martedì 2 ottobre 2012

Lo scrittore, arte nel verde

Oggi vi porto in visita nel mio - solo emotivamente - Parco [di Monza], a vedere una curiosa installazione permanente, Lo scrittore, di Giancarlo Neri.







Lo scrittore è un'opera alta 10 metri (vi prego di far attenzione alla bici di mio marito nella fotografia per farvi un'idea delle dimensioni al vero), è stata esposta nel 2003 a Roma, a Villa Ada, e nel 2005 a Londra, nel parco di Hampstead Heat e dal 2005 si trova a Monza, donata da una casa farmaceutica locale in occasione del bicentenario del Parco.

L’opera, come affermato dall'autore, “celebra la solitudine dello scrittore”, con il significato simbolico del processo creativo della scrittura, che “obbliga” ad un isolamento totale dal mondo esterno. Lo scrittore, estraniandosi dalla realtà che lo circonda, rimane solo, al tavolo su cui lavora. Collocando Lo Scrittore negli spazi aperti del parco cittadino, si superano i confini tra il mondo esterno e l'interiorità, tra lo spazio aperti e l'ambiente chiuso. L’opera annulla i limiti imposti dalle aree espositive, e si inserisce in un luogo di frequentazione quotidiana, instaurando un legame profondo con la natura circostante.

A questo link, fonte della precedente citazione, potrete trovare un approfondimento.

Mi è parsa interessante anche questa riflessione:
[Giancarlo Neri] ama confrontarsi con la natura degli spazi, sfruttandone caratteristiche, limiti, possibilità e condizioni. Una vocazione al confronto col reale che punta al coinvolgimento –spesso ironico – dello spettatore e spinge verso la trasformazione radicale dei contesti. Più che collocare un’opera in uno spazio, Neri la utilizza come generatore di alterazioni percettive, scegliendo la via dell’arte pubblica come dimensione espressiva principale. 
Helga Marsale (fonte)





Dal vivo, l'impressione è quella di un'opera calata in un contesto apparentemente estraneo, è in un grande prato accanto a una delle tante cascine antiche presenti nel Parco, che oggi è un noto ristorante (lo vedete come sfondo in questa fotografia). Il luogo di interesse storico più vicino è Villa Mirabello, a qualche centinaia di metri, Lo scrittore risulta collocato alle sue spalle, oltre quello che un tempo era l'agrumeto esotico e in prossimità delle nuove scuderie, ma non risulta visibile dai viali principali. Bisogna proprio andare a cercarlo, essendo in un'area decisamente tranquilla, anche per questo sicuramente coglie di sorpresa chi non lo ha mai visto o non si aspetta di trovarlo, anche per le dimensioni così imponenti, benchè tutto sia così grande in questo parco ma non è quanto ti aspetti di trovare. Viene istintivo giocarci sotto, forse in risposta a un sentirci piccoli piccoli che evoca la nostra parte infantile sempre viva in noi, come è immediato leggere lo stupore dei piccoli veri, come sempre incuriositi dalle novità e stimolanti con le loro domande sempre pertinenti.


La scelta della collocazione da scoprire è coerente con la solitudine dello scrittore che si dipinge in modo convenzionale.

Ho trovato molto interessante, a integrare ma anche sconvolgere luoghi comuni, il contributo di Zadie Smith, scrittrice che ho apprezzato in Denti Bianchi, sulla solitudine dello scrittore. Vi invito a leggerlo, è un po' macchinoso reperirlo, ma ne vale la pena (dovrete andare sul sito di Neri, e da "Text" scaricarne il pdf). Una citazione per invogliarvi alla lettura e scoprire cosa intenda:

Writing is not lonely, not when it’s going well.
Mi è parsa anche molto importante la lettura di questa autrice dell'opera di Neri di cui vi riporto giusto dieci righe, usufruendo del diritto di corta citazione.
A first reading of Mr Neri’s sculpture seems strongly to suggest loneliness. The scale, the separation. Here is the isolation of disproportion (and what is more disproportionate than deciding to spend the majority of one’s life alone at a desk making sentences?); here is the sadness of extraction – a desk and a chair without any computer, pens, walls, bookshelves, paper or, vitally, a person, to make the desk and chair meaningful. It is true that these two items, at first glance, appear to be the props of a lonely existence.

But to me, Giancarlo Neri’s sculpture is also about the great pleasure of writing, which is, I think, the sense of connection the writer feels, to other human souls and to the natural world. Here is a lonely desk, a lonely chair, but they are not sat atop a lonely mountain.

ZADIE SMITH, JUNE 9TH 2005, fonte

E' calzante la scelta di uno spazio verde così importante per Lo scrittore, anche se alla luce di cosa ho letto, ho colto quasi un tradimento dello spirito originario dell'opera nella scelta di una posizione un po' defilata.

Zadie Smith spiegava che a Londra era posizionata in un punto del parco di Hampstead Heat molto fruito, quindi era costantemente contornata di persone. Le dimensioni del Parco di Monza, uno dei parchi di maggiore rilevanza storica, il più grande parco recintato in Europa con i suoi quasi 700 ettari, fruito anche da 60mila persone al giorno - escludendo le centinaia di migliaia che accorrono per il GP ovviamente -, sono tali per cui niente è veramente affollato, salvo in momenti precisi dell'anno quando ci sono manifestazioni importanti, ed la scelta di escludere altri luoghi del parco più famosi e frequentati, immagino sia stata una scelta obbligata - e assolutamente condivisibile - per mantenerne intatto il valore storico.


Questo post è ospitato anche dal POSTorming di Ottobre di Homemademamma!



13 commenti:

  1. La trovo imponente ma di una bellezza ineguagliabile... Se abitassi a Monza credo proprio che ci passerei intere giornate sotto quella scultura, per sentirmi tutt'uno con la solitudine mia e quella dello scrittore, unirla insieme per sentirsi meno soli ma comunque liberi da legami e da altro che potrebbe disturbare la nostra quiete interiore che ci lascia scrivere nei fogli del cuore o nei fogli di carta.
    A Roma nel 2003 me la sono persa, sarebbe stupenda vederla...

    Ti ringrazio per questa speciale condivisione di immagini e parole!

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  2. grazie Cì, ho letto al volo poi ci torno con calma! :*

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  3. mi sono presa tempo per leggerti tutta. Grazie per questo post meraviglioso, e per questa chicca che io beatamente ignoravo. Organizzerò presto un pic nic con la famigliola, mi pare doveroso ... ;-D

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  4. A quanto pare scoviamo sedie ovunque in questi giorni :)
    Molto belle queste riflessioni e imponente la visione di questa solitudine.

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  5. Non ne sapevo nulla....ne mi sono mai imbattuta in essa a Roma....che vergogna!!!! Peccato perche' mi sarebbe piaciuto vederla dal vivo

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  6. Grazie a tutti, i vostri commenti mi hanno fatto molto piacere e anche riflettere, è un'installazione assolutamente particolare, e come tale suscita reazioni molto diverse, persino solo a parlarne.

    Credo che a Roma sia rimasta poco, e comunque non si riesce a vedere tutto, non fatevene un cruccio.

    ciao!

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  7. Che roba incredibile! Io penso che dal vivo resterei imbambolata davanti a quest'opera, mi piacerebbe tantissimo...già mi piace nelle tue foto, figurati :-)
    Tutto il post poi è interessantissimo, brava!

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  8. Bellissimo post!!! Mi piacciono questi allestimenti!

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  9. Grazie!
    Va detto che dal vivo un po' di poesia si perde guardando proprio a terra (... ), ma è interessante, sì. E grazie per i complimenti.

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  10. sembra aver ingerito la pozione di alice nel paese delle meraviglie! E' molto particolare. peccata non averla vista a Roma nel lontano 2003. Dal vivo deve essere impressionante

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  11. torno. ho riletto con calma, finalmente. hai scritto un bellissimo post, approfondito e serio come tu sai fare. lo lascio lavorare dentro me, grazie ancora.

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  12. Che bella! Si può applicare anche alla solitudine del traduttore... o della traduttrice, come la sottoscritta, che guarda caso sta proprio traducendo Zadie Smith...

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  13. Scusatemi per il ritardo nelle risposte ai commenti, li leggo subito perchè mi arrivano per posta, ma poi a volte ci vuole un po' perchè riesca a tornare a rispondere :)
    Grazie a tutti.
    @Silvia io tengo d'occhio il tuo blog con gli aggiornamenti delle tue traduzioni e quando finisci questa penso che la leggerò volentieri! Mi piace ZS. :) ciao!

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Grazie per il tuo commento, le tue impressioni per me sono preziose :-)
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