giovedì 21 agosto 2014

Dolce far poco, crostata da trasferta

Come ogni anno, trascorriamo i giorni a cavallo di ferragosto da mia nonna, in montagna, e come di consueto mi diverto e sperimento dentro quella che è una cucina per sciatori di passaggio in inverno e persone d'età in villeggiatura in estate (leggete: super super basica e con dotazioni datate).

Oggi voglio pubblicare una ricetta che mi ha davvero soddisfatto: avevo voglia di un dolce leggero da colazione e merenda e ho sfornato una crostata (veg) realizzata con pochissimi ingredienti e utensili di fortuna.

Eccola:




Ingredienti
(Nell'ordine in cui vanno versati in una terrina e amalgamati)

- mezza tazza di zucchero di canna grezzo, possibilmente fair trade;
- mezza tazza di succo di mela valtellinese;
- mezza tazza di olio di oliva extra vergine;
- la scorza di un limone non trattato;
- cannella a piacere;
- due tazze e mezzo di farina di semola rimacinata, possibilmente bio.
- marmellata auto prodotta fatta con una mela, due pesche, una tazza di succo di mela, un po' di succo e scorsa di limone non trattato, cannella.

Quando è una chimera trovare un super mercato bio, o uno normale fornito di prodotti bio, occorre
fare di necessità virtù e adattarsi: la semola rimacinata è la farina meno peggio, tra quelle di più largo consumo e i dolci, come i salati, vengono benissimo. Lo zucchero di canna grezzo fair trade l'ho trovato in casa, al super non c'erano datteri, mi son sentita già molto fortunata così. In compenso qui in Valtellina il succo di mela è onnipresente e buonissimo, nonché perfetto per sostituire in parte o totalmente lo zucchero nelle ricette.

Come si procede

Mescolate con un cucchiaio prima i liquidi, quindi aggiungete una tazza alla volta (la bilancia giurassica - vedi ricette d'agosto dello scorso anno - è sparita ma non ne sento la mancanza...) la  farina, quindi concludete a mano di impastare, lasciate poi la palla di pasta a riposare in luogo fresco o nel frigo un paio di ore.

Ė il momento di preparare la marmellata. Togliete la buccia, salvo sia frutta bio, o il contadino che ve la fornisce vi garantisca di non usare prodotti chimici, e tagliate a cubetti piccoli tutto. Mettete in un pentolino insieme al succo di mela, ad una spruzzata di limone e un po' di scorza (e se lo aveste anche del cardamomo), e fate cuocere a fuoco medio per almeno venti minuti, o fino a quando la marmellata avrà raggiunto una consistenza perfetta ai vostri occhi, mescolando quasi continuamente, o comunque controllando di frequente che non si attacchi al fondo del pentolino. Aggiungete la cannella solo alla fine.

Stendete metà dell'impasto, anche con una bottiglia liscia se sprovvisti di matterello, su un foglio di carta forno e mettetelo in una teglia rotonda di diametro venti (ad occhio), tagliate quanto in avanzo, fate quindi dei rotolini di pasta che userete per sagomare un bordo alto per contenere la marmellata. Una volta aggiunta quest'ultima decorate la crostata come più vi piace con la pasta avanzata.

Infornate per circa 25 minuti a circa 180 gradi  (con il forno in dotazione non è chiaro cosa accada tra la tacca 170 e la successiva 210 ;) )  sfornate una mezz'ora dopo aver spento il forno e gustate la vostra torta da villeggiatura, possibilmente davanti ad un bel panorama o in buona compagnia (da soli potreste finirla subito! ). :)



Notate la decorazione propiziatoria e i raggi bruciacchiati: il sole alla fine è spuntato, e con quel forno è una sfida persino fare dei crostini di pane... 

A presto! 

11 commenti:

  1. meraviglia che sei ^_^ perfino lassù sei riuscita a trarre il meglio!
    ora che mi hai stuzzicata, penso che questa ricetta alla veloce la proverò... compreso il sole !!!

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  2. A me, come sempre, le tue ricette di fortuna cosiddetta, valtellinesi, piacciono moltissimo.

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  3. Ottima! Ho proprio voglia di una crostata e la tua "arte di arrangiarti" è fantastica :D

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  4. Grazie a tutti! Avrete capito che mi diverte questo dover inventare strumenti e ricette in montagna. :)
    Questa crostata é un dolce davvero semplice, e sobrio, ma proprio per questo può regalare soddisfazione (e zero sensi di colpa).
    @povna sappi che se son tornata a scrivere un po' è a causa tua, anche se lottare con il tastierino, il t9, e la app di blogger mi snerva, e perdo tanto tempo, mi mancava il dialogo con il mio blog e le persone che lo seguono, proprio come si diceva da te, è parte delle nostre giornate e del nostro essere ormai.
    Il periodo low web è stato per cause di forza maggiore e anche piacevole, ma appena possibile tornerò a scrivere.
    A presto!

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  5. Ma che meraviglia! Sono contenta di tornare a leggerti :-)
    Mi piace immaginarti in questa cucina con dotazioni "di fortuna" che armeggi con tazze di farina e altro e tiri fuori cose buone come questa crostata!!
    Un bacio!

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  6. Ma deve essere squisita! La proverò domani senza dubbio!

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  7. Cara, ma... tornerai mai tra noi?! Un abbraccio

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    Risposte
    1. Sì, spero presto.
      Sono stata fagocitata da una serie di impegni e da una situazione imprevista, ma conto nei prossimi giorni di tornare. ...mi manca il mio spazio, ma non ho testa per scrivere finchè non chiudo alcune cose. Grazie dell'affetto.

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