Parto dalla piega presa da un caso di cronaca a dir poco vergognoso con un finale a sorpresa decisamente positivo e interessante per tutti: un bimbo con sindrome di Down escluso da un centro estivo, per timore che i genitori degli altri bambini ne fossero infastiditi e iscrivessero altrove i figli. MA STIAMO SCHERZANDO??? - non amo *urlare*, né la punteggiatura enfatica, ma qui ci vuole!-, ho pensato quando ho letto la notizia. Purtroppo no, c'è gente che è a disagio con le differenze, molto probabilmente perché non ha mai avuto modo di confrontarsi serenamente con chi ne è portatore (sano! ricordiamo sempre che nessuna differenza è contagiosa, solo i più accorti sanno come farsene contagiare, semmai ;) ), ed evidentemente c'è chi tradisce il proprio ruolo educativo e perde un'occasione per mostrare quanto siano fonte di ricchezza, in tutta serenità.
La spiacevole esperienza di questa famiglia ha però portato alla mobilitazione sui social (tanta), solidarietà arrivata da più parti, soprattutto AIPD Roma si è mossa subito aiutando a trovare il centro estivo più accogliente e promuovendo la cultura della meritocrazia:
"Per evitare ad altre famiglie analoghi episodi suggeriamo di consultare la mappa delle risorse presenti nel nostro sito in modo da orientare la scelta verso realtà positive. Allo stesso modo inseriremo tra gli esempi negativi la struttura protagonista della vicenda."
E che c'entrano i libri?
Per mia esperienza i piccoli non sono mai a disagio con chi è diverso da loro finché non si specchiano nelle reazioni di qualche adulto che invece lo è. Mi è tornato in mente un passaggio dell'intenso libro di Giusy Versace in cui racconta di una bambina che si avvicina alle sue protesi al mare curiosa, in quel modo autentico e positivo che è proprio dei bambini, e di una mamma che la allontana frettolosamente, nemmeno si fosse avvicinata ad un pericolo, o, peggio, a qualcosa di spaventoso.
Un adulto che non sa come gestire le emozioni che gli/le provoca qualcosa di "a-normale" (lontano da ciò che conosce, che lo/la spaventa, che è stato educato/a a considerare "diverso") fa sempre un danno grande ai piccoli che ha intorno in quel momento perché passa il germe del pregiudizio, trasmette paura, costruisce un muro di incomprensione.
Sarei ipocrita se affermassi che sia facile per tutti e sempre rapportarsi con le differenze. In alcuni casi, è più semplice, specialmente quando la situazione è ludica e risulta divertente per tutti (ça va sans dire: supportiamo tutti Claudia e Raffaella!), in altri meno, a quel punto le esperienze personali contano tantissimo.
Nel caso di disabilità, malattie, sindromi, incidenti, che oggi grazie al web sono più facili da incontrare e comprendere, credo sia solo questione di tempo: sono sicura che lavorando bene con le nuove generazioni potremo in pochi anni annullare il disagio che ancora in alcuni adulti generano, promuovere una cultura di inclusione limpida, semplicemente parlandone con naturalezza.
Per introdurre con serenità il concetto di disabilità possiamo sicuramente affidarci ai nostri amati libri: in questo vecchio post elencavo alcuni libri per introdurre la disabilità ai più piccoli.
Leggiamoli, chiediamoli nelle biblioteche che frequentiamo, parliamone alle insegnanti delle scuole che frequentano i nostri bimbi, come alle mamme ai giardinetti, consigliamoli sui social, facciamoli arrivare in tante piccole mani curiose della vita... :)
Il secondo invito, che vi sarà presto chiaro quanto sia legato al primo, riguarda la partecipazione a flashbook
Vi avevo già parlato di questa iniziativa:
Educatori, bibliotecari, librai e genitori con la passione della lettura si mettono a disposizione dei più piccoli, per leggere loro fiabe e racconti ad alta voce. Una serie di incontri dedicati alla lettura "dal basso", con appuntamenti sparsi in tutta Italia.
Vista l'edizione straordinaria dedicata al superamento degli stereotipi #flashbookoltreglistereotipi e la bibliografia della prossima edizione in luglio, un modo molto efficace e al contempo decisamente sereno e costruttivo per promuovere la lettura e veicolare messaggi di inclusione e rispetto, per questo ho deciso di mettere a disposizione il blog per rilanciare le indicazioni per partecipare e seguire l'evento:
La pagina di Flashbook Italia
La meravigliosa bibliografia di Flashbook 2014 e la scheda per segnalare una lettura
L'indirizzo cui candidarsi per essere di aiuto dietro le quinte
Letture e vacanze sono un connubio perfetto, non fatevi scappare l'occasione per partecipare a qualche lettura a cielo aperto od organizzarne una voi :)
Riporto questa iniziativa, che però non rientra nel flashbook, a cui parteiperemo come uditori, http://cartabianca-laboratoricreativi.blogspot.it/2014/06/piccoli-lupi-di-mare-estate-2014.html.
RispondiEliminaParteciperà anche Gek Tessaro che tu conosci bene. ;-)
Grazie Mammozza, JT dal vivo è fantastico, hai fatto bene a segnalarlo. :)
EliminaCiao, io ho partecipato ad un flash book questa primavera...eravamo veramente poche poche ma è stato carino... Abbiamo letto Pezzettino!
RispondiEliminaChe bello, Pezzettino è uno dei nostri preferiti :)
EliminaPochi ma buoni :) sicuramente
brava!
RispondiEliminaGrazie di esser passata Pens. :)
EliminaSei tornata a postare, che bello :-) e lo fai a tuo modo: meravigliosamente!
RispondiEliminaHai sempre un mare di notizie interessanti, che fanno riflettere e che coinvolgono, grazie Cì.
Un abbraccio e buona estate!!
Già, Maris cara, ogni tanto torno, a modo mio ;) perché è più tempo di leggere che di scrivere ancora, ma ogni tanto.... Un abbraccio.
Elimina