Le cose belle vanno condivise :) per questo oggi voglio pubblicare qualche scatto della nostra prima trance di vacanze.
So che sono tempi duri per molti, la crisi ha toccato un po' tutti, mando un abbraccio in particolare a chi quest'anno non potrà permettersi di fare vacanze, augurando tempi migliori!
Posso intanto invitare tutti a viaggiare virtualmente con noi sulla bella isola di
Menorca,
Riserva della Biosfera, nelle Baleari, per immagazzinare immagini di luoghi belli e rilassanti, immersi nella Natura, coltivare il sogno di visitarla per chi non la conosce, risvegliare i ricordi di chi ci è già stato.
Il nostro tour virtuale inizia dalle spiagge caratterizzate da colori caraibici, anche se per arrivarci basta un'ora di aereo da Milano e una mezz'oretta d'auto: mare cristallino, delicate sfumature che vanno dall'azzurro più intenso al verde acqua appena accennato, sabbia bianchissima o appena rosata. La luce quando ci si avvicina alla spiaggia è quasi abbagliante e appena si mettono i piedi in acqua si possono scorgere pesciolini e conchiglie sul fondo; molte di queste spiagge - almeno ora - sono ben preservate e pulitissime, immerse nel verde, un vero spettacolo naturale.
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Acqua cristallina a Son Parc |
Le più note si trovano al sud, a volte anche a nord est, le più interessanti a nostro parere sono quelle con poco
impatto umano, non attrezzate, possibilmente senza bar sulla spiaggia e senza hotel sullo sfondo, magari raggiungibili dopo alcuni minuti di cammino nella pineta, come nel caso della famosissima
Platja Macarella:
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Platja Macarella |
Sinceramente ci ha un po' deluso, e c'era anche un numero di meduse incredibile,
sicuramente diventa spettacolare vista dal mare.
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Meduse a Platja Macarella |
I colori però colpiscono, ricordano davvero i Caraibi, anche se di certo non viene voglia di entrare in acqua; i bimbi sembravano tutti molto interessati e osservavano curiosi.
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Cala Macarella |
E' invece sicuramente piacevole e refrigerante, specialmente quando il sole batte impietoso, percorrere i sentieri per raggiungere la spiaggia, sono ben tracciati nella pineta che la circonda. In tutte le spiagge che abbiamo visitato sono ben
tenuti, ben delimitati (principalmente per proteggere la flora), quasi sempre agibili anche con un passeggino per chi non usa la fascia
portabebè e ha bimbi piccolissimi, percorribili facilmente anche dai
bambini stessi quando camminano. A volte ci sono anche tavoli e panche in legno dove fare pic nic, un po' come in Toscana.
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La pineta da attraversare per andare a Cala Macarelleta |
Camminando è bello riconoscere le erbe spontanee mediterranee, come per esempio il rosmarino, la camomilla, e vedere i tanti fiori che crescono copiosi ovunque, alcuni mai visti prima.
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Rosmarino spontaneo |
In linea d'aria sono vicinissime altre due spiagge molto famose Platja Macarelleta, che abbiamo rinunciato a visitare, e Cala en Turcheta, cui si arriva in una mezz'ora in auto per le tortuose stradine che attraversano le campagne circostanti, noi le abbiamo viste nello stesso pomeriggio.
Uno scenario bucolico caratterizza tutte le strade che percorrono l'isola, preservata dal turismo di massa e poco edificata, specialmente all'interno.
Solo l'arteria principale è a più corsie ed è veloce, attraversa l'isola da un capo all'altro, da Mao, capitale scelta dagli inglesi nel periodo del loro insediamento, a Cituadella, il centro abitato più antico e precedentemente città più importante politicamente e che conserva nella sua architettura traccia del suo passato e delle tante culture che l'hanno influenzato, da cui partono le strade che si dirigono alle spiagge più famose, tra cui appunto Platjia Macarella e Cala en Turcheta.
Per chi ama le escursioni il famoso
Camí de Cavalls, percorre l'intero profilo costiero, nel nostro caso c'è una passeggiata di 4 km che collega le due spiagge che abbiamo visitato, classificata in questo tratto come "semplice".
Cala en Turcheta è divisa in due piccole spiagge, collegate, per quel che abbiamo visto la parte più appartata è per giovanissimi, noi siamo arrivati nel tardo pomeriggio e c'era il clima che precede un party, l'altra è più popolare, vi si accede subito e per prima cosa si incontra la postazione del bay watch, più frequentata da famiglie con bimbi. Per i nostri gusti però non è la spiaggia ideale: anche se è certamente apprezzabile che sia difficile da raggiungere e non vi sia traccia di costruzioni (a parte la piccola torre in legno del bagnino) ci sono molte, troppe alghe! La spiaggia ne era ricoperta vicino all'acqua, anche se con la loro presenza disegnavano il profilo delle onde in modo molto coreografico; inoltre è molto più
piccola di quanto ci aspettassimo, forse non ci ha colpito perchè quel giorno il
sole si nascondeva e tutto sembrava un po' spento. Ci hanno poi spiegato che la cosa migliore è osservarne la bellezza dal mare, arrivandoci in barca, o apprezzandone la bellezza dall'alto.
Ha comunque un suo fascino anche così, non vi pare?
Se invece si scende al sud da El Mercadal, snodo centrale dell'isola, si arriva a Son Bou
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Son Bou e i suoi colori caraibici |
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Son Bou, gabbiano e sabbia bianchissima |
Son Bou ospita la spiaggia più lunga dell'isola con i suoi due km e mezzo, ed è purtroppo deturpata da un paio di
ecomostri (
costruzioni altissime e massicce, terribili da vedere, è incredibile come abbiano potuto dare il permesso di costruirle, ma questo è un post dedicato al sogno e quindi vi risparmio la visione dell'aberrante deturpazione della spiaggia di Son Bou). Spiaggia molto frequentata, come la vicina San Tomas, perchè facilmente accessibile, negozi e bar a pochi metri dal mare, dove il vacanziero più pigro troverà tutti i confort (anche ombrelloni e lettini, affittati dai
playeros, a Minorca ci sono [
per fortuna] poche spiagge attrazzate). Qualcosa stona -
sicuramente la vista dei palazzoni quando si esce dall'acqua -, i colori però sono davvero bellissimi. Noi siamo resistiti un paio d'ore ma in effetti, è un must, specie se si cammina un po' e si trova un angolino adatto ai propri gusti.
Noi abbiamo preferito le piccole cale meno frequentate, scelte da chi ama la solitudine o un impatto più intenso con la natura, ve ne parlerò nel prossimo post dedicato a Minorca.
Ho pensato spesso a
Federico mentre facevo le fotografie, ora ho una buona scorta di raggi di sole e ricordi. Spero siano arrivati a scaldare un po' anche a voi :)
...to be continued!