venerdì 18 ottobre 2013

Libri e approcci per preschoolers-homeschoolers

Cari amici del dei Venerdì del libro

oggi voglio parlarvi di un paio di libr(on)i che ho comprato lo scorso anno quando ho fatto scorta di materiale per preschoolers.


MI PREPARO A SCRIVERE con il libro lavagna.
Scrivo, cancello, riscrivo.
Collana PROVA E ...RIPROVA.
Edizione del borgo.

Una libro formato A4 con pagine cartonate plastificate che hanno per obiettivo far prendere confidenza con la scrittura, in senso ampio, e far acquisire una certa precisione. Si parte da semplici esercizi (asticelle, zig zag, forme tondeggianti, cornicette, interi disegni che uniscono tanti stili, riproducono forme geometriche, con passo diverso) e si termina con le lettere.
Gli esercizi sono graduali: prima si devono seguire delle linee tratteggiate e poi riprodurre autonomamente seguendo un esempio.
E' utile anche per imparare da che lato della pagina iniziare e che gli esercizi hanno una loro logica sequenza, così come viene suggerito un ordine formale.

In dotazione un pennarellone: è un libro che se viene preso come un gioco diventa anche un utile compagno di viaggio, magari nei tragitti in auto e, perché è possibile, proprio come promesso, scrivere, cancellare, riscrivere...
A mia figlia è piaciuto finché l'ha sentito come un gioco che poteva gestire in piena autonomia, quando era nella fase di scoperta delle lettere, poi quando sul finire dello scorso anno ha colto che c'era una finalità di preparazione alla scrittura l'ha abbandonato perché trovava noiosi e ripetitivi gli esercizi dopo averli fatti qualche volta. Il metodo di seguire le linee tratteggiate però è sempre riciclabile e ci ha accompagnato in tanti *giochi* inventati da me su un nostro quadernino. ;)


SCRIVO E IMPARO L'ALFABETO CON TOPO TIP.
Dami Editore.

Un cofanetto che si compone di una lavagna corredata da gessetti e un contenitore con tanti libricini quanto sono le lettere dell'alfabeto.

Nei librini ci sono parole scritte in stampatello maiuscolo dove la lettera è sempre evidenziata sia che si tratti dell'iniziale, sia quando la lettera è in una posizione diversa, con un colore diverso.

Anche se apparentemente sembra destinato ai bimbi più piccoli torna utile nuovamente quando si deve familiarizzare con le lettere. Le nostre maestre usano esattamente il metodo di elencare e poi disegnare le parole che iniziano o contengono la lettera della settimana.

Mi sono ricordata di questi libri quando ho letto questo post, bellissimo, sull'opportunità o meno di insegnare a leggere e scrivere precocemente e mi è tornato in mente quando mi son trovata a fare io queste valutazioni un paio di anni fa.

Noi abbiamo iniziato in modo soft, eSSe allora aveva 3 anni e mezzo ed essendo i libri parte della nostra quotidianità per lei le lettere erano fonte di grande curiosità, un linguaggio ancora misterioso che permetteva di accedere a mondi incantati e condividere momenti di coccole. In realtà poi non abbiamo che giocato un po' con lettere e numeri (mammozza una volta aveva accennato al contare a voce alta e l'abbiamo fatto alcune volte per contare quanti passi occorrevano per raggiungere il tal albero o salire una scala), familiarizzato e poco più, ho puntato molto di più sui libri senza parole.

Lo scorso anno, però, da homeschooler mi sono chiesta come dovessi comportarmi in vista di un probabile (ero ancora indecisa) ingresso nel mondo della Scuola.
Ho provato a documentarmi sulle abilità che ci si aspetta abbiano acquisito i piccoli che iniziano le scuole primarie, ho potuto osservate cosa si facesse nelle materne frequentate dagli amichetti di eSSe, poi ho chiesto ad una amica maestra un parere spassionato: insegnare qualcosa o no? e cosa?

Il mio sentire è sempre stato di lasciar guidare il bambino in queste scelte, lasciare libera la sua curiosità di esprimersi, rispondere alle richieste e agli input che partivano da lei più spesso che proporre, senza pressioni.

Le esperienze di bimbi che conosciamo sono state varie: alcune materne più sperimentali puntano a offrire stimoli, ad affinare solo abilità (come la psicomotricità fine), altre hanno programmi più canonici e propongono sessioni vere e proprie di prescrittura, con molte sfumature in mezzo. Io mi son sentita più vicina alla prima filosofia anche se alcune maestre con cui ho parlato si lamentavano che poi a questi bimbi stimolati in modo fantasioso mancavano abilità basilari e fondamentali come tracciare linee seguendo un tratteggio o saper tenere in mano correttamente la matita - e credetemi che non è così scontato come sembra farlo, né insegnare a piccole manine come tenere in mano un oggetto ancora grande per loro - e quindi ho cercato di mediare.

Un'amica maestra mi ha anche fatto notare che è molto importante non esagerare con l'apprendimento precoce se si intende poi far frequentare la scuola primaria per evitare di mettere il bambino in condizione di annoiarsi, è stato un punto di vista fondamentale, così, lo ammetto, ho un po' distolto eSSe da alcune attività.
Ho anche tenuto conto di questi preziosi consigli.

Mia figlia ha poi iniziato la Scuola il mese scorso.
I libri che vi ho mostrato oggi sono stati utili, anche se a posteriori avrei fatto qualche esercizio in più di prescrittura su carta, ma stiamo recuperando ed è impressionante quanto veloci sono i suoi progressi.

E' emozionante vedere come è felice quando impara qualcosa di nuovo e sono stata davvero contenta di non aver precorso troppe tappe, perché per lei il valore di questa nuova esperienza è fatto di momenti di gioco con tanti nuovi bimbi, di un confronto con realtà diverse - per noi più "stanziali" -,  di insegnanti molto appassionati, ma anche della soddisfazione di imparare qualcosa da sola.

Ovviamente poi ogni storia è a se', ogni bimbo ha interessi, abilità, ritmi, caratteri, diversi, e come dice Marzia ha poco senso ed è poco rispettoso per l'individualità di ognuno ancorarsi al concetto di media, come di percorsi standard, quando si parla di giovani studenti. Questo è solo il nostro caso.

Vi lascio con un video molto chiaro.



Un altro post sulla preparazione alla scuola primaria 
Per chi invece a scuola, come noi, ha già iniziato ad andare un interessante post sulla calligrafia.




Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.
Su Pinterest tante board con le recensioni di tutti i partecipanti

Arrivederci al prossimo appuntamento!





10 commenti:

  1. Con il secondo figlio, ricomincio tutto da capo. Ho il primo titolo che consigli ma non gli altri, grazie: li cercherò.

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    1. Niente di eccezionale e penso che ne siano tanti, ma sono i piccoli dettagli che mi son piaciuti, se non trovi questi sicuramente ne trovi altri simili. E poi tu sei super esperta ormai! :)

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  2. Siamo nel periodo giusto, la mia grande ha appena iniziato la scuola. Ti confesso però che Topo Tip non mi ha mai ispirato fiducia...mah!

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    1. Nemmeno a me, confesso! :) Qui però non c'è nemmeno una storia, sono solo elenchi di parole, in stampato e con le lettere evidenziate come serviva a me, e i disegni sono chiari. ;) Avrebbe potuto essere persino Peppa Pig - per citare il personaggio più commerciale del momento, che però ai bimbi piccoli diverte - a me interessava la tipologia e questo era a metà prezzo ;)

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  3. Molto interessante anche il post a cui rimandi, siamo proprio nella fase in cui stiamo valutando se iniziare in modo soft o aspettare ancora un po'. Ciambella non sa tenere ancora bene la matita, ma è affascinata dalle lettere e si diverte a riconoscere le iniziali dei nomi dei familiari e del suo. Piano piano, come dici tu, con rispetto, senza accelerare le cose!Semmai ho paura di passarle la mia simpatia per le lettere a discapito della mia antipatia per i numeri, spero di riuscire a non influenzarla troppo in qeusto senso!:-)
    buon weekend!

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    1. Federica non ti preoccupare: penso che esser portati o meno per la matematica non sia ereditario ;) mentre l'amore per la lettura lo è, quando i libri sono associati a ricordi piacevoli è AMORE! :)
      Quindi potresti avere una bimba cui piacciono sia i numeri che le parole.
      Grazie, anche a te!

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  4. cara Cì, tocchi un tema a cui sto pensando molto di questi tempi. i miei bimbi sono lontani dal momento di pensare alla scuola, ma per il grande arriverà il tempo dell'asilo l'anno prossimo e io sono molto combattuta. spesso gli approcci tradizionali non mi piacciono (tipo ore passate a colorare fogli pre disegnati uguali per tutti o giochi omologanti fatti a ripetizione...), ma non possiamo permetterci asili privati come i montessoriani o steineriani. so che i miei figli avranno bisogno di frequentare altri bambini (soprattutto visto che abitiamo in campagna e con nessun altro bimbo intorno), ma mi chiedo se non preferirei dare più importanza ad un percorso educativo fatto da me con l'homeschooling più che alla socializzazione in asilo nonostante tutto. ogni volta che ci penso vado nel pallone. tu come sei arrivata alla scelta che hai fatto con la tua bimba? come è trascorso il periodo a casa, e adesso, l'ingresso a scuola? scusa le mille domande: è che su questo problema sento un grande bisogno di confronto con le altre mamme.

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    1. Cara Ylenia, ti posso capire. Ho avuto mille dubbi anche io, le premesse erano identiche e anche se non era previsto andasse così eSSe è pure figlia unica! Poi in realtà le scelte sono venute da sole, anno per anno, anche per via delle trasferta a seguito del marito, la valutazione a mio parere deve essere assolutamente soggettiva: ogni vita, ogni contesto, ogni persona, sono così diversi. Vorrei da tanto tempo scriverne ma fino a quest'anno per scaramanzia non l'ho fatto. Se non lo farò in tempi brevi ti scrivo un MP.
      Baci e grazie.

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  5. Concordo con molte delle cose che hai detto, ma soprattutto con il fatto che le cose cambiano da insegnante ad insegnante e che bisogna calare tutti i consigli e le strategie con chi si trova davanti, con i bambini e con le loro richieste. Mi sembra che tu abbia fatto un ottimo lavoro bravi

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