lunedì 30 marzo 2015

Tartine di ceci

Oggi ho pensato di proporvi un piatto che si presta per diventare antipasto per un pranzo importante, così come finger food per momenti conviviali con gli amici, insomma da Pasqua a Pasquetta, un piatto passepartout che si può anche preparare con anticipo, tartine di ceci fatte con crepes di ceci arrotolate con ripieno di hummus con insalatina fresca.





sabato 28 marzo 2015

Letture sugli alberi

Pare sia un momento magico per le iniziative di promozione della lettura, gli spunti si moltiplicano, la curiosità anche, e leggere [di libri] non è mai una perdita di tempo.

La segnalazione più recente mi ha fatto conoscere Leggere Insieme... Ancora, che si propone di far incontrare gli appassionati di letteratura per l'infanzia, perché si creino piccoli gruppi locali di lettori che possano confrontarsi e sfogliare a vicenda gli uni i libri degli altri. Ho apprezzato questa concretezza al punto di decidere di partecipare subito ad un incontro che, per coincidenza, sarà dedicato ad uno dei topic che più amo, gli alberi.
Oggi andrò al mio primo incontro LIA e poi vi saprò dire!

Intanto ho saccheggio le librerie di casa: per preparare la sacca di libri che porterò ho iniziato a cercare i libri a tema alberi ed è stato difficilissimo fare una scelta, mi pareva che ogni libro ne avesse uno sinificativo, alla fine ne avevo comunque tirati fuori troppi - l'invito minimalista: portate pochi e ottimi libri -!

Qui però non voglio pormi limiti, ecco allora i miei alberi, pardon, libri sugli alberi del cuore.

Disegnare un albero di Bruno Munari, Corraini.
Il primo e più ovvio riferimento. Munari ci illustra come disegnare tanti tipi di alberi in base agli insegnamenti di un certo Leonardo proveniente da Vinci. Sfogliandolo ho ricordato le ore passate a disgnare alberi alle medie, forse il nostro professore lo usava come testo di riferimento (o forse aveva studiato Leonardo, non lo saprò mai).

Inventario illustrato degli alberi, di Emmanuelle Tchoukriel, illustrazioni Virginie Aladjidi, L'Ippocampo Junior. 
Dopo aver imparato da un grande maestro ad illustrarli possiamo imparare a riconoscerli quando passaggiamo in mezzo alla natura. Un libro illustrato alla maniera dei naturalisti del Settecento, parente stretto di un altro inventario che mi aveva colpito, elenca ed illustra con dovizie di particolari e un approccio scientifico ben 57 alberi ed arbusti. Eppure questi alberi così colorati attraggono anche i più piccoli, lasciando ai grandi l'onere e l'onore di scegliere la curiosità che potrà colpirli di più tra le tante elencate.

Concerto per alberi di Laëtitia Devernay, Terre di Mezzo.
Un silent book sofisticato che pone il lettore, anzi lo spettatore, ad assistere ad un vero concerto, o meglio al centro di un turbinio di fronde, grazie ad una originale piegatura a soffietto delle pagine. Chiudendo gli occhi pare proprio di sentire frusciare le foglie che volano dagli alberi in cielo e poi fanno ritorno, con finale a sorpresa.

Nella foresta del bradipo, progetto grafico Les Associés Réunis progetto cartotecnico di Louis Rigaud, Anouck Boisrobert testo Sophie Strady, Corraini.
Un pop up tra i più amati su questo tema, parla di disboscamento, dell'ottusa violenza dell'uomo verso la Natura, ma anche di sensibilità e rinascita. Per coerenza è realizzato su carta proveniente da foreste gestite in modo responsabile.

Per fare un tavolo, di Gianni Rodari, illustrazioni Silvia Bonanni, Edizioni EL.
Un piccolo libro in tasca che però raccoglie il ritmo delle liriche di Rodari scritte per Sergio Endrigo - state già canticchiando Ci vuole un fiore? -. Le illustrazioni di Silvia Bonanni - che chiaramente ama gli alberi! - sono stupende anche in versione ridotta, ancora ieri mia figlia lo risfogliava tutta allegra guardando fuori dalla finestra per cercare di trovare qualcosa che vedeva rappresentato.

L'albero, di Iela Mari, Babalibri.
Un senza parole che descrive anche nei dettagli minuti l'emozionante alternarsi delle stagioni, partendo dall'osservazione di un albero.

Io sono qui, di Sabina Colloredo, illustrato da Svjetlan Junakovic per Carthusia e Terre des Hommes, a sostegno della campagna indifesa dei diritti dell'infanzia.
Gli alberi di questo illustratore, rivisti e riconosciuti immediatamente alla mostra Sarmede, sono avvolgenti e materni, nutrono e proteggono fino al momento in cui si è pronti ad avventurarsi nel mondo.  

Beelinda fuori dal gregge, di Manuela Salvi, illustrazioni Lucie Müllerovà, Fatatrac. 
L'albero di questa storia diventa la casa di una pecora che decide di uscire dal gregge e vivere liberamente. Elettrizzante la storia, sempre vincente l'idea dell'albero rifugio anche se la declinazione è decisamente originale. Beelinda e l'albero diventano un tutt'uno e l'insieme delle fronde con il suo manto che cresce a dismisura diventano anche un po' condominio per gli uccellini che cercano un riparo per l'inverno.

The Family book, di Todd Parr Little Brown.

Parlando di alberi che diventano casa per famiglie allargate e fuori dagli schemi è impossibile non pensare ai libri di Todd Parr e a come siano colorati e accoglienti i suoi alberi. 
Oggi in particolare, con i social che rilanciano folli promesse di roghi di libri sulla più importante delle libertà individuali, quella di essere felici amando chi si sente, è importante ricordare e amare libri come questo.

Un giardino sotto terra, di Seonkyeong Jo, Jaka Book.
L'amore per il proprio lavoro e l'altruismo di un operaio addetto alle pulizie della metropolitana, daranno il la ad una piccola rivoluzione silenziosa, come i rami dell'albero che crescerà da una botola di aereazione remota. A dimostrazione che basta un seme a coltivare ottimismo e un modo diverso di vedere il mondo.

Il bosco delle meraviglie e la scoperta dell'amicizia, di Hada Haddadi, Terre di Mezzo.
Un incantevole bosco fatto di foglie e ritagli è sfondo per la fantasia di due amiche che giocando esplorano un mondo che in parte conoscono in parte non c'è ancora, o forse è solo da scoprire.

Cappuccetto verde, di Bruno Munari, Corraini
In questo libro la mi foresta preferita di sempre: è verde, intricata, meravigliosamente selvaggia e viva. Nasconde insidie, come è giusto ricordare, ma anche amici  

(Piccola nota di servizio: come è possibile che non abbia ancora dedicato un post a questi ultimi due meravigliosi libri? Dovrò rimediare al più presto!).

Hansel e Gretel, dei fratelli Grimm, illustrato da Lorenzo Matteotti, Orecchio Acerbo: la foresta in bianco e nero dipinta in queste pagine è tra le più impenetrabili e misteriose che abbia viste rappresentate, eppure non è quanto di più pericoloso per i piccoli protagonisti, uomini e streghe sono ben più letali.

La furia di Banshee, di Jean-François Chabas, illustrazioni David Sala, Gallucci.
Un albero è alle spalle della protagonista fin dalla copertina. La natura materna e potente, contiene ma è soprattutto valvola di sfogo e strumento di questa giovane fata. 

L'elenco si fa lungo, restano ancora fuori gli alberi meravigliosi e sognanti di Štěpán Zavřel, e quelli coloratissimi di Leo Lionni (chi non vorrebbe alberi così fuori dalla finestra?) e gli affascinanti alberi fruscianti tracciati su fogli lucidi di Munari, sempre lui, che si svelano persino Nella nebbia di Milano come Nella notte buia. E molti altri ancora!
 
La borsa rischia di diventare pesantissima, e io non ho ancora scelto cosa portare, non bastasse vivere in una casa piena di libri e la frequentazione di tante biblioteche, di clic in clic scopro nuovi album illustrati di cui mi ero dimenticata, forse la mia è una malattia, di quelle gravi, probabilmente incurabile... ;-)

Direi allora che ne riparleremo, con calma.
La prossima volta con delle immagini a corredo, ora vado di fretta.
Per questa volta mi faccio bastare una già presente nel blog

Gli alberi di Iela Mari


Oggi cade anche l'Earth day, che con gli alberi c'entra parecchio... viene proprio da pensare che nulla accada per caso.


mercoledì 25 marzo 2015

Farfalle di cereali e verdure

La primavera è arrivata (il clima di oggi non rileva: non lasciatevi intristire da quanto probabilmente vedrete dalla finestra oggi, è solo un colpo di coda della brutta stagione ;-) )!

Ho vestito la tavola di primavera già da un po', come atto di fede, e qualche giorno fa ho preparato la ricetta che ho scelto di proporvi oggi: divertenti farfalle di cereali, legumi e verdure.

 


Il divertissement è tutto nel giocare con le forme, diverte i piccoli ma anche i grandi impiattare in modo inusuale, basta un coppabiscotti per far volare la fantasia.

venerdì 20 marzo 2015

Libri: la bambina di burro

Sono arrivata per caso a

La bambina di burro e altre storie di bambini strani, di Beatrice Masini, ilustrazioni di Peggy Nille, Einaudi Ragazzi.

E' uno dei libri che è stato scelto dalle insegnanti per la bibliografia del progetto di letture a scuola di cui mi sto occupando.

A tratti mi ha lasciata perplessa alla prima lettura veloce - faccio sempre una prima lettura rapida di ogni libro per decidere quale stralcio proporne ai bambini per incuriosirli al punto da spingerli ad andare in biblioteca a prenderlo in prestito -, ma un'amica e collega lettrice volontaria mi ha invitato a leggerlo fino alla fine e con attenzione, secondo lei lo avrei apprezzato.

Il messaggio di fondo mi è parso sconsolante, mi ha particolarmente demoralizzata pensare al ritratto di una parte degli adulti che ne esce, ma ne colgo sicuramente il valore.

I bambini di questo libro all'inizio di ogni storia sono piccoli a misura di adulti, o così si aspettano questi ultimi siano e restino. Nascono quasi sempre dalle loro mani, plasmati a loro piacimento, a volte costretti nelle loro aspettative, a volte ricondizionati, a volte messi da parte e poi dimenticati quando la loro vitalità impegna troppo o fa mettere in discussione.

lunedì 16 marzo 2015

Riso bicolore con zucca confit

Le scorte di zucche raccolte in autunno a questo punto dell'anno dovrebbero esser finite o quasi, invece io ne trovo ancora, persino bio, e quindi ne approfitto, del resto la stagione in cui ci troviamo è interlocutoria, quindi che trionfo di zucca sia!

Amandola particolarmente, ve l'ho proposta in tanti modi: cruda in rigeneranti frullati o curiosi gelati, o persino nelle crepês per la colazione, come cotta con semplici effetti speciali decisi da piccole manine, o declinata in sugo piccante per palati più maturi, o nei cassoni che conquistano tutti, ma anche nel cous cous più classico o alternativo e in tanti altri modi ancora...  (e se non vi bastassero le mie ricette andate da Cesca a scaricare la sua bellissima raccolta) eppure... non si finisce mai di scoprire nuovi modi per cucinarla.

Oggi ve la propongo così:


In questo periodo mi piace molto mischiare qualità diverse di riso, basta una piccola porzione di riso rosso per movimentare un riso tai più comune.

Idee in movimento, esperienze in progress

Piccola comunicazione di servizio: manutenzione in corso!
Il mondo di Cì avrebbe bisogno di rinnovare il suo vestito web ma visto il pochissimo tempo che posso dedicare a questa muta vedrete cambiamenti nei prossimi giorni, fino a che non arriverò a una versione definitiva, almeno per un po'. Lo so, dovrei fare le mie prove di notte e pubblicare solo quando tutto fosse pronto e definitivo, ma io non ho ancora deciso fin dove voglio spingermi nelle modifiche strutturali, o meglio quanto tempo riuscirò a dedicare a questa necessità di cambiamento che sento, per cui, avendo sempre puntato più sui contenuti che sull'involucro che li veicolava, assisterete in diretta a questo processo, ve ne avviso.

Questo blog credo resterà sempre un diario anche se mi piacerebbe che alcune sezioni prendessero altre strade, magari in autonomia, le scelte grafiche sono quindi legate a questa valutazione.

Oggi ho cambiato l'header col titolo, ancora non sono soddisfatta ma questa immagine mi piace al punto che per un po' ci farà compagnia.



A questo scatto, che riprende il luna park di Santa Cruz al tramonto dal molo turistico, sono molto legata per motivi affettivi, risale al nostro primo viaggio/trasferta americano/a in tre.
L'avevo scelto, pur consapevole che la qualità non fosse eccelsa, perché mi piacevano sia il soggetto, il luna park - questo blog è un gioco con me stessa per certi versi e me lo voglio ricordare sempre -, che l'insieme dei colori, tenui e rilassanti come è sempre il mare d'estate al tramonto, ma anche il riflesso del sole sulle giostre, l'effetto della luce che lascia abbacinati e porta a cercare nuove interpretazioni di quello che si osserva.

Restiamo in USA per questa nuova immagine sfondo, anche in questo caso scelta di pancia e di cuore.

Ho voglia di cambiamenti, una piccola variazione serviva a fissare questo momento (di testa forse dovrei farmi almeno un header professionale e rinnovare anche altre cose, ma visto che fatico a trovare tempo per scrivere non è ancora il momento, quindi mettiamolo qui tra parantesi).

Buona settimana!

lunedì 9 marzo 2015

Risotto quasi primaverile ai fiori.

E' ormai tradizione per questo blog pubblicare un risotto agli aromi all'arrivo della primavera, quest'anno una variazione sul tema: una composizione delicata di riso bianco, semintegrale lungo, e rosso, lungo nativo, con pere e, in due versioni distinte, violette e pepe verde da un lato, roselline ed erba cipollina dall'altro.




domenica 8 marzo 2015

#ioleggoperché la citazione della domenica #3


Mentre prenoto libri sul webopac nella mia biblioteca come se non ci fosse un domani per le nostre letture a scuola e con un occhio all'orologio prima di un impegno cui non voglio arrivare in ritardo...  fuori concorso (la mia partecipazione a questo gioco - e al web in generale in questo periodo - è discontinua, sarò off line nei prossimi giorni e per tutto il prossimo week end quindi non potrei onorare il regolamento) il mio cita-un-libro della domenica:

I dettagli dalla 'povna, per chi volesse partecipare al gioco ecco il link, e invece per chi semplicemente desiderasse godersi le citazioni altrui o pubblicare le proprie: #ioleggoperché.

Edit: nella fretta di pubblicare il post entro domenica, ho pubbicato un post monco. Ecco quel che mancava. 

Ho fatto più prove per riuscire a rientrare nei 400 caratteri previsti dal modulo di #ioleggoperché con questa citazione, per poterlo fare con frasi di senso compiuto ho dovuto tagliare qualcosa senza però poterlo segnalare (non c'erano caratteri sufficienti per farlo). Voglio allora farvi leggere la citazione nella versione integrale:

Sulla nave eravamo quasi tutte vergini. Avevamo i capelli lunghi e neri e i piedi piatti e larghi, e non eravamo molto alte. Alcune di noi erano cresciute solo a pappa di riso e avevano le gambe un po’ storte, e alcune di noi avevano appena quattordici anni ed erano ancora bambine. Alcune di noi venivano dalla città e portavano abiti cittadini all’ultima moda, ma molte di più venivano dalla campagna, e sulla nave portavano gli stessi vecchi kimono che avevano portato per anni – indumenti sbiaditi smessi dalle nostre sorelle, rammendati e tinti più volte. 
A questo link potrete trovarne un estratto più lungo.

A me questo libro è piaciuto molto, ne avevo parlato in questo post.

Manca ancora qualcosa: il nome del traduttore, in questo caso Silvia Pareschi, che è passata a ricordarmi che i libri non si traducono da soli. Verissimo.

Nel modulo di #ioleggoperché non è prevista questa voce ma se pensiamo a quanti capolavori possiamo apprezzare nella nostra lingua (così come a quanto una brutta traduzione rovina un ottimo libro o persino siti istituzionali - quante figuracce e quanti orrori per traduzioni affidate con occhi solo al budget a chi non è competente... -) ci rendiamo conto presto che sia fondamentale il loro ruolo.

Buone letture! 




venerdì 6 marzo 2015

Libri: Walt Disney's Peter Pan

Oggi, per il venerdì del libro vi parlerò di un grande classico, Peter Pan. 
Lo abbiamo in tre diverse edizioni, due riduzioni ed una versione integrale, adatte a scopi ed età molto diversi e, per l'uso che ne abbiamo fatto noi, complementari. 

Una premessa: ho già espresso il mio parere sulle riduzioni, pur consapevole che a volte siano utili per avvicinare i non lettori, in generale non le amo, se un lettore - un già lettore - non è pronto per un testo lo affronterà poi.
In certi casi e a certe condizioni, soprattutto quando una storia fa ormai parte dell'immaginario comune, faccio invece valutazioni diverse.  

Oggi vi parlerò di


Walt Disney's Peter Pan, a Little Golden Books.
Il titolo chiarisce subito di cosa di tratti e non delude le aspettative.

Le illustrazioni rimandano chiaramente agli anni '50, la prima versione Disney è infatti del '52,  anche se con tocchi di colore vivace e molto contemporaneo, mi pare anche troppi sulle gote della povera Wendy, malignando potrei pensare che abbiano cercato di alzarle gli zigomi, rispetto al personaggio del film originale, per farla sembrare una preadolescente di oggi, ma preferisco pensare sia rossore...  

Fantasiose e sognanti, comunque, disegnano perfettamente l'immaginario di avventure ed esplorazioni in mondi sconosciuti sicuramente a lieto fine, con il quale bambini di ogni tempo (e auspicabilmente latitudine) dovrebbe potersi addormentare, predisposti, appunto, a fare sogni d'oro. 

mercoledì 4 marzo 2015

Vellutata e minestra in rosso

Il rosso in cucina fa estate, o almeno primavera e guardando ci siamo quasi: ho il balcone pieno di uccellini e dei primi fiori che ogni anno mi annunciano l'arrivo della primavera, rossi appunto.


chaenomeles japonica
 


Rosso in cucina è soprattutto il colore dei pomodori, oggi voglio proporvi una crema che è perfetta per il cambio di stagione, e di gusti, anche se le verdure invernali ci accompagneranno ancora per un po' è tempo di cambiamenti.



Semplicissima:
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