venerdì 24 febbraio 2012

Libri: parola di donna, corpo di donna

Cari amici del Venerdì del libro,
oggi voglio parlarvi di un libro che ho lettto qualche anno fa, poco dopo la sua pubblicazione, ma di cui conservo un ricordo molto forte.
Ho avuto voglia di risfogliarlo in questi giorni ed è stato protagonista del quiz di ieri.

Si tratta di Parola di donna, corpo di donna. Antologia di scrittrici arabe contemporanee.
A cura di Valentina Colombo.
Editore: Mondadori
ISBN: 978880454788

Un libro che raccoglie una trentina di racconti, di autrici diverse, tutte di orgine araba, alcune alla prima pubblicazione. In molti casi sono inediti, selezionati e tradotti dalla curatrice, docente universitaria di Geopolitica del mondo islamico e di Lingua e letteratura araba, traduttrice di molti scrittori arabi.

Lo scopo di questo libro? Aprire una finestra su un mondo misconosciuto, sfatare alcuni luoghi comuni, dare alle donne arabe la parola.

I temi trattati sono molti e vari: l'amore, il sesso, il matrimonio, l'omosessualità, la guerra, il terrorismo, la politica, la religione, la società, il sentirsi stranieri in terra straniera, la condizione della donna e molto altro.  Come sono varie e diverse le provenienze delle autrici: Egitto, Marocco, Libia, Palestina, Tunisia, Iran, Iraq, Kuwait, Yemen e altri Paesi del Mediterraneo Sud-orientale e del Medio Oriente.

Ho trovato affascinante il progetto e l'ho letto velocemente. Mi è piaciuto, perchè ho scoperto qualcosa in più di una cultura a tratti impenetrabile, sono entrata con quelle pagine nella testa e nei cuori di altre donne per qualche ora, scoprendo che se sono lontane geograficamente e culturalmente da me non lo sono nelle emozioni e bisogni di cui ci raccontano. Ho letto tra le righe di mondi che non sospettavo, come di altri che mi immaginavo, di donne che vogliono affermare la loro femminilità, con ambizioni e idee molto chiare. Donne molto diverse tra loro, che rappresentano realtà differenti, perchè quello che agli occhi di molti è un blocco unico, annovera società distinte e distanti tra loro, dove la condizione della donna è molto varia. 

Non è senza dubbio un capolavoro letterario, non sono tutte scrittrici di professione, alcune sono alla prima prova, molti dei racconti sembrano pagine di diario rubate, per quanto siano intimi e legati a fotografare la sola realtà di chi scrive, circoscritta nel suo immediato. Il loro insieme però costituisce un mosaico che ci mostra quell'universo femminile misterioso di cui molti di noi sanno e immaginano poco e alcuni si interrogano con curiosità. Penso fosse questo lo scopo della curatrice, dare una concretezza, dare proprio un corpo, per tramite della parola, a donne che nell'immaginario di molti sono invisibili o completamente velate, quasi sempre mute.

Spesso ci arrivano echi di proteste, di movimenti che scuotono quel settore di mondo, di spinte verso una maggiore libertà di espressione, che solo quando sono molto eclatanti sono rilanciate dai nostri media, ma non è come avere notizie di prima mano, non è come osservare società e loro mutazioni dall'interno. La curatrice ha favorito il contatto con voci autentiche, traducendo parole che per noi sarebbero rimaste avvolte nel mistero di una lingua che ci è estranea. La sua postfazione, molto interessante, offre spunti di riflessione e chiavi di lettura preziose.

E' stato scritto molto su questo libro che ha diviso, piacendo molto ad alcuni e deludendo altri (i feed back di aNoobi danno una cartina di tornasole del suo gradimento), concludo indicandovi alcune recensioni utili a chi volesse approfondire: questa, questaquest'altra dove potete trovare le prime righe de I mocassini, di Joumana Haddad (Libano).

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quello di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  

16 commenti:

  1. Eccolo qua! Hai proprio ragione, cara Cì, è il libro giusto per prepararmi al mio viaggio. Ora che vedo la copertina, ricordo di averne sentito parlare molto (bene) e di non averlo letto. E' tempo di rimediare, e la tua recensione, che è anche un po' politica (perché il corpo, la società, tutto è politica) suscita ancora di più la mia curiosità!

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    1. In effetti penso ti piacerà, per i contenuti e sulla forma sorvolerai. Va letto con spirito antropologico, o almeno io ho fatto così e per questo l'ho apprezzato. E' solo un assaggio, non approfondisce, fa solo dare una sbirciatina. Magari sarai proprio tu a portarci un racconto di viaggio o qualche intervista che va un po' più in profondità. Lo pregusto già. Ciao!

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  2. Condivido molto quello che dici sulla necessità di un cofnronto diretto con una realtà che spesso conosciamo solo dai racconti, stereotipati, dei media. I pochi contatti diretti mi confermano che c'è molto davvero da scoprire e che la voce diretta può illuminarci anche se di noi. Grazie per la segnalazione utilissima!

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  3. Mi è capitato più volte tra le mani ma alla fine non l'ho mai comprato, mi sa che la prossima volta ci farò un pensiero sopra. Sono sempre molto affascinata dalle altre culture per cui mi piace leggere romanzi del genere, sono invece bloccata dai racconti che tante volte non mi lasciano proprio niente.

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  4. Di solito non amo i libri strutturati in racconti. Non so perchè ma ne ho avuti tra le mani diversi e non mi sono mai piaciuti. Però ci possono essere delle eccezioni, giusto?

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  5. Proposta interessante; la condizione delle donne arabe rimane ancora oggi sorprendente. Mi ricordo ancora la difficoltà nel portare a termine "mille splenditi soli" libro bellissimo ma molto pesante. Queste sono autrici contemporanee ma le privazioni e gli impedimenti che vengono dal passato sono ancora molti, purtroppo!

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  6. Bello, potrebbe servirmi per entrare meglio e con più consapevolezza nel mondo delle mie alunne arabe...

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  7. Anche a me non piacciono molto i racconti, però questi mi incuriosiscono. Lo aggiungo alla lista dei papabili... grazie!

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  8. Ne avevo sentito parlare, tempo fa. Però confesso che poi lo avevo dimenticato. Ora tu me lo hai fatto tornare in mente e quindi lo aggiungo alla mia lista dei desideri, così alla prima occasione utile... ;-)
    Entrare in contatto con realtà diverse dalle nostre, tramite racconti scritti magari proprio stile diario personale, credo sia molto importante.
    Buon weekend!
    Maris

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  9. L'ho letto anch'io e concordo con quello che scrivi..
    Mi sa che abbiamo gusti assai affini, non è la prima volta.
    Grazie!

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  10. Non lo conoscevo ma sembra davvero interessante. Lo inserisco nella lista dei desideri!

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  11. @ Tutte: grazie di essere passate ed aver commentato. Insisto sul sottolineare che non deve esser considerato uno di quei libri che segni come i migliori di sempre, senza ricordare lo scopo del libro se ne perde il valore. Lo ribadisco perchè un paio di persone cui l'avevo consigliato mi hanno detto che ne sono rimaste un po' deluse, secondo me bisogna averne le aspettative giuste: una sbirciatina su mondi molto poco comprensibili per noi, senza approfondire e con strumenti di comunicazione acerbi per ora. O almeno in questo caso. Però per chi ha voglia di iniziare a capire è rivelatore.

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  12. Bellissimo argomento, sicuramente da approfondire...grazie per il suggerimento!!

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  13. Quest'anno ho delle classi decisamente multiculturali che spaziano su 4 continenti (purtroppo nessuno dall'Oceania), tanti nord e centrafricani, quasi tutti maschi. Capire le culture da cui vengono è importante anche se impossibile in un solo anno. Ogni tanto chiedo quando sento raccontare di feste o avvenimenti o quando alcuni di loro tornano in patria per qualche mese (durante il periodo scolastico, hai presente cosa vuol dire perdere due mesi di lezioni?). Questo libro che ci consigli mi potrebbee aiutare a capirne qualcosina di più di tuttio questi mondi con cui entro in contatto quando entro nelle mie classi.

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  14. Sembra sul genere di "A labbra Nude" dove diversi narratori raccontano con parole essenziali la tragica realtà cubana, un libro uscito nel '97.

    Leggere le parole di chi vive certe condizioni, a volte, risulta più istruttivo e coinvolgente.

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  15. Ciao Cì, non avevo mai sentito parlare di questo libro.
    Onestamente non conosco molto la cultura araba e probabilmente quello che si sente è spesso un qualcosa che non punta a farci conoscere veramente una cultura di per sé, forse, molto diversa dalla nostra, ma che penso abbia, come tutte, degli aspetti interessanti. Non so se leggerò il libro, non mi sento particolarmente attratta in questo momento dal mondo arabo, però mi piacciono i racconti di donne, delle loro esperienze, dei loro sentimenti e del loro modo di vedere le cose e il mondo, quindi chissà, magari una sbirciatina prima o poi la farò...
    A presto! :)

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