venerdì 8 novembre 2013

Libri per bambini: prime letture

Cari amici del Venerdi del libro 
oggi torno a parlarvi di libri per piccoli, piccoli lettori in questo caso. 

A settembre è iniziata per noi la Grande Avventura Scuola e eSSe ha iniziato ad avvicinarsi ai libri con un altro interesse e spirito. La mia preoccupazione era ed è di evitare un disamore da letture imposte o scelte da altri, vorrei che mia figlia si rapportasse ai libri con la stessa gioia di sempre, leggere è sempre stato un momento di coccole per noi, un appuntamento quasi quotidiano di condivisione che ci ha portate ad esplorare emozioni, culture lontane, tanti argomenti diversi.

Siamo però state molto fortunate: hanno un'attenzione speciale per i libri le nostre - lo dico già con affetto e grande stima - maestre. 


Tengono conto degli interessi ed alle unicità dei bimbi, le due maestre principali ci hanno detto, fin dal primo giorno di scuola, che avrebbero adottato metodi alternativi. 
Hanno per esempio scelto di acquistare per la classe intera testi alternativi, libri diversi che verranno condivisi dai bimbi, che gireranno in base a necessità, caratteristiche e gusti di ogni bimbo, dato che ognuno ha con una sua storia, arriva con un suo bagaglio di conoscenze e di abilità già acquisite o ancora da perfezionare.
Qualcuno infatti sapeva già leggere e/o scrivere, qualcuno solo il proprio nome e poche paroline, altri nemmeno quello, qualcuno ha un genitore stranieri, o anche due, un bimbo non parlava nemmeno italiano quando è entrato in classe la prima volta: la casistica è varia.  Tutti, ci hanno assicurato, arriveranno ad acquisire le competenze richieste, ma ognuno a modo proprio, con i propri ritmi e tempi. E per quanto possibile attenzioni dedicate (dovremmo aprire, a margine, il tristissimo capitolo tagli alle risorse della scuola, che son tanto più gravi per chi ha bisogni speciali, ma non è la sede), il messaggio di queste maestre è stato in buona sostanza che ogni bambino è meravigliosamente unico e loro cercheranno di tenerne conto, ma anche di valorizzare a questo dato di fatto.

Per quanto riguarda italiano, questo si è tradotto nell'acquisto con le cedole di tutti (i libri delle elementari sono rimborsati dal comune) di tanti volumetti che poi andranno ad arricchire la biblioteca della scuola: l'ho trovata un'idea fantastica e per più motivi! Quando li hanno mostrati al primo consiglio di classe è stato emozionante: sono comparsi sui banchetti ad isola manciate di libri, mi brillavano gli occhi! Molti sono piccoli-piccoli, brevi favole in stampato maiuscolo; alcuni più voluminosi e già in stampatello, con storie e messaggi più complessi che serviranno per lavori più elaborati tutti insieme o a gruppi; alcuni in rima, per fissare concetti e temi - diversamente forse noiosi - che fanno parte del programma, e c'è anche qualche albo illustrato di grandi dimensioni. Spiccavano i nomi degli autori che le amiche del VdL più specializzate nei libri per bambini conoscono e amano, ma anche altri che sinceramente non avevo mai considerato.

La maestra di italiano ha mandato a casa, sin dalla prima settimana, dei libri, ogni venerdì, specificando che nei primi tempi (variabili per ogni situazione) il compito di leggerli ai nostri bambini sarebbe toccato a noi genitori. L'ho considerato un invito soft alla lettura a 4 occhi, perché, mi dicevo, quando ancora non focalizzavo bene il tutto - o forse mi sembrava semplicemente troppo bello per esser vero -, una finalità didattica specifica deve esserci, ma ho colto soprattutto una delicata e precisa attenzione affinché l'oggetto libro entrasse in ogni casa, anzi in ogni famiglia, sotto i migliori auspici, anche dove magari faceva capolino per la prima volta, perché la lettura fosse - o restasse, o diventasse - un momento di condivisione rilassato, e non un compito imposto, qualcosa di costruttivo e divertente - lo dico soprattutto in base ai libri scelti -, insomma non un dovere ma un piacere.

Inizialmente i libri venivano consegnati il venerdì mattina e restituiti a inizio settimana - con l'elasticità di accettare che a volte le famiglie si concedono week end molto pieni e totalmente all'aria aperta o proprio via da casa, in cui non c'è il tempo che per una lettura veloce prima di crollare tra le braccia di Morfeo, e per certi libri è un vero peccato -. 
Ho chiesto, alla prima occasione, se fosse possibile render settimanale il "prestito" - ai bimbi è solo chiesto di imparare a gestire i libri come se si trattasse di quelli della biblioteca pubblica, per cui devono compilare una scheda con autore, disegnatore, editore, e data - e il risultato è che, accolta la mia e probabilmente altre istanze, a fine settimana ogni bimbo ha un libro a disposizione: se gli piace particolarmente, o non fa in tempo a leggerselo con calma, lo tiene più a lungo del week end; se lo restituisce a inizio settimana ne avrà un altro, fino a nuova redistribuzione, se durante la settimana succede qualcosa o è attratto da qualche libro può anche tenerne a casa due, se no ci metta il tempo di cui ha bisogno per poterlo scambiare con i suoi compagni. Se un bimbo sta assente quando i genitori vanno a prendere i compiti per lui / lei avranno anche un nuovo libro per allietarne il morale.

Da settembre ad oggi è cambiata poi una cosa molto importante: nelle prime settimane era la maestra a consigliare o almeno leggere i titoli dei libri, che sono tutti in uno scaffale in aula - ma si possono avere anche quelli della biblioteca della scuola, cui da quel che ho capito dai racconti di mia figlia accedono anche all'intervallo quando piove, o su richiesta - ora sono i bimbi che scelgono, praticamente in autonomia, e a volte chiedendo consiglio a chi l'ha già letto: piccoli lettori crescono!!! :D

Proprio dei primi libricini che hanno raggiunto casa nostra vorrei parlarvi oggi, dopo questo lungo ma secondo me doveroso preambolo - non solo in negativo dobbiamo parlare della nostra [im]pover[it]a Scuola pubblica! -. Siamo a circa una decina, vi voglio presentare i primi che abbiamo letto, si tratta di libri in stampatello maiuscolo, di piccolo formato, poche pagine, con poco testo, immagini molto serene, e a volte anche giochini (o meglio esercizi) a fine volume.

La Mucca Moka e i segreti della montagna, di Agostino Traini, Emme Edizioni, collana Prime pagine.
E' stato il primissimo per eSSe, e devo dire che sulle prime non è che mi abbia entusiasmato, invece poi ho capito, smettendo di valutarlo con i miei criteri abituali, che è invece del tipo perfetto per le primissime letture: poco testo, semplice e ripetitivo (si familiarizza prima con i fonemi, allitterazioni frequenti aiutano),  disegni simpatici, una protagonista in cui i bimbi possono identificarsi e un messaggio positivo chiudono il cerchio. 

La Luna Giovanna va in vacanza, di Nicoletta Costa, Emme Edizioni, collana Prime Pagine.
La Luna Giovanna decide di concedersi una vacanza, e se la merita proprio! Mi ha divertito il modo deciso con cui la protagonista mette in riga chi si permette di dubitarlo. Testo decisamente semplice, illustrazioni solari e rasserenanti come lo sono sempre quelle di questa autrice, un altro testo per avvicinarsi alle prime letture in autonomia, gradualmente: arrivato a casa dopo pochi giorni dall'inizio della scuola, facevo riconoscere alla mia bimba solo le lettere che stavano iniziando ad imparare in classe, ma solo quando ne aveva voglia lei.


Mucca Moka Sei grande. Agostino Taini, Einaudi Scuola
un libro più lungo e articolato, con due episodi diversi che vedono di nuovo, per noi, la Mucca Moka protagonista. Nel primo condividerà esperienze, sapere, e anche ricavi (è una piccola e sveglia imprenditrice questa simpatica erbivora ;) ) con cui supporterà gli amici, e insegnerà a tutti i segreti della perfetta cioccolata calda. I bimbi possono vedere come un'idea e lo spirito di iniziativa possano esser usati a beneficio della propria comunità. Nel secondo invece aiuterà a giovani lettori a familiarizzare con il calendario e le stagioni.  Essendo eSSe in quei giorni assente, ci abbiamo fatto un lavoretto come da nostra abitudine di homeschooler ;) provando ad associare anche noi qualcosa ad ogni mese.


Che sbadata! di Elisabetta Carre, Carthusia.
Questo è un libro della biblioteca della scuola, non di quella della classe. 
Un volumetto cartonato molto vissuto, probabilmente un dono (ci è stato detto che possiamo donare libri e giochi che i bimbi non usano più, per gli intervalli dei giorni di pioggia quando non si può andare in giardino a giocare all'aria aperta).
E' arrivato a metà settimana, come extra lettura. Un messaggio? A buon intenditor... 
La maestra in un'occasione mi ha detto che alcuni bimbi chiedevano e richiedevano cosa dovessero fare durante le lezioni, si vede che la mia era nel novero di quelli che facevano più fatica a prestare attenzione per tante ore di fila. Ci ha offerto lo spunto per parlarne a casa. 
Mi ha colpito l'onestà della mia bambina, è bastato chiedere "anche tu sei un po' sbadata a volte?" e lei ha detto di sì, così ho avuto conferma di quanto sia lunga e impegnativa la loro giornata scolastica, e anche di come le maestre si inventino giochi o esercizi per recuperare la loro attenzione o farli riposare un po', e che loro sono benissimo consapevoli di quando sono vivaci, e della differenza tra scambiare due parole o lavorare in gruppo e disturbarsi a vicenda, dei momenti di gioco e di lavoro, e di quando qualcuno esagera e le maestre si arrabbiano davvero. Insomma crescono. :)


Che approccio alla lettura c'è nelle vostre - di insegnanti o genitori - case e scuole? Ai vostri bambini piacciono ancora i libri da che vanno a scuola?
Se ne è già parlato qui:
Linkatemi i vostri post nei commenti se mi è sfuggito qualcuno! 

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea,
le istruzioni per partecipare all'iniziativa e i link agli altri blog che hanno aderito.
Su Pinterest tante board con le recensioni di tutti i partecipanti

Arrivederci al prossimo appuntamento! 

19 commenti:

  1. L'idea delle vostre maestre di comprare libri vari per la biblioteca è da condividere, siete state fortunate a trovare una relatà del genere, fortuna che è capitata anche al mio primogenito che è sempre stato un gran lettore ed è passato dalle prime letture in stampatello maiuscolo a Harry potter nel giro di qualche anno. Nella sua classe non è mai stato obbligato a leggere un libro in particolare ma è stato sempre libero di scegliere quello che voleva al momento e questa libertà gli ha rinforzarto l'amore per la lettura.

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    1. Sì molto fortunate con le due maestre principali!!! :)
      Che bella storia di amore per la lettura per il tuo primogenito, mi piace leggere queste testimonianze, grazie!

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  2. Le nostre maestre hanno sempre utilizzato la libreria scolastica che ha ben 5mila titoli acquistati tutti con iniziative di insegnanti e genitori, per questo il vanto e l'orgoglio di farne uso. Lasciavano liberi i bambini di scegliere il titolo più simpatico dai disegni. Il primo anno penso di aver letto almeno 10 volte la carica dei 101, perchè lui lo riprendeva sempre. Secondo la maestra era giusto che fosse libero anche in questo. A casa abbiamo tanti libri di Nicoletta Costa. Quando è riuscito a leggerli da solo era molto felice.

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    1. Caspita! Anche la nostra ha tanti titoli, ma non saprei proprio dire quanti, e credo siano stati in maggior parte donati e lo scorso anno grazie ad un'iniziativa in collaborazione con un editore per cui ogni tot acquisti di libri da parte delle famiglie produceva donazioni in libri alla scuola.
      Sono d'accordissimo con la maestra, che è poi lo stesso meccanismo per cui noi adulti, con il nostro potere d'acquisto, se prendiamo in biblioteca un libro che ci piace dopo lo acquistiamo per poterlo rileggere quando ci va...

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    2. ...e ci credo sia stato felicissimo di poter leggere i suoi libri, anche a eSSe è successa la stessa cosa :)

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  3. Devo ancora arrivare alla prima elementare, orsetta curiosa ha cominciato ora la scuola dell'infanzia :-), ma io includerei anche le storie della pimpa. Ci sono alcuni libri scritti in stampato maiuscolo e con le immagini che sostituiscone alcune parole!

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    1. Li abbiamo :) Io che non butto via niente - e i libri MAI - mi son ritrovata un'eredità di libri scriti in maiuscolo che avevamo abbandonato ma che ora tornano utilissimi :)

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  4. Che meraviglia Cì. Mi piacciono moltissimo le vostre maestre, tanto tanto! Scegliere dei libri alternativi da far girare tra i bimbi a seconda delle esigenze non è scelta facile, sicuramente richiede impegno da parte loro nel dare attenzioni diverse a ogni bimbo ma è davvero una cosa meravigliosa! Grazie per i titoli dei libri, me li segno e linko il tuo post nel mio VdL del 25/10.

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    1. :) siamo fortunati perchè sono maestre esperte e quindi sono andata spedite con un metodo che usano da anni. Ci hanno spiegato che con le compresenze era molto più efficace, ma comunque loro si impegnano tanto e soprattutto fanno proprio una squadra. L'avevo visto, grazie! :)

      Mi spiace che non vi diano libri in prestito, a me spiace dire che se alcuni libri sono arrivati a casa nuovi - non solo la prima settimana - alcuni erano già maltrattati e i giochini in fondo erano stati fatti (e non cancellati, alla fine l'ho fatto io) per cui ho pensato che o il bimbo era stato lasciato solo senza supervisione (può capitare... ma il libro andava "letto insieme"), o la gente non pensa a chi verrà dopo?
      Sono sicura che ne avete donati molti :)

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    2. Peccato che alcuni libri siano già rovinati. Per me i libri sono molto importanti e meritano rispetto, cosa che ho insegnato a Samu. Infatti anche lui li tratta con cura, magari può capitare che ne rovini uno ma in linea di massima è davvero attento :-)

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  5. Dimenticavo: da noi purtroppo niente libri in prestito a casa. Almeno per ora. Non so se la scuola sia dotata di una biblioteca interna, io spero di sì, per ora le maestre ci hanno chiesto di donare libri e giochi da tenere in aula e da usare per la ricreazione dopo il pranzo nei giorno piovosi o freddi. Non so quanti libri siano stati raccolti... noi ne abbiamo donati parecchi!

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  6. Che bell'approccio hanno le vostre maestre. Noi siamo in seconda elementare e con gli insegnanti stiamo ripartendo da zero, dato che abbiamo cambiato sezione.
    Devo dire che nonostante l'anno terribile vissuto in prima elementare da mio figlio, l'amore per i libri non gli è ancora passato e ora qualche volta si concede alla sorellina: leggendole lui il libro della buonanotte, quando si tratta di letture non troppo complesse!!

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    1. Che bello, come è dolce il tuo bambino con la sorellina. Allora buona fortuna :)

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  7. a noi hanno detto che a primavera proporranno qualcosa di simile, nel frattempo con la scusa della storia della buonanotte leggiamo noi quattro, una frase per ciascuno e per topino solo qualche parolina
    sai che anch'io ultimamente parlo spesso (diciamo quasi sempre) di libri per le prime letture, credo che qualcuno mi odierà....però sono convinta che avvicinare i bimbi alla lettura senza annoiarli sia l'unico modo per non fargli vivere questo inizio non proprio interessante, ciao Natascia
    p.s. se ti va puoi passare da noi e trovi tanti libri scritti in stampato maiuscolo proprio per la prima elementare

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    1. Passerò sicuramente :)
      Anche io parlo sempre di libri ;) e spessissimo sono per bambini.
      Noi abbiamo ormai distinto: letture a due voci come esercizio, che spesso è spontaneo (oltre ai librini che arrivano da scuola, dal cartello in strada, alla lettura dei nomi dei produtti che abbiamo negli armadi) ma totalmente di "coccola" a richiesta quando mi chiede espressamente di leggerle un libro "tutto tu, mamma", sempre al momento della buonanotte :)

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  8. Mi paiono approcci didattici e iniziative molto belle e molto intelligenti. E anche i libri scelti sono di qualità, sia come temi, sia come autori sia come case editrici, visto che Einaudi Scuola ed Emme Edizioni sono veramente ottime in questo campo. Che bello vedere una scuola che funziona bene e coinvolge tutti in un bel processo/progetto di apprendimento insieme!

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    1. Cara 'povna, ci tenevo leggessi anche tu questo post, come sai sono sostenitrice della Scuola Pubblica e mi piace emergano le realtà positive e vengano raccontate le iniziative e strategie delle singole persone che ci lavorano con passione. Certo un paio di mesi sono pochi per farsi un'idea, ma per ora l'impressione è ottima, almeno per queste due maestre principali (le altre non le ho ancora inquadrate e nemmeno potute conoscere tutte, nota dolente di questa scuola è senza dubbio la comunicazione, ma so che ci saranno tempi e colloqui per capire quel che mi sfugge).

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  9. Ciao Ci, qui in Francia alla scuola materna internazionale ( scuola pubblica) di S. Il prestito e' cominciato il primo anno di materna sia per la classe di francese che per quella di italiano. Sono i bimbi che scelgono e portano a casa i libri per una settimana. La maestra li aiuta e per la classe di italiano, ci sono alcuni genitori addetti alla biblioteca, che aiutano i bambini che chiedono consigli. Ora al terzo anno di materna, s. Porta un libro di francese a casa e tre libri di italiano a settimana. Questo continua anche alla scuola elementare. Una bella iniziativa e un progetto che comincia fin da quando sono piccini! E.

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    1. Cara E., lì in Francia partite avvantaggiati, è noto che c'è un'attenzione particolare anche da parte degli editori, che, ho letto, coccolano i babylettori e le loro famiglie con politiche di prezzi e diffusione dei libri per bambini efficaci e mirate. La vostra scuola internazionale direi che è proprio ben organizzata! Son contenta per la tua S. :) anche se so bene che lì già dalla materna non si scherza e 4 libri a settimana ne sono prova!
      Un abbraccio e grazie per aver lasciato la tua testimonianza. :)

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