Si riparte!
In questi mesi non sono più riuscita a trovare il tempo - o l'ispirazione? - per scrivere.
Pensavo
di aver bisogno di una pausa, e mi ha fatto molto bene perché ho
vissuto tante esperienze, ma poi ogni volta che mi veniva voglia di
raccontarle qualcosa me lo impediva e dopo l'ispirazione era passata,
eppure, mi manca scrivere.
Oggi riapro per
ringraziare questo blog, mi sembra un buon modo per rompere il ghiaccio e
vedere se ritroverò il giusto ritmo per riprendere ad aggiornarlo,
almeno ogni tanto.
Mi è venuta questa idea proprio oggi, perché riflettevo che in questi anni ho incontrato tante persone conosciute nella blogosfera, anche se non prevedevo accadesse, ma è successo e a un certo punto ci ho anche preso gusto!
Ci
siamo incontrati a convegni, manifestazioni, iniziative di
volontariato, santuari per animali maltrattati, presentazioni di libri,
visite a musei, vacanze nel luogo in cui vive l'altro, o abbiamo
espressamente creato l'occasione per vederci. Ho visto all'opera persone
che ammiravo e che dal vivo ho stimato
anche di più e vissuto la leggerezza di poter parlare dal vivo,
guardandosi negli occhi, davanti a un dolce come a uno scheletro
preistorico, con meno filtri. Ho scoperto incredibili punti di contatto
inaspettati e scoperto che alcuni rapporti ne prescindono pur essendo
molto preziosi, e forse lo sono per il confronto più ampio che offrono.
Ho condiviso esperienze molto positive con persone vicine e
lontanissime, sia geograficamente che per vissuti e scelte di vita, solo
le affinità emotive erano la costante.
Alcuni
negli anni sono diventati amici speciali, con cui c'è un'ampia
condivisione, con altri si coltivano conoscenze stimolanti, qualcunaltro
si è perso per strada, ma sempre è stato interessante attraversare il
confine che separa i rispettivi mondi.
L'altro giorno
sono capitata sul mio blog perché cercavo una ricetta - e meno male che
le ho spesso trascritte, così quando non ricordo qulacosa torno a
leggere - e ho notato nel mio blogroll inquietanti novità: ho visto blog
hackerati brutalmente, alcuni concludere il loro percorso o divenire
privati per precisa scelta dell'autore, altri ancora semplicemente
lasciati dormienti fino a data da destinarsi, come questo spazio. Ho
provato tristezza e nostalgia: non so a che punto del ciclo vitale si
trovi questo mondo ma ho avuto voglia di riaprirlo oggi.
Ho
letto tanti libri degni di nota, visitato luoghi che mi hanno fatta
innamorare, sperimentato nuove ricette, compiuto passi nel mio percorso
di genitore e persona in questi mesi, non saprei cosa scegliere per un
nuovo post, quindi ho deciso di parlare di Kiki consegne a domicilio, ci ha conquistati, come accade sempre con i film di Hayao Miyazaki, per il messaggio che porta.
Kiki
è una giovane strega. Al suo tredicesimo anno d'età in una notte di
luna piena, come da tradizione, lascia la casa dove è cresciuta e
spicca il volo su una solida scopa costruita dalla madre, in abito scuro
e ballerine rosse, in compagnia del suo fido gatto nero e con una
radiolina che trasmette musica americana. Dovrà trovare una città dove
fare il suo praticantato per un anno e scoprire il suo *talento
speciale*... quale sarà? L'accoglienza sarà buona? Diventerà una brava
strega?
L'avventura inizia con il botto, contro un albero, perché
l'arte di volare è ancora in via di apprendimento, ma lo spirito è
forte, l'energia così tanta che nemmeno una pioggia torrenziale la
ferma. La prima impressione nella città che sceglie, vicino al mare,
non è delle migliori, rischia addirittura di essere multata, ma da quel
momento inizia il suo percorso di indipendenza e crescita che la porterà
a volare con maggior perizia e sicurezza, determinazione e un sorriso
aperto. Kiki da altimo capirà che davvero volere è ...poter volare. Non
importa con che mezzo quando c'è una missione importante da portare a
termine, credere in se stessi può far superare qualsiasi impedimento.
Kiki
la strega ci mostra le difficoltà dell'ingresso nel mondo delle
responsabilità, si mette alla prova nella conquista dell'autonomia.
Sullo sfondo un reticolo di relazioni articolato, i piani di lettura
sono molteplici come i personaggi e i ruoli in cui identificarsi e
rileggersi. Ho trovato, per esempio, davvero prezioso il modo in cui i
genitori lasciano piena libertà alla figlia quando decide di partire
all'improvviso, mettondo da parte i propri sentimenti e creditandole
piena fiducia, cosa che ne fa un'eroina spensierata e libera di
esprimersi e superare le sue insicurezze.
I
protagonisti del film sono sicuramente i rapporti umani, consolidati,
nuovi, persi e guadagnati, solidari, di amicizia, di amore, e anche di
indifferenza. Miyazaki fotografa la realtà con onestà, come sempre, ma
in questo film garantisce dal primo fotogramma all'ultimo quella
dimensione sognante che lascia felici a fine proiezione. Ogni
personaggio che si relaziona a Kiki lo fa in maniera costruttiva,
complice, leale, come vorremmo accadesse ogni giorno nella vita dei
nostri figli probabilmente.
Si può restituira il dvd alla mediateca di fiducia pervasi di leggerezza e ottimismo.
Kiki ci consegna questo e molto altro. Consigliatissimo.
Lo abbiamo così amato che abbiamo deciso di rivederlo la sera stessa!
A presto!