energie positive delle discendenti le proteggerà. 
Ognuna delle donne di famiglia ha infatti un dono e lì  il suo potere è accentuato. 

Sono piacevoli i personaggi della vecchia zia strampalata, che ha la peculiarità di donare un oggetto che può aiutare chi lo riceve a fare qualcosa di significativo nella vita e della più giovane di casa, una bimbetta di pochi anni che ha già le idee molto chiare, sicurezza e poteri spiccati, pur consapevole dell'inferno che il padre ha fatto vivere alla madre.

Non si tratta di un noir, l'ordine corretto delle cose verrà ristabilito, con tanto di intervento divino, o magico, prima della fine del libro, con il consueto colpo di scena che questa autrice regala ai lettori nelle ultime pagine. 

Dopo due libri posso dirvi che mi son fatta un'ide: una scrittura scorrevole, un'ambientazione piacevole, il tocco di magia che non stona ma anzi è funzionale, e la promessa di un lieto fine, quello che tutti vorremmo in fondo in fondo, incollano alle pagine. Certi elementi ritornano quasi con precisione - perchè "squadra vincente non si cambia" - e questo toglie un po' di emozione alla seconda lettura, ma è al contempo rassicurante, un po' come quando si guarda un telefilm.

Se mi conoscete sapete che si tratta di 3 stelline su 5 ;) (a quello della settimana scorsa avremmo potuta aggiungerne mezza): lettura estiva senza pretese.

9 commenti:

  1. Credo di aver capito il genere, come già ti dicevo l'altra volta. Però forse per l'estate uno basta, per me, per ora. Però lo metto nella lista dello svago necessario!

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    1. Sì, uno basta! :)
      Svago necessario è una definizione perfetta.
      Ciao!

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  2. Grazie per l'ispirazione!
    Penso sarà la mia lettura sulla spiaggia (mentre i nonni distraggono la bestiolina xD)
    Un bacione!
    Maka

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  3. Mi ispirava di più quello dell'altra volta. Il titolo però mi fa venire in mente una cosa che potrei fare con tutta la lavanda che ho raccolto. Ciao :)

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  4. Io me lo segno per i momenti di relax....mi sembra carino!
    Buon fine settimana!

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  5. Anche a me incuriosisce il titolo, però per quest'estate ho un comodino, o una valigia zeppa, che come al solito non riuscirò a smaltire :- D

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  6. A proposito di libri... non mi sono dimenticata! Ce la farò, giuro :-)

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    1. ...sono una donna paziente ;)
      Non ti preoccupare, sarà interessante in qualsiasi momento, grazie! :)

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  7. Scusate il ritardo ero isolata...
    Grazie a tutti! :)
    Sto leggendo tanto in questo periodo, per cui passerò a vedere anche i vostri suggerimenti, rete permettendo... ciao!

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