venerdì 11 aprile 2014

Una settimana da libraia e le Cattive Ragazze

Carissimi compagni di letture del Venerdì del libro,  come avevo promesso vi racconterò cosa mi ha tanto impegnata nei giorni scorsi: nella scuola di mia figlia è stata promossa un'iniziativa di promozione per la lettura, una mostra mercato di libri, che ho scoperto essere ormai una tradizione in alcune scuole. All'appello dei volontari mi sono offerta più che volentieri.

Il mio impegno inizialmente doveva esser quello di reperire e coordinare i gruppi di volontari che si alternassero in turni, ma in realtà ho potuto fare molto di più, come avviene spesso nelle piccole realtà, anche lavorative, dove ci si trova a fare un po' di tutto (e si impara sempre tantissimo): curare l'allestimento della mostra mercato pensando ai piccoli visitatori, seguire le vendite e i riallestimenti, interagire con il libraio da un lato e le insegnanti dall'altro, tastare il polso delle preferenze delle famiglie, i gusti degli studenti (questa è stata una piacevole sorpresa) e raccontare loro qualche storia quando mi chiedevano informazioni su titoli a loro ignoti, e dulcis in fundo, visionare tantissimi libri!

Tra questi mi ha molto colpito e vi segnalo oggi:

Cattive ragazze, 15 storie di donne audaci e creative, di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, Sinnos,
che ho poi scoperto essere uno dei vincitore del Premio Andersen 2014, categoria miglior libro a fumetti.


Ero molto curiosa di sfogliarlo e alla prima occasione ho curiosato (per voi, ovviamente... ;-) )

Io resto fedele al bracchetto più famoso, però devo dire che è davvero un libro interessante e curioso, usare una graphic novel per parlare di alcune donne che sono andata fuori dagli schemi a preadolescenti ed adolescenti è un'idea brillante e credo vincente per stimolare il target a conoscere: Olympe De Gouges - Nellie Bly - Elvira Coda Notari - Nawal El Saadawi - Antonia Masanello - Marie Curie - Aleksandra Kollontaj - Alfonsina Morini Strada - Angela Davis - Claude Cahun - Domitila Barrios De Chungara Franca Viola - Miriam Makeba - Hedy Lamarr -Onorina Brambilla. 


L'autrice racconta in questo approfondimento di Rai Education - molto, molto interessante - la genesi di quest'opera, la continuità con la linea editoriale che ha scelto di raccontare storie di donne forti ai lettori più giovani, il suo interesse per queste figure femminili tra scenziate, attiviste politiche, combattenti, donne che lottano per istanze collettive, donne che amano altre donne (complimenti all'editore e all'utrice per aver voluto sfidare questo tabù), donne che rifiutano un matrimonio riparatore dopo uno stupro (fatto che ha aperto la porta all'abolizione della legge che lo regolava), donne che hanno primeggiato in sport maschili, con la complicità dei loro compagni, della nostra o altre culture.

 
Altri libri avrebbero meritato un approfondimento (accanto alle Cattive Ragazze qui sopra vi segnalo anche L'autobus di Rose, dedicato alla figura di Rose Park la prima donna afroamericana che negli anni '50 osò rifiutare di cedere il suo posto su un autobus ad un bianco, e il libro della principessa con gli occhiali), ma sapete come va, in una libreria ci si perde, anche se è raccolta come è stata la nostra...






Quest'esperienza è stata arricchente da molti punti di vista.

La preside e la maestra organizzatrice ci avevano spiegato che questa iniziativa voleva offrire la possibilità di visionare e sfogliare insieme ai bambini tanti libri, nei locali della scuola, a quelle famiglie che non hanno abitudine ad andare in libreria, e nemmeno in biblioteca - abbastanza fuori mano rispetto al quartiere dove ha sede quella scuola - ; in parallelo parte del ricavato si sarebbe trasformata in un buono per la scuola.
L'affluenza è stata molto più alta del previsto, ci siamo sempre fermate mezz'ora, anche un'ora in più del previsto ad ogni turno, e anche la vendita è andata molto bene: la biblioteca scolastica ha guadagnato alcune decine di libri, molte famiglie hanno portato a casa nuovi compagni di letture, molti bimbi hanno potuto sfogliare tanti libri che non conoscevano e anche farsi raccontare qualche storia.

Alcuni hanno sentito un po' invadente questa iniziativa, dicendo che, dato anche il momento delicato, si sono trovati in difficoltà a vedersi profilare nuove spese (tra le varie a supporto della scuola, sono appena arrivate le prime LIM, tutte pagate da noi genitori), e hanno faticato a dire no ai propri figli che tornavano a casa con liste di titoli che avrebbero voluto comprare. Probabilmente poi il target cui tenevano tanto gli organizzatori non si è nemmeno affacciato al mercatino, nemmeno per curiosare. Capisco benissimo questi punti di vista, anche io ho dovuto spiegare a eSSe che avrebbe potuto scegliere solo due libri (doveva esser uno, ma poi il secondo ha avuto la nonna come sponsor) e che avremmo condiviso il terzo. Son anche dispiaciuta per non esser riuscita a spiegare che un libro è ben più di un oggetto, di un gioco, di altre voci di spesa "non necessarie", perché è una finestra, e ogni occasione per avvicinare alla lettura i bambini è importantissima! La scuola anche di questo si deve occupare, a mio parere. E poi, non me ne vogliano i librai, ma a volte in libreria ci si ispira e poi quello che non si può comprare lo si va a prendere in bilioteca, no?

Da queste critiche ho tratto importanti spunti che voglio utilizzare presto per promuovere altre iniziative di promozione della lettura, a costo zero per gli utenti; abbiamo organizzato una "Commissione Libri" all'interno dell'Associazione genitori, spero potremo presto rimetterci al lavoro, con piccoli percorsi e progetti.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: quali sono le iniziative di promozione alla lettura che vi hanno più impressionato positivamente? Sono a caccia di spunti :)

Sono stati giorni molto intensi, dove non sono mancati gli imprevisti, ma così stimolanti e adrenalinici che ogni fatica è stata ripagata. So che questo è proprio un post da bookhaolic, che qualcuno potrebbe pensare che vivo su Marte (anzi su Vega ;) ) come qualche mamma della nostra scuola, ma se mi state leggendo probabilmente siete malati di letture come me ;-).

Conservo alcune istantanee di questa esperienza: lo sguardo da innamorate dei bei libri di alcune insegnanti, l'ammirazione con cui osservavano certe illustrazioni bellissime, la volontà di far amare i libri agli studenti, come amici, strumenti di conoscenza, mezzi per andare lontano; l'entusiasmo di alcuni genitori e nonni altrettanto innamorati dei libri, quelli che "...e questo lo prendo come regalo di Pasqua per mio nipote, al posto delle solite cose..."; l'interesse, i gusti già delineati e il senso critico dei più piccoli; l'inaspettata curiosità dei bimbi più grandi per i classici; la disponibilità di alcune mamme nei turni di volontariato, anche loro bookaholic, anche a costo di investire il proprio turno di riposo o giorno di ferie; la forza del mettere insieme tante competenze diverse e farne qualcosa di socialmente utile, ognuno nei tempi e modi possibili nelle rispettive vite ma con grande passione e gioia; infine, forse il ricordo più bello, i momenti magici in cui un bimbi ci chiedevano consiglio, o di leggere qualche pagina prima di scegliere, o di raccontare la trama di un libro e la felicità di poter far sapere ad un bimbo che non lo poteva comprare che il suo classico preferito sarà a sua disposizione nella biblioteca scolastica.

Se ancora avete voglia di leggere... vi invito in un parco giochi molto speciale e a cliccare mi piace sulla pagina di Claudia e Raffaella: Parchi con giochi accessibili per tutti i bambini


A presto!


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.
Su Pinterest tante board con le recensioni di tutti i partecipanti

 


15 commenti:

  1. Mi sembra una gran bella iniziativa... piuttosto che vendere le solite cose che spesso girano nei mercatini delle scuole... Comprendo le difficoltà di cui parli alla fine, da rappresentante di classe ormai ci ho fatto il callo. Il fumetto "cattive ragazze" l'avevo addocchiato anch'io e archiviato mentalmente per il futuro.

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  2. Anche io sono malata di libri, specialmente quelli belli, (ma di brutti ne ho trovati pochi), e quindi ti capisco benissimo. Anche per me un libro non è un semplice oggetto ma un piccolo tesoro che ha tanto da insegnare. Preferisco rinunciare a una maglia o altro oggetto e comprarmi un libro! A me e Samuele piacciono tantissimo le letture animate, di qualsiasi tipo. Quelle che si svolgono nelle biblioteche hanno il vantaggio di proporre, quasi sempre, libri che poi si possono prendere in prestito visto che, come dici tu, non tutti in questo periodo possono permettersi di investire tanto in libri :-)

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  3. ma che bell'iniziativa! E che bello partecipare!

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  4. Ma quanti bei libri e che bella iniziativa! Con noi sfondi una porta aperta... amiamo i libri e sia io che i miei bimbi ci perdiamo tra gli scaffali delle biblioteche e delle librerie... figuriamoci davanti a banchetti come quelli che ci mostri....
    Il libro di cui parli l'ho avuto tra le mani in libreria, non molto tempo fa... però non mi ha catturata e l'ho rimesso al suo posto.

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  5. La rosa dei libri sugli scaffali era parecchio ricca! Ho intravisto diversi volumi che sono tra i miei preferiti.
    Mi piace il doppio canale di poter portare a casa un libro mentre qualcuno sarà condiviso da tutti nella biblioteca scolastica.
    Nel nostro comprensivo purtroppo non c'è una iniziativa analoga. Avevo proposto l'anno scorso per la festa della scuola di creare un parterniariato con una libreria che ci avrebbe concesso una quota sull'utile ma ... la quota risultava troppo bassa!
    Mi sarei divertita anch'io a fare la libraria per un turno per vedere gli occhioni sgranarsi davanti a certi albi.

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  6. Ciao Cì, siete stati bravissimi :)!!!
    Pensa che qui (prima elementare di mia figlia) a Natale quando mi hanno chiesto i soldi per fare il regalo alle maestre e io ho proposto di fare un buono in libreria o di comprare dei libri da lasciare alla scuola mi è stato risposto che era mooolto meglio i cioccolatini. Ecco per dirti che io ti vorrei qui con me. Ovviamente da me non avranno mai più un centesimo, per principio. Oltretutto le maestre, guarda caso, dopo Natale hanno chiesto di far portare un libro a ciascun bambino per scambiarli tra loro e non ti dico cosa sta portando a casa mia figlia. L'idea della biblioteca pubblica (che qui è appiccicata e non è quella in cui lavoro io, quindi non c'è conflitto di interessi :D!) è stata scartata senza se e senza ma. La lettura di libri belli pare che sia la cosa più facile da fare.
    Queste considerazioni le faccio qui per dirti quanto ti/vi ammiro: mia figlia deve leggere Pingu (che leggeva a due anni, ma anche no) e la guardo fare la scheda di lettura (e mi vengono i brividi!)
    Siete grandissimi.
    Qui per Pasqua si partecipa a concorsi per vincere ovetti di cioccolata. Ahahaha! E non sto scherzando (mi viene da piangere, in verità!)
    Baci e buon we :)

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  7. Grazie a tutte per i vostri commenti, mi confortano molto, rispondo collettivamente perchè i temi sono comuni.

    In realtà questa è stata una delle iniziative: la nostra è una scuola piccola e con pochissimi fondi, per cui l'Associazione si da molto da fare e quasi ogni mese c'è qualche iniziativa (compresi i mercatini classici), proprio per questo una mostra mercato è stata motivo di critica da parte di acluni, è come un fuoco di fila per le famiglie, lo capisco (ogni famiglia può dire si o no ad ogni iniziativa, ma so bene quanto è difficile). C'è da aggiungere che i materiali possono arrivare ad una classe alla volta, anche a distanza di mesi o anni, e quindi c'è sempre, comprensibilmente, qualcuno scontento (e qualcuno che non ha nemmeno idea che i soldi per certi materiali molto costosi siano arrivati dal volontariato perchè totalmente assente, o "finge di non vedere/sapere", o ti schiva quando cerchi volontari o sostenitori, questo in realtà mi fa indignare ma lasciamo perdere...).

    Quel che mi ha fatto pensare (e intristire) e per cui sentivo l'esigenza di un brainstorming, è che il libro NON viene visto da molti come un qualcosa di speciale (io come Claudia non ho dubbi su cosa, nell'ambito degli extra, abbia priorità e i libri sono la prima voce), l'arricchimento della biblioteca interna non è stato rilevato come un traguardo preziosissimo dai più, per questo stiamo studiando idee per valorizzarla (Claudia pensavamo proprio di partire con delle letture animate), farla fruire di più, anche se a questo punto slitteranno al prossimo anno scolastico.

    @Mammozza i titoli scientifici erano tanti e molto ben assortiti, ne son rimasta molto colpita.

    @Simo anche io ti vorrei qui, siamo poche, vorrei qui tutte voi che mi capite, qui non arriviamo nemmeno a 15 come le donne creative del libro segnalato ;) :) ma non molleremo...

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  8. Un'iniziativa davvero lodevole!
    Mi hai fatto ricordare che nel liceo classico che ho frequentato c'era una biblioteca interna, di classici, ovviamente, ma non solo, a disposizione di tutti gli studenti e sovvenzionata da donazioni di studenti e insegnanti, oltre che con le tasse scolastiche.
    Un modo per permettere ai tanti ragazzi che non potevano permettersi di acquistare tutti i volumi che ci incitavano a leggere, di averli a disposizione, anche quando le copie della biblioteca civica della cittadina erano già esaurite!
    Adesso, nel nido che frequenta il mio nano, hanno una biblioteca di libri per bambini e dedicano una mattinata alla settimana alla lettura ad alta voce, al termine della quale ciascun bimbo, anche i piccolissimi, sceglie un libretto da portare a cosa per leggerlo con i genitori e riportare la settimana dopo.
    E' un nido pubblico, anche se caro (almeno per noi) ma se si tratta di spendere per far comprendere a bimbi che non hanno la stessa disponibilità economica e cultura (soprattutto perché le biblioteche qui sono tante e fornitissime, a differenza delle librerie!) ed ai loro genitori l'importanza e la bellezza della lettura, sono disponibile ai sacrifici!

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  9. senti ma... non è che mi istruisci?!?!? io e altre due mamme ci avevamo pensato ma per il momento non abbiamo un luogo... dobbiamo prima riaprire la biblioteca... un giorno ti spiegherò, e allora ti chiederò consulto! Ma devo prima leggermi con calma i commenti a margine perché da un breve sondaggio che ho fatto... ho intuito ciò che tu hai scritto sottoforma di "critiche". Ora sono di corsa, ma torno a commentare;)

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  10. Grandissima iniziativa, mi piace molto! Ma, si sa, sono bookalcholic anche io. (Scusa il commento di fretta, riprendo ora i contatti col mondo).

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  11. Inutile dire che è un'iniziativa lodevolissima. Comprendo e, purtroppo, conosco bene le critiche sui soldi da spendere per i libri. Nelle mie classi, a parte la condivisione da parte mia e degli altri docenti, se c'è un progetto di lettura comune compriamo i testi "in comune", (1 per 2/3 studenti), con tutte le problematiche del caso...ma tant'è. Le famiglie spendono tanto per panini, bibite e telefonini (non ti sembri folle l'abbinamento, ma è così) e poi, quando si tratta di libri lamentano la crisi. Per quel che riguarda i miei figli, sanno bene che l'unica spesa sempre consentita è quella in libreria. Se dobbiamo risparmiare...faccio la pizza in casa!

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  12. Ritorno con un po' più di calma. E' una iniziativa splendida, dicevo, proprio per quel senso di comunità che mi pare sia sottinteso nella sua organizzazione: una mescolanza di soggetti diversi che si unisce per un progetto che è in sé comunitario, e fatto di contaminazione positiva, come la lettura. Non è facile farne capire l'importanza a scuola, ma anche nel sistema didattico italiano, che ama così tanto voli pindarici e antologie e disdegna la lettura integrale, sia collettiva sia individuale. Ed è bellissimo invece che questi germi positivi si inizino a inoculare nei bimbi fin da piccini!

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  13. Iniziativa meravigliosa, dovrebbero farla in tutte le scuole! E' vero che i libri hanno costi non indifferenti, però esistono sempre lo scambio e le biblioteche che, anche se non fornitissme, riescono sempre a procurare i titoli nel giro di qualche giorno.

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  14. Ciao Ci, è un periodo che ci inseguiamo, qualche settimana fa avevo parlato pure io di Cattive ragazze, adesso devo solo trovare il modo di diventare anch'io libraia per un giorno. Ma sei riuscita a resistere? io avrei sbancato la bancarella, anche perché i titoli scelti erano veramente interessanti, complimenti a chi ha organizzato e a chi ha partecipato!

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  15. Ri-grazie a tutti :) Davvero mi confortate...

    @Mamma Avvocato: anche da noi i libri della biblioteca arrivano a casa ogni settimana, oltre a donazioni e iniziative come questa i libri arrivano anche dalla scelta di alcune insegnanti di comprare libri diversi anzichè sussidiari o testi uguali per tutti. E anche io per i libri ho sempre il portafogli disponibile (ammetto che è l'unica cosa cui non so dire di no a mia figlia, del resto mio padre mi ha abituata col "conto aperto dal libraio")

    @dolcezze di mamma, ti capisco e non è folle, purtroppo. Solo che partiamo da punti di vista molto distanti con altri genitori, e del resto se uno di suo non è lettore non può cogliere e forse nemmeno immaginare la meraviglia di un'esperienza intensa di lettura. Io però non mollo. Oggi ero a sostenere la vendita di ovetti di Pasqua (io... ), ci tengo molto a far capire che io appoggerò sempre le iniziative a supporto della *nostra* scuola, solo che tengo più ad alcune che ad altre (a quelle "libresche", come dice una mia collega mamma affine, di più!)

    @Monica in privato ti spiego tutto :) chiedi e saprai... ;)

    @povna: grazie, sai che tengo al tuo feedback e soprattutto ai tuoi/vostri suggerimenti. Le contamin-azioni mi piacciono un sacco ;) e i bimbi a bocca aperta davanti ad una storia danno tante soddisfazioni.

    @Erica: verissimo. Le bibliotecarie ci parlano di tagli seri ai fondi per gli acquisti, però c'è una fantastica rete di scambio qui in Brianza - e anche in altri luoghi - e belle biblioteche con bibliotecari appassionati: siamo fortunati.

    @Kemate l'ho intravisto dopo, adesso lo ricerco.
    Far la libraia a tempo è PERICOLOSISSIMO ;) Mi son data un tetto, aiutata dal fatto che comprare io a inizio mercatino sarebbe stato sleale - molti titoli li avevo in copia singola - e via via i più interessanti sparivano... ma è stata durissima.
    I complimenti vanno divisi tra tante persone: la maestra organizzatrice e le sue colleghe che hanno portato le classi in visita, e il libraio per la scelta e la disponibilità, i volontari molto volenterosi e tante famiglie amanti delle letture e i piccoli più curiosi. GRAZIE! :)

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