venerdì 19 ottobre 2012

Libri: Bebè a costo zero, con intervista a Giorgia Cozza

Cari amici del Venerdì del libro, oggi voglio presentarvi un libro speciale, anzi, ho chiesto di farlo direttamente all'autrice, Giorgia Cozza.


Bebè a csoto zero, edito da Il leone verde
Ciao Giorgia, ti ringrazio per aver accettato di fare questa chiaccherata virtuale. Ho letto davvero tanti pareri entusiasti a proposito del tuo libro, Bebè a costo zero, così quando di recente mi sono trovata a dover decidere cosa regalare ad una coppia di futuri genitori, insieme al mio Gonzales preferito, ho pensato al tuo libro. Sfogliandolo mi sono ritrovata in tutto quello che scrivi, così mi è venuta voglia di intervistarti per parlarne anche ai miei lettori.

Cì: Ti andrebbe di presentare il tuo libro a chi ancora non lo conosce? Ci sono tanti libri destinati ai neo-genitori, in cosa si differenzia il tuo, qual’è la sua peculiarità?
Giorgia: Bebè a costo zero è un libro che va un po' (tanto?) controcorrente. È un libro che parla di non acquisti, un libro che vuole regalare ai futuri genitori una buona notizia: non è vero che per accogliere il bimbo che nascerà è necessario spendere migliaia di euro in accessori e liste nascita. E questo senza far mancare nulla al proprio piccino, anzi... E, ancora, è un libro che sostiene le competenze materne, perchè le madri “sanno e possono”. Sono le madri non i prodotti per l'infanzia che hanno garantito la sopravvivenza della specie umana nei secoli. Se poi accanto alla mamma c'è un papà presente e incoraggiante, allora siamo a cavallo...
Bebè a csoto zero, edito da Mondadori

Cì: Come mai hai deciso di scriverlo? Ho letto che c’è un motivo autobiografico, vuoi raccontarlo a chi ci legge?

Giorgia: La proposta di scrivere questa guida è arrivata dalla casa editrice. E quando è arrivata mi ha lasciato molto dubbiosa. Non conoscevo sufficientemente bene le tematiche legate al consumo critico, alle strategie di marketing e alle pubblicità ingannevoli. La mia “preparazione” giornalistica riguardava altri argomenti: i bisogni del neonato, lo sviluppo psico-fisico del bambino, l'allattamento materno, la salute di mamma e bimbo. E così sono partita proprio da qui. Da quello che era il mio campo. Studi e ricerche relativi ai bisogni e alle caratteristiche del neonato e del bambino nei primissimi anni di vita sono la base di partenza per tutte le riflessioni contenute nei capitoli di Bebè a costo zero.

Cì: Il titolo (e ancor più il sottotitolo) è molto eloquente e da anche a chi non ti conosce una buona idea di cosa troverà nel tuo volume, pensi ci siano molte cose che non ci si aspetta siano a costo zero e potrà stupire secondo te chi lo leggerà?

Giorgia: Credo di sì. Almeno, molte mamme mi hanno scritto di aver trovato soluzioni a cui non avevano pensato. Soluzioni a cui, a dire il vero, non avevo pensato neppure io quando aspettavo il primo bambino!

Cì: Certamente molti dei consigli contenuti nel libro sono destinati principalmente alle mamme, ma mi pare sia un libro che possa interessare anche i papà, che ne pensi?

Giorgia: Qualunque libro parli di accudimento, crescita, educazione dei figli credo possa e debba interessare anche ai papà. Loro sono... il papà! È importante che siano informati, tanto quanto le mamme, perchè la coppia possa confrontarsi, riflettere e valutare insieme quali sono le scelte migliori per la propria famiglia.

Cì: Che pensi del ruolo dei papà nella trasformazione delle mamme in consumatrici target?

Giorgia: Il marketing fa leva sull'inesperienza di entrambi i futuri genitori che, in molti casi, quando aspettano il primo bambino non hanno esperienza di neonati o di bimbi piccini, quindi non sanno bene cosa potrà effettivamente servire per accudirlo. Ed entrambi i futuri genitori sono spinti dal sacrosanto desiderio di assicurare tutto il meglio al proprio bambino. Ci potrà anche essere la crisi, risparmieremo su tutto, ma non sui nostri bambini, giusto? Per i figli solo il meglio! Ma il punto è proprio questo, siamo sicuri che il meglio per il bambino si acquisti in un negozio e abbia il cartellino del prezzo?

Cì: C’è qualcosa che desideri condividere con chi sta per diventare genitore?

Giorgia: Quando si scopre di aspettare un bimbo ci si chiede che cosa servirà per accoglierlo e la domanda di rito, in genere è: "Cosa devo comprare?". Ecco, potremmo invece chiederci: "Cosa devo diventare?". Perchè se è vero (e lo è!) che i bebè a costo pressoché zero esistono, è anche vero che un figlio ci chiede tanto, tantissimo. Ma non in termini economici, di acquisti. In termini di mente, cuore, passione e amore.

Ci chiede di rivoluzionare noi stessi e la nostra vita, ci chiede di fare un passaggio epocale da figli a genitori, ci chiede di innamorarci perdutamente ed esserci per lui, per sempre. Non è poco, vero?

Cì: No, assoltamente! Il cambiamento che l'arrivo di un bimbo provoca in noi è inimmaginabile prima...
Ho letto un tuo articolo su Estevill, che è importante dirlo
ha recentemente ritrattato, mi è piaciuto l’accento su quanto c’è dietro anche solo alla scelta delle parole usate, l’evidenziare una mancanza di rispetto verso i bambini ma anche verso i genitori, considerati incapaci di sentire cosa sia meglio per il loro bambino... Qual’è il tuo punto di vista su questo metodo?

Giorgia: Il mio punto di vista su questo metodo è che... ai genitori non servono metodi! Quella tra la mamma e il suo bambino è una relazione personale che nasce, cresce, si evolve di giorno in giorno. La mamma conosce il suo bambino che è unico e speciale, diverso da tutti gli altri. E anche lei è unica, diversa da tutte le altre mamme. Come potrebbe un metodo preconfezionato andare bene per tutti i bambini e per tutte le famiglie?

E in generale diffido degli esperti che vogliono insegnare ai genitori come comportarsi con i propri bambini.

Per quanto riguarda il metodo reso famoso da Estevill, be', basti pensare che Estevill stesso pochi giorni fa ha ritrattato, dichiarando che non andrebbe applicato al di sotto dei tre anni... Nel libro l'età di riferimento era sei mesi. C'è bisogno di aggiungere altro?

Molto meglio seguire il proprio cuore e il proprio buon senso quando si tratta dei figli. Informarsi certo. Confrontarsi, prendere in considerazione punti di vista diversi dal proprio può essere arricchente. Ma poi ogni genitore deve seguire la “sua” strada, trovare la sua soluzione, quella giusta per lui e per il suo bambino.

Cì: Gli argomenti su cui spazi sono tanti, in questo e in altri tuoi libri (Me lo leggi? Allattare e lavorare si può! Allattamento al seno Allattare è facile! La pappa è facile! Quando l'attesa si interrompe, Goccia di vita Benvenuto fratellino Le Storie di Alice, ecc.) dovendo scegliere qual’è il tema che ti sta più a cuore?

Giorgia: Ah, che domanda difficile! Me lo leggi? affronta un tema che amo molto, quello della lettura insieme ai nostri bambini da quando sono piccolissimi fino a... quando avranno piacere di condividere con noi la magia di una storia. Ai testi dedicati all'allattamento sono affezionata perchè le informazioni su questo argomento non sono mai abbastanza. E in Italia sono ancora tante, troppe, le donne che avrebbero desiderato allattare e non ci sono riuscite perchè non hanno potuto contare sui suggerimenti giusti e sul sostegno di quanti le circondavano. Quando l'attesa si interrompe parla di un dolore, quello della perdita di un bimbo nell'attesa, che la nostra società tende ad ignorare e/o minimizzare. È un dolore a cui si doveva dare voce, per ricordare questi bimbi “speciali” che le mamme custodiscono al sicuro nel loro cuore, e per non lasciare sole le donne che stanno piangendo il loro bimbo non nato. Benvenuto fratellino che uscirà a gennaio parla di amore fraterno, un tema appassionante e poco esplorato, poiché spesso ci si sofferma più sugli aspetti critici della relazione tra fratellini (la gelosia, i conflitti, ecc.).

Mi fermo qui... Tanti temi e mi stanno tutti a cuore! :)

Grazie Giorgia sei stata molto gentile e disponibile, condivido tutto quello che hai detto, seguirò con interesse le tue nuove pubblicazioni.

Bebè a costo zero
entra nella mia personale libreria del cuore, quella che consiglio a chi sta per affrontare quella che è sì una incredibile rivoluzione, ma anche il viaggio più bello.


Vi saluto con una segnalazione per chi sta cercando libri per Halloween: lo speciale dello scorso anno.
Buon fine settimana!


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la "nostra" biblioteca su aNobii.



17 commenti:

  1. Bebè a costo zero è un libro che rispecchia in pieno la filosofia Kemate e per questo lo pubblicizzo sempre molto volentieri. L'autrice già la seguivo ma la tua intervista mi ha aiutato a conoscerla ancora di più.

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  2. Bellissima interviste. Grazie :D!
    Un tema così di attualità!

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  3. Sono d'accordo al 100% con l'autrice. Bisognerebbe pensare che un figlio è oneroso non dal punto di vista economico, ma emotivo. Bisogna dedicare tempo ai nostri figli, non comprargli cose.

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  4. Bravaaaaaaaaaaaa Bellissima intervista con domande accurate e belle risposte ;) brava Giorgia!
    E ora aspettiamo bimbi, adolescenti a costo zero... perché ormai noi siamo in quella direzione...

    e a proposito di:"Per quanto riguarda il metodo reso famoso da Estevill, be', basti pensare che Estevill stesso pochi giorni fa ha ritrattato, dichiarando che non andrebbe applicato al di sotto dei tre anni... Nel libro l'età di riferimento era sei mesi. C'è bisogno di aggiungere altro? " ho rivisto quest'estate una "fanatica" ricreduta che ha ammesso che ha funzionato solo col primo, e col terzo non ci ha nemmeno provato, riconoscendone i fortissimi nei... io mandato giù tanti bocconi amari ma a volte, rimanere fuori dal coro, costa sacrificio... un abbraccio

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  5. Non mi deludi mai Cì! Bellissimo post e intervista interessante davvero.
    Io resto sempre sbalordita (negativamente, è ovvio) quando sento neo genitori o chi è ancora in attesa parlare di mille cose acquistate o da acquistare, di sciocchezze assolutamente inutili che secondo me sono uno schiaffo alla miseria, quando ci sono bambini nel mondo che non sanno se sopravvivranno ai primi giorni o, se gli va bene, ai primi anni di vita.
    No guarda, a parte l'errore di viziare i propri figli, che è già grave di per sè, c'è anche questo aspetto qui che a me sta a cuore: non sprecare i soldi, perchè la disuguaglianza nel mondo purtroppo è così grande e netta che vedere liste di nascita chilomentriche mi getta nello sconforto.

    Ciao Cì, buon fine settimana!

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  6. Grazie a tutte per i vostri commenti.
    Mi sono sentita subito vicina al pensiero di Giorgia seguendola in questi mesi sulle pagine di FB dei suoi libri, e quando le ho chiesto l'intervista è stata molto disponibile e gentile, sono veramente contenta che sia piaciuta anche a voi, che anche voi crediate in questo modello genitoriale fatto più di sentimenti che d'oggetti, d'istinto più che di manuali. Mi auguro che libri come questi possano raggiungere molte neomamme - che sono sempre molto vulnerabili - al posto di altri - che si mettono discussione la loro competenza quando sono frastornate e stanche -, nel mio piccolo ne parlo per questo motivo.

    Un abbraccio a tutte e grazie per i complimenti che mi imbarazzano sempre! :)

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  7. Oltre che un libro bello, mi pare interessante come filosofia di vita e di approccio. Grazie per questo post!

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  8. Ciao Cì, torno a commentare dopo un lunghissimo silenzio, nonostante non mi sia persa uno solo dei tuoi post negli ultimi mesi.
    Grazie per questa bella intervista, mi piace la tua idea di far raccontare il libro direttamente all'autore. Nello specifico conosco il testo solo dai racconti di chi l'ha acquistato e me ne ha parlato pur non avendolo mai letto, ma mi trovo perfettamente in linea con la filosofia che ha ispirato l'autrice e con le varie recensioni lette in giro per il web. Mi sono lasciata guidare anch'io per i miei figli dal principio del costo zero o quasi e dell'usato, valore che permea altri aspetti della mia vita e che con i tempi che corrono mi sembra ormai più necessità che filosofia ;-)

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  9. Adoro questo libro e la sua autrice che ho avuto la gioia di conoscere personalmente la settimana scorsa! Anch'io lo consiglio a tutti/e e lo regalo spesso!

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  10. Conosco l'autrice....ma sentir la "parlare" e' stato sicuramente interessante!!!! Brave tutte e due belle domande e belle risposte!!!!

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  11. Bellissima intervista Cì :)
    Conosco questo libro solo dai racconti di chi lo ha letto e dalle recensioni in rete: non ho mai avuto occasione di sfogliarlo, considerata l'esperienza e le mie personali convinzioni forse oggi lo farei solo per trovare conferme e per ritrovare i concetti che con le tue domande sei riuscita a valorizzare.

    A proposito di Estevill, settimana scorsa seguivo questa ritrattazione e le polemiche che si sono scatenate attorno alla cosa: che dire, posso solo essere soddisfatta del fatto che finalmente certe verità vengano a galla, ma non posso che dispiacermi per i tanti, troppi bambini estevilizzati al mondo.

    Buona settimana
    Grazia

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  12. Ho sentito molto parlare di questo libro, ma ancora non l'ho mai sfogliato. Prima ero scettica nel pensare che si potesse spendere poco per un figlio, anche per la volontà di non farle mancare nulla, invece nella realtà e per necessità la nascita di nostra figlia ci ha colti proprio nel pieno della crisi economica e grazie ai prestiti di vestitini, scarpe, giochi e accessori vari dalla culla al riduttore per wc, direi che ci siamo riusciti. Sono d'accordo sul fatto che sia molto più importante focalizzarsi sulle nostre risorse umane da dedicare ai figli. Anch'io la seguo su fb. Complimenti per l'intervista interessante e adesso vado a dare un'occhiata al tuo speciale di Halloween dell'anno scorso!:-)

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  13. Ho letto diverse recensioni di questo libro, tutte positive... questa volta c'è un tocco in più grazie all'intervista...

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  14. Ho imparato che il bebè è a costo zero da mia mamma. Per questo dalla nascita di D. ci siamo fatti prestare o abbiamo acquistato usato.
    Però concordo che questo libro può essere un'ottima idea regalo, nonostante la crisi le pressioni sui neogenitori sono parecchie!

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  15. So già a chi regalarlo.
    Io ho fatto alcuni acquisti inutili (il tiralatte all'inizio) altri utili, almeno per me (un buon passeggino e il marsupio) che poi sono passati ad altri (ora siamo al terzo passaggio). Ma grazie a amiche e parenti tutto il riusabile è stato riusato.

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  16. Condivido appieno. Soprattutto quando l'autrice ti risponde che i neo genitori dovrebbero pensare non "cosa comprare" ma "cosa devo diventare" .

    Il riferimento a Estivill......non ho parole.

    alessandra

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  17. Grazie ancora a tutte. Vi ho lette in questi giorni, date voce anche ai miei pensieri sul tema.
    Io ho prestato (e ancora presto) molto, ho dovuto comprare (o ricevere in dono) praticamente tutto (tra amiche eravamo tutte incinte negli stessi mesi, e in famiglia sono la prima figlia, nipote e ora mamma), ma ho cercato di farlo con senno, anche se pure io ho preso cose che non riprenderei..
    E' stato però per esempio emozionante e molto bello recuperare alcuni vestitini di famiglia, o i giocattoli di quando eravamo piccoli noi, questo più ora che cresce che all'inizio.

    ciao!

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