venerdì 23 gennaio 2015

Libri: riduzioni e originali (e il nostro primo Stilton)

Cari appassionati di letture, pronti per l'abbuffata del week end?
Io mi son scaricata alcuni libri in questi giorni e spero di potermi dedicare a travolgenti full immersion tra le pagine...
Intanto a casa mia accadono piccoli-grandi passaggi epocali.
Era solo questione di tempo: anche mia figlia rapita dalle avventure delle Tea (Stilton) Sisters !
Pare una beffa del destino, proprio il giorno prima di vederglielo in mano raccontavo ad una amica che la meravigliosa biblioteca della sua classe poteva fregiarsi di non contenere best seller ma solo prime letture e albi illustrati di qualità, invece ieri l'altro è tornata a casa con un libro che "mamma voglio subito leggerlo mentre tu prepari la cena, e ...da sola, ok?" Ok, per carità! ;-) Secondo me lei sapeva benissimo che non è il mio genere, quel "da sola" voleva significare che lo avrebbe letto in disparte, senza farmelo vedere! eSSe legge da sola i libri da un bel po', anche se ancora prima di dormire - o ogni volta ci va di farci delle coccole - c'è il momento in cui leggo io per lei. 
Ammetto, con i best seller ho un rapporto conflittuale, a volte li leggo, qualcuno mi risulta anche gradevole, ma di fondo parto prevenuta.

Allora sarà uno sconsiglio? Non proprio.

La Citta Segreta , Tea Stilton, Vita al college, Tea Siters, Piemme.

Intanto, per chi come me non è molto ferrato sulla famiglia Stilton, scopro che Tea è la sorella di Geronimo, e, mi viene spiegato, è la sua antitesi: coraggiosa, intraprendente, affascinante. Benissimo: un modello, parrebbe positivo, femminile 2.0 doc. 

La cosa che non mi piace affatto dei vari best seller per bambini di questo genere e per cui ero contenta che non ci fosse nessun Geronimo Stilton nella biblioteca scolastica è che tra i titoli che propongono ci sono riduzioni dei grandi classici e questo brucia la possibilità che arrivino a leggere gli originali. Questo diventa tanto più grave quando la versione integrale è adatta all'età dei lettori della riduzione (e non facciamoci distrarre dalle indicazioni dell'età target che a volte campeggiano sulla quarta di copertina).

Francamente io qualche riduzione nella biblioteca di eSSe l'ho fatta arrivare. Qualcuna per inesperienza quando mia figlia era molto piccola e volevo dei cartonati che potesse sfogliare lei con le favole classiche, qualche altra per altri motivi. Per esempio ho preso alcuni Little Golden Books quando era molto piccola perché per me l'obiettivo era familiarizzare con un'altra lingua (avevo bisogno di testi brevi, un lessico semplice, garanzie sulle storie scelte). Altre volte ho valutato la bellezza e qualità di alcuni progetti cartotecnici, ma in quel caso si tratta di libri teatro, il testo passa in secondo piano, strada facendo ho capito che sempre di più li risfoglieremo rapiti dalle immagini per fantasticare di entrare nelle storie di cui ci siamo più innamorati dopo aver letto gli originali.

Per fortuna però (perché hanno un grande successo tra i bimbi) non di sole riduzioni si tratta. Ho potuto sfogliarlo solo per pochi minuti e per chi non ne avesse mai avuto in mano uno voglio raccontarvi come si presenta: testo scritto con un font grande, con alcune parole in evidenza con font giocosi e colorati e questo piace molto ai bimbi. A domanda diretta: cosa ti è piaciuto, mia figlia ha per esempio detto che era carino che "Sorriso" fosse scritto con un sorriso disegnato dentro le "O", che le parole che parlano di emozioni fossero tutte colorate, che ci fossero delle illustrazioni per spiegare alcune cose richiamate nel testo. Qui sotto ho fotografato una pagina in cui c'è una scheda che spiega dove si svolge la storia, l'America del Sud.




Vederla col libro in mano a tavola tra una portata e l'altra ("mamma leggo una cosa mentre tu impiatti...") a cena mi ha fatta sorridere e incuriosire. Quando le ho chiesto però di cosa parlasse la storia non ho avuto molti indizi: "le Tea Sister stanno cercando di ritrovare una persona scomparsa, però non è quello il punto...". Sospetto che più che il cosa sia affascinante il come sia narrato e penso si punti molto sul costruire personaggi a misura di bambino, in cui i piccoli lettori si riconoscano e si appassionino per questo.
Intanto in un'oretta scarsa, considerando che intanto ha fatto anche altro, se n'è letto un quarto, veloce come il vento! Alla sera abbiamo concordato di proseguire la lettura che avevamo interrotto la sera precedente, anche lei ha più libri in lettura contemporaneamente (tale madre, ...), ma quando è tornata da scuola il giorno seguente aveva spostato il segnalibro oltre la metà (a scuola possono leggere quando finiscono le consegne). Non è il primo libro con che capita ma è significativo.

Ho cercato di ricordare cosa mi avesse fatto lo stesso effetto alle elementari e mi sono ricordata di quando divoravo letteralmente i Gialli per ragazzi! Al mare c'era una bancarella di libri che li vendeva usati: se ne ripotarvano due per poterne avere uno nuovo, non so quanti ne ho letti...

Se anche i suoi compagni non-lettori subiranno questa malìa e poi avranno voglia di leggere altro, ben vengano anche questi libri!

Buon venerdì a tutti!


Questo post partecipa al venerdì del libro di Paola, Homemademamma.


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.
Su Pinterest tante board con le recensioni di tutti i partecipanti





8 commenti:

  1. La penso come te: libri tanto commerciali non mi fanno impazzire e Geronimo non mi è molto simpatico, (però è stato scelto dal Garante per l'infanzia per spiegare i diritti dei bambini). Se però questi libri avvicinano alla lettura, ben vengano! A Samuele naturalmente piacciono, sia per la storia che per quello che fatto notare tu: caratteri con font particolari, colori... Pensa che il nostro libro ha pure puzze e profumi!

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    1. Cara Claudia, sui libri abbiamo ampie identità di vedute, me lo confermi, consideriamo che una dose omeopatica di veleno non uccide ;-) mettiamola così, i nostri figli troveranno a casa e in biblioteca e in tanti altri contesti libri ben più interessanti, io credo mi preoccuperò solo se mi porterà a casa "le barzellette di Totti" come "compito" ;-)

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  2. Bello ritrovare tanta parte della nostra chiacchierata qui, oggi! :-) Sono d'accordo con te sul fatto che questi libri vadano considerati cum grano salis, non celebrati (e, se possibile, là dove ci siano piccoli lettori forti, oppure adulti consapevoli, mai lodati e comprati per quel che sono, spazzatura), ma nemmeno ostracizzati, specie come veicolo per avvicinare alla lettura in certi contesti.
    Questo, per quanto riguarda la lettura domestica. Per quanto riguarda la lettura scolastica, la mia posizione è più complessa. In generale, credo molto nel valore di aura educativa di un consiglio di lettura dato a scuola, e dunque sto molto attenta ai titoli sui quali metto il cappello, perché in quel momento è il mio ruolo pubblico che è in gioco. Faccio un esempio: Il cacciatore di aquiloni è una puttanata, e chi sa di lettura lo sa. Non lo consiglierei mai a scuola, ma se un mio alunno mi dice che lo ha letto io per prima cosa ovviamente gli dico bravo, e poi provo se mai a spiegargli perché io non lo consiglierei.
    Questo però alle medie e superiori. Alle elementari, riconosco l'utilità sociale della presenza, come ti dicevo, di libri come questo nelle biblioteche, anche per coinvolgere in discorsi mainstream bambini con una formazione un po' più curata che altrimenti rischierebbero di sentirsi sempre drop-out.
    Ma, da maestra, spiegherei comunque in parole semplici la differenza tra un libro come questo e un buon libro.

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    1. Cara 'povna sai che mi piace tanto confrontarmi con te dove tu hai tanta esperienza. Sulla lettura domestica, convengo: i bimbi possono, anzi devono, avere il diritto di consumare anche il corrispettivo del cibo da fast food delle letteratura (fa meno male di un giro da Mc Donald's che per certi versi è socialmente inevitabile da un certo punto in poi). Sulla valutazione scolastica io non ho strumenti per valutare, non so come siano stati presentati, ma so che ne sono arrivati solo tre e nessuno è una riduzione dei classici, mi fido di questa insegnante e comunque hai ragione, è un grande aiuto per chi come me non li comprerebbe e li schiva in biblioteca che un bambino li possa conoscere, come ti dicevo io leggevo "Cioè" alle medie, con le mie compagne all'intervallo, non parliamo di alta letteratura ;-) a compensare i classici che mi leggevo a casa... Poi credo che da qui in avanti il mio ruolo sarà sempre più marginale: giovani lettori crescono e io mi fido del buon gusto di eSSe. ;-)

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  3. ciao, la mia seienne che ha appena iniziato a leggere vorrebbe già i geronimo stilton, dobbiamo recuperare da mia mamma quelli di mio fratello :-)

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    1. L'appetito di pagine vien leggendo, son sicura che la tua seienne crescerà onnivora di libri! Gli Stilton sono ovunque, e se per voi sono anche ricordi di infanzia hanno anche un valore aggiunto (io ho letto i "Liala" di mia nonna - li regalava una rivista che acquistava sempre - per affetto nei suoi confronti e ci ho passato sere estive spensierate) ma poi non mi sono più fermata passando da un genere all'altro... :-)

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  4. In biblioteca li chiamiamo "libri-cavia", vale a dire quei libri che stuzzicano il lettore inesperto che apprende qualcosa del suo leggere (leggere è anche tanto-tanto esercizio) e che poi ha il coraggio di esplorare altro.
    Insomma ben venga anche Geronimo :).
    Un abbraccio e buon we :)

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    1. Bella definizione! In effetti più approfondisco più capisco che siano utili. E mia figlia questa settimana ha portato a casa tutt'altro quindi il temuto effetto vasetto di miele per gli orsetti è stato scampato. ;-) Da loro però ci sono ancora dei bimbi nonlettori, credo la maestra si stia giocando un jolly per veder se li riece a far sbloccare. Abbracci anche a te con ritardo, siamo stati in allerta per un piccolo problema di salute e il week end è volato lontano dal web.

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