sabato 8 marzo 2014

Donne

Mentre in occidente la festa delle donne è ormai prevalentemente un fenomeno consumistico, o almeno io la vivo così, ci sono ancora luoghi dove è un'occasione importante per provare a far valere i propri diritti.

L'impegno a parlare di donne con rispetto e a costruire una società più virtuosa dovrebbe esser quotidiano, ma se una festa comandata può aprire uno spiraglio dove normalmente arriva poca luce, perché non approfittare per puntare un faro?

La forza delle vedove del Ruanda (video)
L'appello delle donne saudite per ottenere la parità dei diritti

Non è che guardando chi sta peggio ci si senta meglio, eppure certe notizie mi colpiscono sempre molto, mi sembra incredibile che il mondo viva in epoche diverse cambiando latitudine. Soprattutto non riesco a smettere di stupirmi di come a certe realtà ci si possa abituare, in un certo senso, di come in certi luoghi occorra l'autorizzazione per studiare, per guidare, per andare dal medico, di come in ogni guerra lo stupro diventi un'arma convenzionale, ma anche di come un po' ovunque ci sia la piaga del femminicidio. E questo è vale dalla notte dei tempi e ovunque. Purtroppo.


Buon ottomarzo lettrici. E lettori.


Dolce Mimosa

 

6 commenti:

  1. Buon 8 marzo anche a te, e grazie per la tua attenzione alle realtà dove normalmente arriva poca luce :-)

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  2. Un post che apprezzo moltissimo, il tuo.
    E vado subito a vedere il video e a leggere l'articolo che hai linkato.
    Un abbraccio.

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  3. Grazie Cì, donne di ogni latitudine, donne così simili, ma trattate in modi così profondamente diversi... civiltà o bestialità. Difficile distinguere, a tutte le latitudini...

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  4. Grazie per questo post! Penso anche io che in occidente la festa della donna sia ormai solo un fenomeno consumistico e le nuove generazioni spesso non sanno neanche quale sia la commemorazione dell'otto marzo! Bellissimo il video sul Ruanda che hai postato.....mi sono commossa.....storie pazzesche! Toccante quello che dice la fondatrice dell'associazione...."Sono dei morti in vita per le atrocità subite, la vita non è più normale, è un altro modo di vivere e sopravvivere".....fa riflettere, soprattutto sull'importanza che diamo spesso a certe banalità della nostra vita occidentale! Grazie, buona giornata
    Serena

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  5. Condivido prevedibilmente le tue osservazioni su certe declinazioni della festa in occidente. Però anche, ancora forse prevedibilmente, la possibilità di poter usare lo spiraglio di una festa comandata per parlare di altro. Ieri un mio ex alunno ha espresso il suo augurio alle donne aggiungendovi una glossa "per coloro che vorrebbero esserlo, e la società ancora glielo vieta nei fatti" - mi è piaciuto questo spunto transgender, e lo faccio mio, unendolo idealmente alle osservazioni, come sempre mai scontate, che fai qui. Buon ottomarzo a tutti. Perché quando sarà per tutti davvero non ci sarà più bisogno di festeggiarlo.

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  6. @Tutti: grazie, son contenta che abbiate apprezzato, l'ottomarzo è, se vogliamo, un'occasione.

    @Serena: anche a me ha colpito quel passaggio e un po' tutta la storia, grazie della tua visita. :)

    @ 'povna: bellissima riflessione quella del tuo ex alunno, altrettanto prevedibilmente non posso che sentirla mia. Io ho chiuso con un augurio rivolto alle donne ma anche agli uomini perchè penso che sia questione di civiltà che riguarda un po' tutti, quella della garanzia di diritti minimi, senza barriere di genere, e ovviamente di identità.

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Grazie per il tuo commento, le tue impressioni per me sono preziose :-)
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