venerdì 1 aprile 2016

Libri: Charlie and the chocolate factory (di Roald Dahl)

Ce la farò a pubblicare un post oggi? ;-)
Ci provo! ...vivo, ancora e come tanti, sempre di corsa, il bicchiere mezzo pieno sta nel fatto che a fine giornata mi rendo conto di aver fatto un sacco di cose (se ho abbastanza neuroni attivi per fare bilanci...), e in una settmana scolastica corta sembra di fare ancor di più gli equilibristi, ma il morale è indubitabilmente più alto: è già venerdì.

Questi ultimi minuti che portano alla conclusione della prima parte del pomeriggio, prima di ritirare mia figlia da scuola e precipitare nel occuparmi dell'organizzazione del week-end (a partire dal tragitto scuola/casa che prevede la rituale domanda sulla mole di compiti che darà il passo alle attività di oggi e se va male anche domani e dopo - e per fortuna che mia figlia è autonoma, ma io preferisco andare al parco con lei piuttosto che pulire mentre studia, ça va sans dire...- ), li voglio dedicare a parlarvi di un libro che abbiamo molto amato che voglio consigliarvi da tanto:

Prima edizione americana, 1964 (fonte wikipedia)
Charlie and the chocolate factory di Roald Dahl.

All'inizio dell'estate scorsa, durante una passeggiata serale in un week end al mare (quello italiano), per uno di quei casi che confermano la teoria del Connecting dots, mi sono trovata sulla strada una bancarella di libri d'occasione, con una meravigliosa sezione di testi in lingua originale, tutti di eccellenti editori e a prezzi irrisori. La bookahoolic che è in me non ha saputo resistere, soprattutto quando ho visto che c'era anche un libro del suo amato Dahl: La fabbrica del cioccolato.

Credo di essere tra i pochi che non hanno visto il film, volevo prima leggere il libro. E volevo farlo con mia figlia, meglio ancora se in lingua originale, - tanto la coda di libri della lista dei desideri è inesauribile! -, per cui ho pazientemente atteso la congiuntura astrale favorevole.

Amo Roald Dahl, lei più di me, così lo abbiamo letto a ritmo molto serrato. Ci ha accompagnate per molte sere - ma molte meno di quanto avessi stimato -, sere in cui la richiesta fissa prima di dormire era: "mamma ancora un capitolo, TI PREGO!!!"
Un successo, che è valso lo sforzo extra necessario: leggere in inglese per un non madrelingua è impegnativo, alternare momenti in cui provavo a vedere lei come se la cavasse a leggere da sola e cercare insieme i vocaboli sconosciuti ancora di più... Il testo è decisamente scorrevole e coinvolgente nella sua versione originale, si tratta di uno di quei libri che ti cattura e non ti molla fino alla fine. Come tutti i libri di questo autore, le vicende sono infarcite di iperboli, immagini stranianti e colpi di scena, ma quello che colpisce più di tutto è lo sguardo sul mondo dell'infanzia e una critica puntuale e priva di sconti a quello di noi adulti.

La scelta di leggerlo in lingua originale è dovuta a fattori allora contingenti: eravamo in procinto di accompagnare A., mio marito, in una trasferta di lavoro in America, volevo una full immersion nella lingua per le settimane che avremmo passato lì e una continuità per quelle successive, per ottimizzare i "benefici linguistici". Volevo però qualcosa di divertente, che conservasse la sensazione che conoscere una lingua come l'inglese ti permette di giocare con coetanei di tante provenienze e in tutto il mondo, traslandola nella possibilità di fruire contenuti appassionanti, e di goderne, senza che diventasse una barriera o togliesse gusto al piacere di leggere. In realtà in America abbiamo iniziato con altre letture, libri presi in prestito dalla nostra biblioteca del cuore, ma a un certo punto, quando abbiamo lasciato la Silicon valley, l'ultima settimana, e siamo andati in vacanza al mare (quello americano) prima di rientrare in Italia, siamo partiti con la lettura di questo affascinante romanzo.

L'iniziale scetticismo della mia piccola, troppo amante di Dahl per rischiare di perderne le sfumature - grazie a una fantastica maestra che legge costantemente narrativa in classe, opere intere, e li aveva letteralmente catturati con Le streghe -, è stato vinto dalla promessa di riprenderlo in prestito in Italiano appena rientrati, se ci fossimo accorti di aver fatto una scelta superiore alle nostre forze. Va detto che eSSe ad oggi non padroneggia la lingua inglese al punto di leggere da sola un libro come questo. Ad essere onesti, vedo con dispiacere che ogni anno che passa, complice il programma italiano di inglese per le primarie su cui ho tantissime riserve e il fatto che frequentiamo meno gli amichetti anglofoni, mi pare dimentichi qualcosa, mi pare addirittura le venga meno spontaneo esprimersi in inglese come faceva da piccolissima, buttandosi senza riserve, e io con lei... ma conto sia come andare in bicicletta: dobbiamo solo riprendere l'abitudine! Invece con un capitolo a sera, quando non c'era da alzarsi presto il giorno dopo qualcuno in più, è stata una lettura leggera e divertente, che abbiamo molto goduto, e un rinfrescare la lingua.

Consigliatissimo.
Anche e soprattutto se cercate testi in inglese accattivanti.

Con questo post in corsa vi auguro un buon fine settimana e vi rimando ai consigli delle altre partecipanti del Venerdì del libro.

Con questo post partecipo al Venerdì del libro.

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii   




7 commenti:

  1. Metodo azzeccatissimo per aiutare i piccoli ad accostarsi all'inglese! (E comunque secondo me è meglio evitare il film. A me non era piaciuto per niente.)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se lo dici tu mi fido, per tutte e due le valutazioni (il film, onestamente, una volta l'ho visto iniziare ma mi inquietava e non mi ha convinto a continuare), grazie!

      Elimina
  2. Mi sono accapparrata sia la versione inglese che quella italiana scambiandole su bookmooch... quella inglese l'ho messa da parte da leggere con calma. Mi hai dato la determinazione per provare a farlo quest'estate con calma!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Daria sono sicura che verrà apprezzato, dimmi come va...

      Elimina
  3. Io l'ho letto in italiano, come molte altre sue opere e devo dire che apprezzo molto l'autore e sono certa che lo proporrò al ricciolino non appena crescerà! Purtroppo la mia conoscenza dell'inglese e' troppo scarsa per proporre libri in inglese o per apprezzarli io, ci limitiamo al francese, però pensò che, potendo, tu abbia avuto un'ottima idea!

    RispondiElimina
  4. Ma che bello... letto poi in ligua originale! Applausi!!!
    Sul discorso di andare sempre di corso... bhè, hai la mia solidarietà! ;-)

    RispondiElimina
  5. @Mamma avvocato e Stefania, scusatemi per il ritardo: vi ho lette subito ma dal cellulare non riesco nemmeno più a commentare sul mio blog e non ho mai avuto un attimo per rispondere da computer...

    Mamma avvocato: Grazie! E posso capire, io sono in difficoltà a leggere persino albi illustrati in francese, ormai ho dimenticato tutto :(

    Stefania: Grazie, ci ho provato ;-)

    ciao!

    RispondiElimina


Grazie per il tuo commento, le tue impressioni per me sono preziose :-)
È attiva la moderazione.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...