lunedì 27 giugno 2011

Latte di soia autoprodotto

Quando inizi ad approfondire la lista degli ingredienti dei cibi, a farti una tua cultura, soprattutto quando introduci nella tua dieta alimenti senza derivati animali, prima o poi arriverai all'autoproduzione!

Perchè?
Sia perchè questi prodotti non sono esattamente economici, sia perchè è bello sapere esattamente cosa c'è in quello che mangi, soprattutto perchè quando utilizzi il latte vegetale per farne altro ti servono latti non edulcorati, con lista degli ingredienti minima composta dal cereale in questione, possibilmente bio, e acqua! Se no, p.e., il veg formaggio non caglia, la veg maionese non monta, e così via...


Una delle cose più difficili da trovare è un buon latte di soia senza additivi!
Nella grande distrubuzione ne sono sono commercializzati molti, ma quasi tutti addizionati di calcio, zuccheri, grassi, aromi vari e altro ancora! Non veri "latti" ma "bevande".

Le amiche di DePuRiAmo mi avevano tentato con questa ricetta per latte di riso autoprodotto. Poi elle mi ha messo in contatto con sua sorella che, gentilissima, mi ha svelato i trucchi del suo latte di soia.

Pur con un semplice frullatore ad immersione la prima prova ha dato un buon risultato!




Marcella, che ringarzio moltissimo e spero sia contenta se condivido con voi i suoi suggerimenti, mi ha dato queste indicazioni:
Procurarsi la soia gialla e metterla a bagno almeno una notte (sul link di approfondimento che troverete più avanti si spiega che d'estate bastano 8-10h, in inverno ne occorrono poche di più, ma non bisogna mai superare le 15h), togliere le pellicine dopo l'ammollo se si vuole. La tecnica consiste poi nel frullare il più possibile i semi in una parte di acqua e poi aggiungere altre 2 parti di acqua e portare a bollore per una ventina di minuti e alla fine filtrare il tutto.
Sottolineava che le varie ricette differiscono per la proporzione tra soia e acqua e che se a seconda di come viene frullata la soia si ottengono risultati diversi, più è fine più rende.

Proprio perchè non ho un superfrullatore ho pensato di fare una variante: ho cotto la soia per un po' dopo l'ammollo.

Prima di pubblicare una fesseria ho voluto googolare per capire se questa precottura è salutare o dannosa e ho trovato che la precottura va bene (ndr: purtroppo un sito bellissimo con tante preziose informazioni che avevo linkato alla pubblicazione di questo post non è più in linea) anche se non è strettamente necessaria.


La video sequenza:

Ho tenuto la soia gialla, bio, in ammollo una notte, rinnovando l'acqua più volte.

Una breve cottura fino a che i fagioli mi son sembrati più morbidi e ho visto emergere le pellicine

ho poi rimosso le pelli dei fagioli con una forchetta e li ho sciacquati bene (questo si può non fare).


Ho aggiunto un volume corrispondente di acqua (quella che vedete nella foto è una caraffa graduata) e frullato lungamente.

Quando il risultato mi è parso buono ho rispettato la proporzione di Marcella, spostato la miscela in una padella abbastanza grande e aggiunto altrettanto volume di acqua: arriviamo così a 1 parte di soia, 3 di acqua.
A questo punto occorre far bollire per almeno 30 minuti per evitare di consumare un prodotto semicrudo specialmente se non si fa la precottura (ringrazio Annalisa per questa precisazione), facendo molta attenzione!
Marcella avvertiva di tenere sotto controllo la padella perchè la miscela tende ad ' eruttare'... e io mi son distratta giusto quel minuto in cui è successo, non vi dico che brutto pulire!

E' tempo di filtrare

Conservate il fondo, se ne possono fare molti utilizzi, ve ne racconterò qualcuno nei prossimi giorni (per esempio si può usare per fare un bel patè di legumi, quasi un hummus, oppure come base per un buon sugo, posterò questa ricette).


E se vi volete lanciare nell'autoproduzione dello yogurt di soia leggete anche qui e qui.


Riflessioni: con queste proporzioni si ottiene un buon risultato anche con un semplice frullatore a immersione. Il risultato è un composto omogeneo, abbastanza denso, ottimo come base per farne altro. Considerate che è un po' più concentrato di quelli che trovate in commercio, questo è un vantaggio soprattutto quando state sostituendo la quota proteica (uova, burro) nelle ricette di dolci tradizionali.
E' invece meglio allungarlo se dovete berlo o usarlo per ricette con dosi standard... per le proporzioni dovete fare

Appena finito ho subito testato il latte di soia per fare dei buoni muffin



 Ieri l'ho usato per le crepes e... si, sono proprio soddisfatta: grazie a Marcella e a elle!

Riflessioni dopo qualche esecuzione: l'ultima volta il risultato è venuto davvero bene con 100grammi circa di soia che dopo l'ammollo e una precottura di circa 30 minuti erano diventati circa 180 scolati, ho aggiunto circa due volte il volume (450cc di acqua) e frullato ad immersione molto attentamente. Poi ho aggiunto due volte il volume e fatto cuocere circa 30 minuti. Ho filtrato e potuto imbottigliare circa 2 litri di latte...

9 commenti:

  1. che dire se non che meraviglia! chissà che prima o poi non ci provi pure io :-)

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  2. Appena posso ci provo:) Grazie Cate.

    Elena

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  3. E' veramente veramente facile... provate, io ho aspettato mesi a provare sia perchè volevo andare al negozio bio per prendere la soia bio (ed è fuori mano), sia perchè pensavo fosse una cosa complicatissima... invece no! Anzi ora che lo so...
    Per berlo magari diluite un po'.
    Marcella diceva di usare malto o un po' di vaniglia o altro per dolcificare. Io ne avevo provato uno con l'agave ed era molto buono (ottimo per fare la colazione "latte coi cereali")

    ciao!

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  4. Ciao! il link alla produzione di yogurt di soia non funziona, potresti ripostarlo? sono davvero interessata e lanciatissima!
    grazie
    Cecilia

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    Risposte
    1. Ciao Cecilia, purtroppo quella fonte non c'è più! :(
      Ho linkato altri due articoli, il procedimento pare lo stesso per lo yogurt fatto con il latte vaccino (da me c'è la ricetta anche se non la faccio da non ricordo quando, è una delle pochissime non veg). Considera che i fermenti li puoi comprare anche in erboristeria e farmacia... :)
      ciao!

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    2. ciao! ho trovato un secondo link, proverò quello, grazie! Ho finito ora di fare il latte di soia in casa e credo di aver sbagliato qualcosa (premetto che sono una frana in cucina) dato che ne è venuto pochino.
      nella tua ricetta dici "erano diventati circa 180 scolati, ho aggiunto circa due volte il volume (450cc di acqua)" ma due volte 180 non fa 360? mi sa che io ho aggiunto poca acqua..... la mia soia dopo la prima cottura era diventata 300gr, quindi dovevo aggiungere
      900 cc d'acqua? e poi la seconda cottura è a pentola coperta? scusami ma sono davvero imbranata..... grazie cecilia

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    3. Ciao Cecilia, le dosi sono indicative, per questo "circa", perchè tanto questa ricetta è un susseguirsi di passaggi e quando fai bollire ne evapora un bel po' quindi sempre meglio abbondare con l'acqua. Qualcuno dice che la diluzione ideale è 1:10. 100grammi di soia che ti danno un litro di latte abbondante (dopo che hai filtrato il conto torna). In effetti col tempo arrivi a quella proporzione.

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  5. Grazie, proverò con calma... non ho un potente frullatore e le mie bimbe lo odiano... soprattutto la più piccola comincia a urlare se lo sente, quindi posso usarlo solo se sono sola...

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  6. Ottima idea, mi ha incuriosito molto leggendo la Staffetta di questo mese.
    Mia madre beve solo il latte di soia, proverò a farglielo.
    Grazie
    Ciao
    Norma

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