venerdì 28 giugno 2013

Libri: Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili

Cari amici del Venerdì del libro,
l'estate è finalmente arrivata, pur con questo clima instabile, e chiama letture disimpegnate o svuotacervello, oggi voglio condividerne una: 


Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili, di Paola Calvetti.

Acquistato ad un mercatino benefico da cui sono tornata con la borsa piena e grande soddisfazione - perchè non c'è niente di meglio per una bookaholic come me che comprare libri, recenti ma venduti praticamente a peso, finanziando un progetto solidale -, copertina piena di cuoricini, autrice già collaudata che mi aveva convinto in passato, con queste premesse e di ottimo umore mi pregustavo una storia d'amore da ombrellone doc, tanto che l'ho fatto saltare avanti a tanti libri che sono in attesa da mesi.

giovedì 27 giugno 2013

Gite, innesti, parco giochi, imparare viaggiando

Post rubatissimo in giorni pieni pieni.
Concentro più temi, e lascio parlare le immagini.

Vi porto a visitare il parco di Villa Cusani Confalonieri, a Carate in Brianza: a volte è piacevole fare i turisti vicino a casa.




venerdì 21 giugno 2013

Libri: al supermercato degli animali

Cari amici del Venerdì del libro oggi voglio parlarvi di un superclassico in casa nostra, un libro letto e riletto, sempre piacevole:

Al supermercato degli animali, di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani

Un libro divertente che porta i piccoli lettori ad esplorare gusti ed esigenze degli amici animali, a riflettere sui rapporti in Natura, a scoprire, tra rime ed assonanze, cosa preferiscono mangiare. Suggerisce verità e saggezze, come per esempio che gli animali preferiscono cibi freschi e naturali, e che si rivela molto di se' facendo la spesa. 

Le immagini sono molto colorate e sognanti, per la scelta di tavole ad acquarello. Sempre lievi e divertenti, persino gli alberi sorridono, mentre formiche e rondini si litigano le bricciole in offerta speciale!
Suggerito per bimbi fino ai 5 anni, essendo però scritto in stampato maiuscolo potrebbe essere una prima lettura in autonomia per quelli poco più grandi.

lunedì 17 giugno 2013

Finger food a fuochi spenti e super rapidi col tofu

Cari amici questo mese sta volando, scrivo meno, e quando lo faccio coccolo più volentieri "Noi viaggiamo sicuri", cui invito a partecipare chi legge solo le mie ricette e quindi ne sente parlare ora per la prima volta :), e perchè ho molto meno tempo del solito: la vita chiama!

Ho anche meno tempo per cucinare, e con il caldo degli ultimi giorni - finalmente arrivato! - la voglia di accendere i fornelli è al minimo storico, ma mangiare [bene] si deve, si vuole :), la fame arriva e chiama piatti freschi e stuzzicanti, quindi qualcosa ci si inventa :), ecco quindi finger food col tofu a fuochi spenti, perfetti per cene fredde con gli amici, così come per pic nic con la famiglia.

Partiamo con l'ideale panino da pranzo al sacco: pane integrale, possibilmente fatto in casa,
fatto con farine integrali bio e di segale, un po' di lievito madre, un goccino di sale integrale, insalata, tofu bio al basilico, o affumicato, pomodoro fresco, un pomodorino disidratato bio, fatto rinvenire con una base di aceto di mele bio e un pochino di acqua, e poi condito con un filo di olio EVO, una manciatina di capperi.  



venerdì 14 giugno 2013

Libri: Come raccontare una fiaba... e inventarne cento altre

Cari amici del Venerdì del libro torno, come promesso, a parlarvi di libri! 
Non di quelli letti durante la mia vacanza (ho una sorpresa per voi, in progress...), ma questa volta di un libro comunque molto utile, anche o specialmente durante i viaggi: 

Come raccontare una fiaba... e inventarne cento altre, un libro di Paola Santagostino

Dall’introduzione:
“Questo libro è diviso in tre parti.
La prima parte:‘Quando l’adulto racconta…’ spiega quali sono le principali regole da tenere presenti quando si raccontano fiabe ai bambini. Indica quali fiabe è meglio scegliere e quali è meglio evitare, e suggerisce come fare a inventarne di nuove.La seconda parte ‘ Quando il bambino racconta…’ suggerisce come sollecitare i piccoli a creare le loro fiabe, e come aiutarli quando sono in difficoltà a trovare il lieto fine. Non dimentichiamo l’importanza della soluzione positiva: quasi sempre i problemi della fiaba inventata raffigurano simbolicamente i problemi reali che il bambino sta cercando di risolvere in quel momento.
La terza parte ‘Il gioco delle fiabe a scuola…’ presenta una serie di proposte per gli insegnanti che vogliono utilizzare la fiaba in classe”.
(fonte)

mercoledì 12 giugno 2013

Viaggi: Minorca

Le cose belle vanno condivise :) per questo oggi voglio pubblicare qualche scatto della nostra prima trance di vacanze.

So che sono tempi duri per molti, la crisi ha toccato un po' tutti, mando un abbraccio in particolare a chi quest'anno non potrà permettersi di fare vacanze, augurando tempi migliori!

Posso intanto invitare tutti a viaggiare virtualmente con noi sulla bella isola di Menorca, Riserva della Biosfera, nelle Baleari, per immagazzinare immagini di luoghi belli e rilassanti, immersi nella Natura, coltivare il sogno di visitarla per chi non la conosce, risvegliare i ricordi di chi ci è già stato.


Il nostro tour virtuale inizia dalle spiagge caratterizzate da colori caraibici, anche se per arrivarci basta un'ora di aereo da Milano e una mezz'oretta d'auto: mare cristallino, delicate sfumature che vanno dall'azzurro più intenso al verde acqua appena accennato, sabbia bianchissima o appena rosata. La luce quando ci si avvicina alla spiaggia è quasi abbagliante e appena si mettono i piedi in acqua si possono scorgere pesciolini e conchiglie sul fondo; molte di queste spiagge - almeno ora - sono ben preservate e pulitissime, immerse nel verde, un vero spettacolo naturale.


l'acqua cristallina sulla spiaggia di Son Parc
Acqua cristallina a Son Parc


Le più note si trovano al sud, a volte anche a nord est, le più interessanti a nostro parere sono quelle con poco impatto umano, non attrezzate, possibilmente senza bar sulla spiaggia e senza hotel sullo sfondo, magari raggiungibili dopo alcuni minuti di cammino nella pineta, come nel caso della famosissima Platja Macarella:


Cala Macarelleta
Platja Macarella


Sinceramente ci ha un po' deluso, e c'era anche un numero di meduse incredibile, sicuramente diventa spettacolare vista dal mare.


tante meduse a Cala Macarelleta
Meduse a Platja Macarella


I colori però colpiscono, ricordano davvero i Caraibi, anche se di certo non viene voglia di entrare in acqua; i bimbi sembravano tutti molto interessati e osservavano curiosi.

Cala Macarelleta
Cala Macarella


E' invece sicuramente piacevole e refrigerante, specialmente quando il sole batte impietoso, percorrere i sentieri per raggiungere la spiaggia, sono ben tracciati nella pineta che la circonda. In tutte le spiagge che abbiamo visitato sono ben tenuti, ben delimitati (principalmente per proteggere la flora), quasi sempre agibili anche con un passeggino per chi non usa la fascia portabebè e ha bimbi piccolissimi, percorribili facilmente anche dai bambini stessi quando camminano. A volte ci sono anche tavoli e panche in legno dove fare pic nic, un po' come in Toscana.


La pineta da attraversare per andare a Cala Macarelleta


Camminando è bello riconoscere le erbe spontanee mediterranee, come per esempio il rosmarino, la camomilla, e vedere i tanti fiori che crescono copiosi ovunque, alcuni mai visti prima.


Rosmarino spontaneo


In linea d'aria sono vicinissime altre due spiagge molto famose Platja Macarelleta, che abbiamo rinunciato a visitare, e Cala en Turcheta, cui si arriva in una mezz'ora in auto per le tortuose stradine che attraversano le campagne circostanti, noi le abbiamo viste nello stesso pomeriggio.



Uno scenario bucolico caratterizza tutte le strade che percorrono l'isola, preservata dal turismo di massa e poco edificata, specialmente all'interno.




Solo l'arteria principale è a più corsie ed è veloce, attraversa l'isola da un capo all'altro, da Mao, capitale scelta dagli inglesi nel periodo del loro insediamento, a Cituadella, il centro abitato più antico e precedentemente città più importante politicamente e che conserva nella sua architettura traccia del suo passato e delle tante culture che l'hanno influenzato, da cui partono le strade che si dirigono alle spiagge più famose, tra cui appunto Platjia Macarella e Cala en Turcheta.

Per chi ama le escursioni il famoso Camí de Cavalls, percorre l'intero profilo costiero, nel nostro caso  c'è una passeggiata di 4 km che collega le due spiagge che abbiamo visitato, classificata in questo tratto come "semplice".

Cala en Turcheta è divisa in due piccole spiagge, collegate, per quel che abbiamo visto la parte più appartata è per giovanissimi, noi siamo arrivati nel tardo pomeriggio e c'era il clima che precede un party, l'altra è più popolare, vi si accede subito e per prima cosa si incontra la postazione del bay watch, più frequentata da famiglie con bimbi. Per i nostri gusti però non è la spiaggia ideale: anche se è certamente apprezzabile che sia difficile da raggiungere e non vi sia traccia di costruzioni (a parte la piccola torre in legno del bagnino) ci sono molte, troppe alghe! La spiaggia ne era ricoperta vicino all'acqua, anche se con la loro presenza disegnavano il profilo delle onde in modo molto coreografico; inoltre è molto più piccola di quanto ci aspettassimo, forse non ci ha colpito perchè quel giorno il sole si nascondeva e tutto sembrava un po' spento. Ci hanno poi spiegato che la cosa migliore è osservarne la bellezza dal mare, arrivandoci in barca, o apprezzandone la bellezza dall'alto.
Ha comunque un suo fascino anche così, non vi pare?







Se invece si scende al sud da El Mercadal, snodo centrale dell'isola, si arriva a Son Bou


Son Bou
Son Bou e i suoi colori caraibici

Son Bou
Son Bou, gabbiano e sabbia bianchissima

Son Bou ospita la spiaggia più lunga dell'isola con i suoi due km e mezzo, ed è purtroppo deturpata da un paio di ecomostri (costruzioni altissime e massicce, terribili da vedere, è incredibile come abbiano potuto dare il permesso di costruirle, ma questo è un post dedicato al sogno e quindi vi risparmio la visione dell'aberrante deturpazione della spiaggia di Son Bou). Spiaggia molto frequentata, come la vicina San Tomas, perchè facilmente accessibile, negozi e bar a pochi metri dal mare, dove il vacanziero più pigro troverà tutti i confort (anche ombrelloni e lettini, affittati dai playeros, a Minorca ci sono [per fortuna] poche spiagge attrazzate). Qualcosa stona - sicuramente la vista dei palazzoni quando si esce dall'acqua -, i colori però sono davvero bellissimi. Noi siamo resistiti un paio d'ore ma in effetti, è un must, specie se si cammina un po' e si trova un angolino adatto ai propri gusti. 

Noi abbiamo preferito le piccole cale meno frequentate, scelte da chi ama la solitudine o un impatto più intenso con la natura, ve ne parlerò nel prossimo post dedicato a Minorca. 

Ho pensato spesso a Federico mentre facevo le fotografie, ora ho una buona scorta di raggi di sole e ricordi. Spero siano arrivati a scaldare un po' anche a voi :)

...to be continued!

lunedì 10 giugno 2013

Cuori di ceci e zucchine in insalata

Buongiorno a tutti!
Ritorno dopo una settimana di pausa con una ricettina che non vedo l'ora di fare, perchè contiene i miei amati legumi, che in questi giorni mi sono mancati un bel po' (ieri sera appena rientrati dalla nostra prima trance di vacanze ho cucinato una pasta come questa ;) perchè c'erano 15 gradi e una pioggia battente che faceva pensare all'autunno e venir voglia di piatti caldi, ma questa è un'altra storia...)

Ecco i miei cuori di ceci e zucchine in insalata:



Si tratta di una variazione sul tema della ricetta base dei falafel, con l'aggiunta di verdure di stagione.

Ingredienti 
(per persona, da moltiplicare a piacere)

  • 100 gr di ceci bio SECCHI;
  • 1/3 di cipolla bio dorata o/e qualche fettina di porro;
  • mezzo cucchiaino raso di semi di sesamo; 
  • 1 zucchina fresca; 
  • erba cipollina e un po' di maggiorana fresche (o secche se non le avete sul balcone) e/o altre spezie mediterranee che vi piacciano con le zucchine (ci sta bene anche il basilico fresco);
  • olio EVO qb
  • sale integrale QB.
 Procedimento

Lasciare in ammollo i ceci per 36/48 ore, cambiando l'acqua almeno 2 volte al giorno (basterà farlo al mattino e alla sera).
Mettere in un robot da cucina progressivamente tutti gli ingredienti partendo dai ceci con le spezie fresche, quando saranno stati tritati finemente aggiungere le zucchine crude e l'olio EVO. Sagomare quindi le polpette con le mani unte di olio EVO nella forma preferita (le mie a cuoricini). Infornare per 25/30 minuti a 180 gradi, in modalità ventilato.

Si accompagna con una salsina morbida a base di yogurt vegetale.

Nella mia, che è anche stato il dressing dell'insalatina a contorno, c'erano le stesse spezie messe nelle polpette e un po' di succo di limone. 




Vi rimando a questo mio precedente post per le spiegazioni più dettagliate.

Si gustano anche fredde, perfette per una scampagnata.


Con questo post partecipo alla raccolta della Cucina della Capra, 100% vegetal monday una bellissima iniziativa che suggerisce a tutti gli onnivori di provare a cucinare un giorno alla settimana 100% vegetale per il benessere del nostro corpo e del nostro pianeta.

 






Visitate il blog della Cucina della Capra e scoprite come declinare il vostro menù in modo leggero, etico, salutare!


Tutti i miei 100% vegetal monday



Buon lunedì!!! :)



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