venerdì 31 gennaio 2014

Liberiamo una ricetta:
storia di un piatto di pasta e legumi #freearecipe

Cosa notate in questa fotografia?


Pasta di semola di grano duro con ceci e fagioli atzuchi rossi, direttamente dalla Valle di Castelluccio, con una particolarità.
Siete osservatori attenti?
Se sì, avrete scoperto che è tutto crudo! (dopo eSSe ed io ci divertiremo a fare psicomotricità fine ridividere tutto per poterlo cucinare ;-) ...)

E' un ricco piatto completo: cereali e legumi, una volta cotto ci saranno anche delle erbe aromatiche, un po' di conserva di pomodoro, cipolle per insaporire, o un po' di zucca, o magari anche qualche verdurina di stagione a foglia verde? Diventerà più o meno così:

http://ilmondodici.blogspot.it/2011/03/legumi-che-passione-un-primo-veloce.html
Un primo superveloce



Ero molto curiosa quando eSSe mi ha chiesto un barattolo vuoto da portare a scuola, e son rimasta stupita e molto soddisfatta quando me l'ha riportato pieno di legumi lessati il giorno dopo...

La maestra che fa le ore di "tecnologia", consapevole che molti bimbi non sono in grado di ricostruire le origini di molti alimenti e proseguendo il lavoro fatto dalla maestra di scienze, in settembre, seguire il ciclo dei legumi dal seme alla piantina, ha voluto fare un'esperienza collettiva nel laboratorio di cucina per spiegare e dimostrare ai bimbi che i legumi lessati non "nascono" nelle lattine, ma sono in vendita secchi in sacchettini da mezzo kg in genere, richiedono un tempo di ammollo lungo (loro hanno atteso una giornata) durante il quale il loro volume cresce, e poi possono esser messi a cuocere per un tempo abbastanza lungo ("quanto?" "...TANTO!!! Siamo andati a fare mate in classe mentre cuocevano, son stati sul fuoco dalla mattina all'intervello corto!", parola di sei-enne).

A scuola non possono assaggiare il frutto dei loro esperimenti, quindi la maestra ha pensato di mandarceli a casa, lei è veramente attenta a che non si sprechi il cibo, anzi ci ha avvisati che ha chiesto ai bimbi di portare a casa il pane avanzato che diversamente viene buttato via "così i bimbi potranno fare una merenda anche più sana di una merendina confezionata" (questa maestra è veramente in gamba!) e io non potevo che esserne felice :) mi piace molto la filosofia munariana di questa scuola, il cui motto è "Se leggo dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imparo".

Così la sera stessa abbiamo messo a non-soffriggere una cipolla rossa (io faccio il non-soffritto: olio EVO per la padella e poi un dito di acqua insieme ad un po' di sale integrale) insieme a qualche fogliolina di salvia superstite sul terrazzo e una foglia di alloro secco ("la maestra ne ha messa una anche dentro la padella"), un po' di passata di pomodoro e dopo qualche minuto abbiamo aggiunto i legumi lessati a scuola (ceci e fagioli rossi) e con il delizioso sughetto che ne è venuto fuori abbiamo condito un piatto di pasta e poi l'abbiamo mangiato con doppia soddisfazione.

Un piatto di cui eSSe ha potuto conoscere ogni retroscena, un piatto educativo perchè sano, leggero, privo di colesterolo, cruelty free e non ultimo della tradizione. Meglio di così?

Quasi dimenticavo! Un piatto perfetto per una condivisione: con questo post voglio partecipare all'Edizione 2014 di Liberiamo una ricetta (#freearecipe)

Temevo di non farcela ma invece eccomi! Chiunque come me abbia avuto giornate piene o ne senta paralre per la prima volta ora può ancora aggregarsi, come ha scritto Mamma Felice, l'ora conta meno.

Aderisco, come lo scorso anno, perchè questo momento di festa e condivisione diventa anche un’occasione di solidarietà, accogliendo l'invito dei promotori.

Invitiamo tutti i partecipanti a donare l’equivalente della spesa per il piatto a sostegno delle famiglie rifugiate ospitate dal Centro Astalli di Roma. In questo modo inviteremo a tavola con noi, virtualmente, anche una persona che è dovuta scappare dal suo Paese per fuggire alla guerra e alla persecuzione e che qui in Italia deve ricominciare da zero.
In particolare, ci piacerebbe dotare di stoviglie e pentole le famiglie che vivono nel centro di accoglienza Pedro Arrupe, in via di Villa Spada.
Si può effettuare la donazione tramite bonifico bancario, conto corrente postare o anche online, attraverso Paypal.
Tutti i dettagli qui: http://www.centroastalli.it/index.php?id=532
Dopo il 31, chiunque lo desideri potrà visitare il centro di accoglienza e/o partecipare a un incontro sul tema dei rifugiati organizzato da Chiara Peri, per conoscere meglio questa realtà.

“Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web”.
















12 commenti:

  1. Ma che belle idee che hanno le maestre di Esse! Mi piace tantissimo questa storia (e anche la ricettina a dirla tutta!)!

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    1. Guarda Daria, sono veramente in gamba! Grazie! :) Anche la tua mi è piaciuta molto (non ho commentato in giro 'stamattina perchè ero già in superitardo, ma ho letto!)

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  2. Che buono questo piatto!!!!! guarda volevo partecipare anch'io ma non sono ancora riuscita a preparare la nostra ricetta, vediamo se riesco entro stasera :-P

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    1. Erica se riesci non preoccuparti dell'orario, come vedi anche io non ero in linea alle 11 ;) :) Grazie!

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  3. Che forte questo post!!! Questo piatto batte anche la mia scarsa voglia di spignattare!! Sto provando un po' di primi piatti asciutti con i legumi...proverò anche questo!!!

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  4. Bellissima questa storia, e buonissima questa ricetta, la cui gemella ho già replicato sulla scorta del tuo primo superveloce.

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  5. Noi consumiamo molti cereali e questo è un ottimo modo

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  6. Anch'io faccio il (non) soffritto come te! Peccato però che a scuola non possono assaggiare, però brava la maestra!

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  7. Grazie a tutti!
    Pensando ad una ricetta ideale per la condivisione e ad una bella storia mi è subito venuto in mente quanto ho scritto. Del resto "pasta e fagioli" è un grande classico, no? :)
    Sì, queste maestre sono bravissime :) Le indicazioni sono per proteggere eventuali bimbi allergici o dai rischi di contaminazione ecc, però effettivamente è un peccato avere un lab di cucina e portare a casa quanto si fa. So però che quando han fatto la crema di nocciole (con le nocciole dell'albero in giardino) non è mai arrivata a casa ;-)

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  8. Sai che anch'io faccio il non soffritto, me l'ha insegnato mio marito. E brave le maestr di Esse :)

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  9. Proprio un bel post e un'ottima ricetta! W le maestre di Esse! Un saluto :)

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  10. Son contenta di leggere che il non-soffritto è pratica diffusa :)
    Grazie ancora :)

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