giovedì 4 agosto 2011

In condivisione con la Natura

In vacanza nella valle dell'Aso, nelle Marche, ho mangiato della buonissima frutta e verdura biologica.





Mi ha colpito una frase che ha accompagnava il servizio della frutta a la Meridiana (agriturismo consigliatissimo dove mi son trovata davvero bene, per tanti motivi, per iniziare l'enorme disponibilità nel cucinare piatti vegetariani al momento - avendoli avvisati prima anche vegan - nonchè materie prime davvero di qualità e grande fantasia nelle ricette):
la frutta biologica si serve lavata, con la buccia, e con il coltello, perchè si condivide con la Natura...
ovvero? mi sono chiesta subito tra me e me... 
e la spiegazione è arrivata puntuale:
perchè potrebbe avere ospiti che come noi vogliono mangiarla, quindi va ispezionata.
Tanto banale che non ci avevo pensato... (probabilmente lo dicono per noi cittadini ;-) ... )
Prima di partire ce ne hanno regalata un po', anzi meglio: hanno portato la piccola eSSe a raccoglierla, che esperienza preziosa poter girare tra piante, imparando a distinguerle, imparando a scegliere la frutta da cogliere, con chi le cura con tanto amore! 


E con felicità mentre facevamo colazione lunedì mattina con queste meraviglie che ci ricordavano un luogo molto bello abbiamo visto un bruchino nelle pesche: quanti ricordi!!!

Mi è tornato subito in mente quando mi capitava da piccola. Mia nonna viveva in campagna allora e aveva delle belle piante, ovviamente non trattate, e capitava di trovare piccoli lombrichi nel nocciolo delle pesche (ebbene sì, sono una "cittadina" fortunata, ho abbastanza anni da aver mangiato anche io frutta vera con tanto di ospiti...).

Così ho scoperto che la frutta non trattata oltre a essere più sana (anche perchè puoi mangiare tranquillamente la buccia che contiene moltissime vitamine e fibre) e buonissima, porta il dono di ricordi bellissimi...

E indovinate che ha voluto la piccola eSSe? ;-) vegan crepes con ripieno di frutta. 

La frutta era così morbida e dolce che è bastato schiacciarla con una forchetta e aggiungere un po' di zucchero di canna grezzo, saporita e golosa più di una conserva fatta in casa!

Per completare la colazione un bell'infuso di menta, infatti, come avevo anticipato nella ricetta del pesto, son tornata a casa con una generosa scorta di profumi dell'orto. Anche io li coltivo in vaso sul mio terrazzo, ma è come una mania: dove vado prendo spezie come ricordi di viaggio (oltre che libri, ovviamente) e ognuna ha un sapore diverso...

Nella foto in realtà vedete del tè verde turco (vecchie scorte) con la rigogliosa menta delle marche, un mix perfetto. E' sufficiente fare un tè leggero (1 minuto di infusione e poi va filtrato subito) e lasciare nelle tazze le foglie di menta finchè non sarà freddo.

Vi lascio con una foto curiosa, scattata nel mio quartiere, a riprova che osservare la Natura è facile anche in città: ecco un nido di tortore. Abbiamo osservato per qualche giorno una tortora che veniva sul nostro terrazzo a prendere ramoscelli secchi e poi scoperto che se ne faceva. eSSe ha così imparato come gli uccelli costruiscono la loro casa quando migrano. 



Buona giornata!

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