venerdì 15 gennaio 2016

Libri: L'amica geniale

Cari amici appassionati di letture, per la rubrica del venerdì del libro, oggi voglio consigliarvi la quadrilogia di Elena Ferrante e la sua Amica geniale.


A metà dicembre sono finalmente riuscita a finirne la lettura, e dico finalmente perché ci ho messo un paio di mesi, tempo che sarebbe stato dimezzato con i ritmi di una volta. Dopo le letture della buona notte insieme a mia figlia spesso crollo o reggo per poche righe su testi per adulti e devo aspettare week end e ponti per le mie full immersion alla vecchia maniera.

Bello stile e bella trama, sintetizzava la 'povna, io non posso che convenire, confermare il suo giudizio e rimandare ai suoi quattro post, libro per libro, per una analisi più ampia e una sinossi dettagliata, ché lei ha le competenze per scrivere post più approfonditi di quello che pubblicherò oggi io, eternamente in lotta con l'orologio e l'agenda piena di imprevisti ultimamente...

La quadrilogia scorre sotto gli occhi a ritmo sostenuto, sera dopo sera cresce la voglia di tornare a leggere in ogni attimo rubato, come accade solo con quei romanzi dove la trama ti cattura e la scrittura ti fa scorrere le pagine con piacere e gusto.



Fiumi di parole, in circa mille e ottocento pagine nella versione cartacea, che si divorano in pochi giorni.
Sempre la 'povna mi aveva detto che i primi due libri danno dipendenza, e confermo anche in questo caso.
Il terzo a mio parere è quello che meno incatena all'ebook reader, ma nella seconda parte riaggancia. Con il quarto si riaccende forte il desiderio di voler sapere come la storia vada a finire, pagina dopo pagina, e, credo un po' tutti si sia tentato di centellinare le ultime pagine, per non distaccarsi dalle vite delle due protagoniste e tutto il loro mondo.

Uno dei plus di questa opera è l'aver tracciato un lucido e prezioso ritratto del nostro Paese nell'arco di decenni interi, anni che sfuggono spesso dalle maglie del sistema scolastico e quindi in molti conoscono superficialmente. Ho però trovato ancora più efficace il ritratto della psicologia dei personaggi e la sequenza di istantanee che ci viene presentata e ci permette di comprendere le relazioni tra loro, offrono interessanti spunti per riflessioni antropologiche sulle dinamiche tra gruppi e individui.

Non essendo questo un lit blog, ovviamente, mi fermo a valutazioni sintetiche e aderenti alle mie caratteristiche di lettrice e ai miei interessi.
Posso però con certezza consigliarvi questa lettura: vale le ore che inevitabilmente ruberete al sonno per finirla e vale anche un prezzo non economico persino nella versione ebook (i primi volumi sono ormai abbastanza datati per una edizione economica, che non mi risulta sia uscita - sono tra quelli che non capiscono come sia possibile che una veresione cartacea abbia una differenza così piccola con una elettronica, ovviamente a prescindere dal caso specifico -) e se come me amate le storie articolate, in cui si descrivono nei dettagli i vari personaggi e la loro evoluzione nel lasso di periodo lunghi, non rimarrete delusi, sarà in particolare interessante per chi ama approfondire le relazioni tra donne, benché ci sia molto altro di contorno.

Gli spunti e gli argomenti su cui confrontarsi a fine lettura sono tanti ed interessanti.
Se ci si chiede per tutto il tempo quale sia davvero l'amica geniale, ancora più interessante è riflettere sull'evoluzione della relazione tra le due amiche, da bambine e poi donne, e che peso abbia avuto nelle loro vite. Cosa sarebbe accaduto all'una e all'altra se fosse stata Lila e non Lenù a continuare gli studi? Quanto pesano il carettere, il contesto di nascita, le possiblità che esso offre nell'esistenza di una persona? Possiamo affermare che la storia di queste due donne segua un paradigma deterministico?
...e altro ancora.

A voi, se lo avete già letto, che interrogativi sono rimasti?

Buon fine settimana e buone letture!

Con questo post partecipo al Venerdì del libro.

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii 


11 commenti:

  1. Io non ne ho letto nemmeno uno. Ne ho sentito così tanto parlare che... per ora ho evitato. I libri che stanno troppo sotto ai riflettori non mi attirano molto. Magari quando i riflettori si saranno spenti, vediamo.

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    1. Capisco, Stefania, in genere anche io mi tengo alla larga dai best seller, ma questo in realtà ha diviso pubblico e critica, ed è stato amato più all'estero che in Italia, quindi ero curiosa di farmi un'idea personale. L'endorsment di alcune lettrici con cui in genere condivido il giudizio ha segnato il punto definitivo a favore del leggerlo. Ci dirai che ne pensi se lo leggerai. :-) A presto.

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  2. Io sto finendo il terzo (ho parlato di primo e secondo sul mio blog:http://www.mammavvocato.blogspot.it/2015/10/lamica-geniale-e-la-mia-opinione.html, http://www.mammavvocato.blogspot.it/2015/12/leggendoe-non-solo.html) e devo ammettere che questo per ora è quello che mi sta piacendo di più, proprio per i particolari relativi al periodo storico descritto e l'evoluzione del rapporto tra le protagoniste, mentre i primi due per me erano troppo cupi. Vero, però, che la dipendenza inizia dal primo e la storia cattura ed è scritta bene.
    Mi sono persa le recensioni della povna, ma rimedierò!

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    1. Ricordo, avevo anche commentato (esce il mio nome su Google plus, ma son sempre io...). Vediamo che penserai dell'ultimo volume. Ciao!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Cara Maya, mi spiace tu abbia rimosso il commento, avevo fatto in tempo a leggerlo e mi permetto di rispondere anche se per sommi capi.
      Credevo di aver abbozzato un blando consiglio di lettura. Su un libro che è stato commentato praticamente da chiunque l'abbia letto restava davvero poco da dire, una voce fuori dal coro invece riaccende il dibattito. Era interessante il tuo punto di vista. Io a Napoli sono stata solo una volta e proprio la città non posso dire di conoscerla, sull'efficacia dell'autrice nel descrivere la città e i suoi abitanti infatti non ho detto nulla, però ammetto che mi è venuta voglia di tornarci. Quanto al rapporto tra le due protagoniste, hai ragione: è un rapporto malato. Questo però a mio parere non è un difetto della storia o della narrazione, anzi è proprio la complessità e l'ambivalenza di questa relazione a renderla interessante e significativa, dal mio punto di vista.
      Grazie di esser passata dal mio blog. Buona giornata.

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  4. Sono così felice che ti sia piaciuto, anche perché ero abbastanza sicura che fosse nelle corde tue che hai descritto. Ero passata l'altro giorno ma non avevo fatto in tempo a commentare.
    Invece mi incuriosisce quanto accenni a Maya, che non ho fatto in tempo a leggere: che cosa diceva?

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    1. Ero indecisa se farne un post o meno, perché restava davvero poco da dire, però mi hanno infastidita certi commenti distruttivi, e ho voluto offrire i miei 5 cent ;-)
      Quello di Maya era un commento che mi pareva dialogante, ma lei ha preferito cancellarlo e rispetto il suo desiderio, peraltro non è più nemmeno sul server del blog...

      A presto e grazie ancora per i suggerimento di lettura.

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  5. Io ho letto i primi due e poi mi sono fermata perché dovevo leggere altre cose. Ora ho comprato il terzo e aspetto di leggerlo, ma sono sicura che non mi deluderà, visto che i primi due li ho trovati molto godibili. Voglio leggerli tutti anche perché i miei studenti americani sono degli esperti di Ferrante!

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    1. Ero molto curiosa di sentire che ne pensassi. Ricordo quel post che hai condiviso su FB con le critiche americane. Ciao!

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  6. Anche io ho letto la quadrilogia su consiglio di un'amica, altrimenti in genere mi tengo lontana come te dai romanzi troppo chicchierati, ma questo, con la sua morbosità e voglia di tirare fuori anche gli aspetti negativi delle protagoniste e della città in cui è ambientato, ha finito per travolgermi e appassionarmi, seppur inizialmente l'ho trovato ripetitivo e noioso, poi è stato un crescendo. Non sono riuscita a fare molte recensioni, solo dei primi due volumi, in quel periodo: http://lamiadolcebambina.blogspot.it/2015/03/venerdi-del-libro-lamica-geniale.html e http://lamiadolcebambina.blogspot.it/2015/03/venerdi-del-libro-storia-del-nuovo.html

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Grazie per il tuo commento, le tue impressioni per me sono preziose :-)
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