venerdì 1 luglio 2011

Libri: l'India di Anita Nair raccontata a grandi e piccoli

Ci sono autori in grado di condividere mondi cui non appartieni e fartici sentire dentro.
Anita Nair è una di questi, per il Venerdi del libro vi parlerò di tre suoi libri che ho letto.

Il primo è Cuccette per signora, l'ho adorato! E' una vera chicca per cultori del libro intimista: storie di donne, ricche e interessanti, raccontano un mondo molto lontano dal nostro, declinato da sei punti di vista diversi, quelli di sei donne.

Avete mai raccontato qualcosa di intimo ad un compagno di viaggio occasionale, magari proprio in treno? Il libro racconta di questa esperienza, che forse abbiamo vissuto in tanti, e testimonia una cultura fatta di caste e di convenzioni, di pregiudizi molto radicati e costumi vincolanti, dai quali solo con uno strappo si può prendere distanza, ma pagando un prezzo molto alto. La condizione della donna in India è ben fotografata, ed è solo la punta dell'iceberd per costrizioni e mancate libertà, perchè le protagoniste appartengono ad una classe sociale tutto sommato alta.

Un libro bellissimo e intenso che consiglio.

Leggete la scheda che ho linkato sotto il titolo, oppure qualcuna delle tantissime e belle recensioni, per esempio questa, o leggetene il riassunto sul sito della scrittrice e se vi incuriosise capire di India, conoscere la condizione in cui le donne sono recluse molto spesso, sentire risuonare le emozioni delle protagoniste, tuffatevi in questo viaggio letterario, non rimarrete delusi.

E' un libro che ho letto ormai 10 anni fa, ma mi ha così appassionato e poi lasciato molto che ancora ricordo la voracità con cui l'ho letto! Era poco prima del mio viaggio in India e sì, la vita indiana si capisce davvero viaggiando in treno, ovviamente nei vagoni non destinti ai turisti, ma anche questi ultimi o frequentare le stazioni è una intensa esperienza.

Quando ho saputo di essere in dolce attesa ho iniziato a collezionare fiabe e leggende del mondo, non poteva mancarmi: 

La mia magica India, Favole e Miti

"Anita Nair si assume il compito – e la responsabilità – di trasmettere questo patrimonio di fiabe e di miti alle nuove generazioni e agli altri mondi, alle altre culture, secondo una linea di discendenza «matrilineare» che appartiene alle sessaue origini e che viene qui reinterpretata con una originalissima cifra creativa"
dall'introduzione di Francesca Diano 


Una bella raccolta di favole, con mille personaggi che pescano dalla tradizione e offrono un'interessante panoramica sui miti dell'Oriente. Lettura complessa, però, che a tratti potrebbe turbare o esser di difficile comprensione, quindi non adatta ai più piccoli (è presto per la mia bimba, ho abbandonato il libro quando mi son resa conto che lei non riusciva a seguire o si spaventava un po'...), invece interessante per i ragazzi, o per chi, ad ogni età, è curioso delle tradizioni del mondo.


L'utimo libro di cui vi parlerò, e anche l'ultimo pubblicato, è "L'arte di dimenticare", un libro necessario secondo alcune amiche che me lo avevano consigliato. Un libro durissimo, che mi ha fatta riflettere, addolorare fino a piangere, provare molta paura.

Uno di quei libri che leggi con sofferenza, ma devi finire, perché devi sapere. Devi sapere se e come è possibile sopravvivere alla  sofferenza e quanto in là si può spingere la brutalità dell'uomo, mentre speri che qualche colpo di scena riporti un po' di giustizia, speri nel miracolo, fino all'ultima pagina. 

C'è stata qualche notte in cui faticavo ad addormentarmi ripensando ad alcune pagine in particolare. Sarà che l'ho letto in un periodo in cui ero già emotivamente scossa, ma mi ha molto turbato a tratti. Ne ho conservato la stessa sensazione di dolore e impotenza che avevo avuto leggendo Paula, il libro di Isabelle Allende che racconta la malattia, il coma irreversibile e infine la morte della figlia. Come è possibile sopravvivere ad avvenimenti così gravi che riguardano i propri figli?

In realtà in questo libro più storie si accavallano: le esistenze dei protagonisti vengono sconvolte da eventi differenti, molti interconnessi, che portano una sofferenza privata e diversa per ognuno, i destini di due famiglie si intrecciano, trovando comprensione e anche conforto gli uni negli altri. L'India fa da sfondo con le sue tradizioni, l'inerzia che la caratterizza da un lato e dall'altro la spinta al cambiamento che come un ciclone fa scatenare gli Elementi, la cui forza non sempre è benevola.

Una donna, dall'esistenza rigorosa, viene lasciata dal marito per una compagna più giovane. Si ritrova a vivere con la madre e la nonna, donne sfuggenti dalla vita misteriosa, in una casa meravigliosa che però nasconde un segreto di famiglia. La reazione dei figli alla fuga del padre, speculare a quelle della madre, racconta paure e sensibilità di due adolescenti.

Un uomo, un professore che si occupa di studiare i cicloni, torna in India dopo aver vissuto a lungo in Occidente, si ritrova ad assistere la sua giovane figlia, vittima di un misterioso incidente. Era tornata per riscoprire le sue origini, fimendo invece per conoscere l'India dell'aborto selettivo, illegale ma ancora praticato, della povertà e dell'ignoranza, della violenza sulle donne, terribile.

Le loro vite si incroceranno quando la moglie abbandonata, dovendosi trovare un lavoro diventerà l'assistente del professore, cui serve aiuto per per la sua ultima ricerca. Inevitabilmente lavorando fianco a fianco ognuno dei due renderà partecipe l'altro dei propri dolori.

L'autrice racconta questo romanzo in un'intervita in occasione del Salone del Libro di Torino lo scorso anno, i temi a lei cari ritornano: la condizione della donna in India, la società irrimediabilmente ancorata alla tradizione, ma anche il ruolo di genitori, di figli, di amanti.
Molta vita pulsa in questo libro, c'è persino spazio per una storia d'amore:

"Jak sente qualcosa che attraversa tutto il suo essere. Una tale tenerezza. Una tale dolcezza. Quando ha provato una consolazione così grande? Mira lo copre di una pioggia di baci. La pioggia lieve del pomeriggio, che lava e dissolve il passato. Si sente purificato, vivo e, così come la vita si risveglia sotto la pressione dolce ma persistente della pioggia sulla terra, ecco qualcosa in lui, un risveglio, il timido affacciarsi di nuove possibilità. Se la stringe contro, con una forza che spera esprima tutto ciò per cui gli mancano le parole. Lei lo comprende. Di questo è certo. Forse, un giorno, troverà le parole. Ma per ora non ha che un mormorio da deporle nìell’incavo del collo: Mira, oh Mira, mia Mira..."
Un amore in grado di accogliere la sofferenza altrui, di scomporla in pezzi  più piccoli, fardelli meno pesanti, ma solo per qualche attimo.


Un libro ricco ed emozionate.
Forse sì, un libro necessario... perché nessuno di noi può fingere di non sapere cosa accade ancora nel mondo, ne' stare a guardare protetto dal velo dell'ignoranza, e nemmeno ignorare che il patrimonio più grande della razza umana, l'unica cosa che può comprendere un dolore, è l'amore.


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma, che ha avuto questa meravigliosa idea, le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito questa settimana.

Arrivederci al prossimo appuntamento!

16 commenti:

  1. Ho amato "Cuccette per signora" letto alla vigilia di un viaggio in India..in treno!!! E mi sono ritrovata in quel viaggio ad immaginare sui volti delle persone (soprattutto donne) incontrate in quel viaggio le storie descritte dalla Nair. Grazie per questa bella recensione..mi hai fatto tornare indietro nel tempo! "L'arte di dimenticare" non l'ho (ancora) letto, ma lo segno!
    (T)

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  2. Cara T, forse me lo avevi segnalato proprio tu... ;-) quel libro e quei viaggi mi hanno lasciato tanto. Baci e grazie di esser passata, mi ha fatto proprio piacere!

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  3. Come non esser d'accordo? L'arte di dimenticare l'ho letto quest'estate, ti ricordi? ne avevamo parlato.

    Baci

    elena

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  4. ...e infatti cara Elena è finito subito in wish list e poi l'ho letto anche perchè me lo avevi tanto raccomandato e in molti me lo avete segnalato quando chiedevo nuovi libri *indiani*. Anche se mi ha "spezzato il cuore" lo consiglio, buona giornata e grazie di essere passata!
    Ora parlerò anche di libri per "grandi" promesso!

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  5. Ciao Cì, mi sono più volte avvicinata a Cuccette per signora ma mai letto!

    Direi che è arrivato il momento, così l'ho già aggiunto all'elenco dei libri che acquisterò.

    Per il titolo più toccante rinvio, sono già carica emoticamente negli ultimi tempi....

    alessandra

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  6. Aggiudicato "Cuccette per signora" lo voglio!
    Per quanto riguarda "L'arte di dimenticare" in questo momento non sarei in grado di venir coinvolta da una lettura così dura. Anche quello che ho proposto io è uno di quei libri che vuoi finire di leggere ma che sai non avranno mai un happy end... l'ho letto un'anno fa e ancora ne ho vivo il ricordo.

    Oggi vento e mare mosso con qualche spruzzata di pioggia... ho preso un freddo cane per le prima due ore, adesso i faccio una doccia bollente ed un te caldo e mi guardo tutte le proposte di oggi!

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  7. In questo momento credo che leggerei volentieri "Cuccette per signora". Mi "ispira" più degli altri due. Prendo nota...

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  8. Che bellissima presentazione fai di questa autrice e dei suoi scritti! Vien davvero voglia di leggerli subito :-)
    Certamente saranno tutti ricchi di fascino, quello che avvolge una terra lontana e misteriosa come l'India...

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  9. WOW! Che magnifici libri e sono adattissimi al mio periodo i intimista e profondo. Grazie. Già segnati in lista :-D

    Baci baci e buona domenica

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  10. ciao a tutte!

    @Alessandra: leggilo, ti piacerà, non conosco una sola persona cui non sia piaciuto! L'altro aspetta, è molto molto forte. E' un libro che merita, ma tocca nel profondo il lettore.

    @Monica: idem come sopra :-) ho visto cosa hai proposto e passo anche io... bisogna un po' alternare, ora sto leggendo un libro che spero sia leggero come promette... (e ti invidio perchè vivi al mare :-) che bello!!!)

    @Stefania: merita! (vedi sopra)

    @Maris: grazie! Son due libri che mi son molto piaciuti (quello sui miti è parcheggiato non ne ho ancora un giudizio, ho smesso presto di leggerlo, lo riprenderemo tra un po'). L'India è un luogo particolare che è nel mio cuore perchè ho avuto la fortuna di andarci, però ti devo dire che ci sono letture e letture sull'India e questa autrice è particolarmente brava a raccontare un'India fuori dai luoghi comuni.

    @Paola: vedendo cosa hai consigliato nelle ultime settimane direi proprio di sì, specie l'ultimo. Sono contenta che ti siano piaciuti. :-)

    Grazie a tutte per essere passate!
    E se li leggerete e vi andrà passate a dirmi che ne pensate...

    ciao!

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  11. Ho appena ordinato Cuccette per Signora su ibs!

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  12. Noi abbiamo già pronto da mettere in valigia il kit da viaggio con le Actvity Card per piccolissimi che avevi consigliato... (quelle col gufo!) Spero ti piacerà!

    Sono contenta che smentiamo chi dice che in Italia non legge nessuno, noi compensiamo la media! :-)

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  13. Cara Cì, grazie di aver parlato di Anita Nair di cui traduco tutta l'opera fin dall'inizio e di aver citato un punto della mia lunga introduzione a "La mia magica India". Devo anche dire però che il suo libro che io reputo più bello e profondo è "Un uomo migliore", il primo romanzo che ha scritto e che ho scoperto quando ancora era una giovane autrice poco conosciuta in India e sconosciuta all'estero 12 anni fa. Lì c'è un'India meno "adattata" ai gusti degli occidentali come in tutti i romanzi scritti da autori angloindiani. Infatti la vastissima produzione in inglese degli autori indiani e non nelle lingue locali, che pure vantano una letteratura moderna e contemporanea enorme e assai migliore, meno "commerciale", da noi non viene proposta. Il fatto che gli scrittori indiani siano diventati di moda da quando l'India è una superpotenza economica ha dato la stura a una produzione narrativa in inglese spesso di bassa qualità, che vende poco in India ma moltissimo nel mondo. Anche la Nair vende molto meno in India che all'estero. Però la sua è una produzione di qualità e sempre con importanti aspetti sociali.
    Molto belli sono i suoi racconti "Il satiro della sotterranea" e divertente è l'ultimo romanzo "La ferocia del cuore" che è un giallo, appena uscito.
    Sul mio blog puoi trovare sia la recensione di "Un uomo migliore" che di questo ultimo romanzo che alcune sue poesie che ho tradotto.

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  14. Grazie per questa visita, di cui sono onorata: Anita Nair è una delle mie scrittrici preferite ed è un piacere leggere un commento della sua traduttrice, soprattutto quando è così ricco di informazioni e suggerimenti interessanti. Non conoscevo "Un uomo migliore", lo leggerò sicuramente in futuro.
    Ieri avevo già scoperto http://emiliashop.wordpress.com/ (blog di Franscesca Diano, che linko a beneficio dei miei lettori) e leggerò con interesse tutti i post sulla Nair.

    Grazie!

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  15. Mai letto niente de questa scrittrice, la cercherò in biblioteca appena posso!

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