Poi è tornata eSSe da scuola.
-"Mamma oggi abbiamo parlato della Memoria..."
-"Il Giorno della Memoria?"
- "Sì..."
- "E cosa vi hanno detto?"
- "La maestra E. (di italiano, ndCì) ci ha detto che si ricorda quello che è successo tanto tempo fa, cioè quando quelli che davano fastidio soltanto perché avevano una religione diversa non volevano fare la guerra e quindi per quello dovevano portare una stella gialla su tutti i loro vestiti o potevano essere ammazzati o messi in galera. E i bambini che andavano a scuola non poterono più andarci. E i papà non poterono più lavorare. E chi lavorava nei negozi non potè più anche lui lavorare... E quando gli altri vollero che ...come si chiamano?"
- "Gli ebrei?"
- "Sì... gli ebrei, non stessero dove c'erano loro gli dissero di andare in un altro posto"
- "...dove?"
- "un paesino minuscolo..."
- "e... ? "
- "e la maestra ha detto che il resto della storia ce lo spiega l'anno prossimo, però io ho pensato che se è un paesino minuscolo e lì non disturbano nessuno forse è meglio per loro, perché lì forse non c'è la guerra..."
...
"Sotto alla scheda dove c'era scritto tutto questo (che sono curiosissima di vedere quando porteranno a casa i quaderni venerdì) abbiamo disegnato la mamma che cuce le stelle gialle sui vestiti delle bambine"
- "Cosa hai pensato mentre disegnavi quella mamma?"
- "Era una cosa bella perchè a me piaccerebbe un vestito con le stelle, ma era una cosa brutta per il motivo, che se non lo facevano potevano ammazzarli, e però se lo facevano poi tutti gli stavano alla larga, e i bambini non potevano più andare a scuola o uscire a giocare perchè c'era la guerra, dovevano sempre stare in casa..."
Non voglio sciupare queste impressioni così candide e significative e chiudo così il mio post.
Edit: ripartendo dai commenti ho deciso di scrivere un secondo post: come possiamo e dobbiamo raccontare la realtà ai bambini?
Non servono neppure i commenti ad un post come questo!
RispondiEliminagià...
EliminaPosso fare la polemica? ma è la cosa giusta far volare la fantasia dei bambini, sapendo già che l'anno prossimo quel castello in aria svanirà e tutta la favola si rivelerà un dramma? Forse aspettare direttamente gli anni a venire non avrebbe dato illusioni vane a questi piccoli sensibilissimi bambini...
RispondiEliminaScusa, ma a me sembra un modo per dire e non dire. E dare libero sfogo alla fantasia che verrà poi distrutta mi lascia molto perplessa.
Partendo dal tuo commento e da quanto ho letto sul tuo blog ho pesnato di scrivere un nuovo post. Grazie!
EliminaAdoro questo tipo di post e commenti perchè danno il via a mille riflessioni e fanno pensare, pensare... Io penso che ai bimbi sia giusto dire sempre la verità e la maestra di eSSe è stata brava, secondo me, a spiegare ma non esagerare del dare informazioni. I bimbi di oggi sono svegli e son sicura che si sono accorti che era un giorno speciale, Samuele sbircia cosa scrivo, guarda le foto che vede su facebook... Forse avrebbe potuto domandare e cosa avrei potuto dire? Non è niente? E come la mettiamo con Babbo Natale? Paragone assurdo e forse senza senso, lo so, ma illudiamo i bimbi facendogli credere che c'è un personaggio buono che ogni anno porta loro un dono... Quando c'è stato il terremoto in Giappone Samuele era piccino e a scuola hanno detto una preghiera, la maestra della scuola infanzia ha detto ai bimbi che erano morte tante mamme... Lui ne è rimasto molto colpito e nei giorni seguenti ha fatto mille domande, naturalmente non sapeva neppure cosa fosse il Giappone. Non so se la maestra abbia fatto bene o no. Ora corro a leggermi il post di Cì perchè pure io ho sempre tanto da imparare e spesso non cosa sia giusto o fino a che punto sia giusto. Bello conoscere persone come voi che si fanno mille domande e cercano le risposte :-)
EliminaGrazie, eSSe.
RispondiEliminaCome hai scritto da te, è opportuno parlarne, riparlarne, fissare nella momoria collettiva che è veramente successo. Purtroppo.
Eliminala maestra di Sofia non ne ha parlato in classe … che pensare, se non lo sa lei, che è maestra, come affrontare l'argomento! mah! sono un po' perplessa.
RispondiEliminaCiao!